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Paperino originale Questo è un articolo dal contenuto originale
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"Del Lago Alue il fuoco al nebbioso monte io portai, sicché la via mostrasse col suo bagliore a chi smarrito s'era - perché cercate dunque voi il vecchio e risoluto esule sciamano di Kaleva?"
Paperone posseduto da Vainamoinen.

Zio Paperone e la ricerca di Kalevala (The quest of Kalevala) è una storia a fumetti di 33 pagine sceneggiata e disegnata da Don Rosa e venne pubblicata per la prima volta in Danimarca il 10 Novembre 1999 nel mensile Anders And & Co. divisa in due parti. È liberamente ispirata al poema finnico Kalevala.

Trama

La storia ha inizio nel Deposito : Paperone nel riesumare il suo kit da lustrascarpe di quando era bambino in Scozia trova annessa una pagina con scritto un suo vecchio messaggio risalente a quel periodo. Racconta ai nipoti che un giorno, mentre lavorava duramente per conservarsi i soldi per partire in America, dovette incatramare delle scarpe di carta ad uno studioso di folkore finnico che, a lavoro ultimato, lo ripagò proprio con una moneta filandese.

Furibondo per l'imbroglio, il giovane Paperone inseguì l'uomo per farsi ripagare e gli strappò una pagina del diario che portava con sè scrivendo l'ammontare del debito con la promessa di restituirgli la pagina una volta estinto. Ciò non fu però possibile perchè a Paperone fu negato l'accesso all'Hotel di Glasgow in cui l'uomo gli diede appuntamento per ripagarlo.

Leggendo il nome dell'uomo nel retro del manoscritto e contemporaneamente consultando il Manuale delle Giovani Marmotte , Qui Quo e Qua scoprono che si trattava di Elias Lonnrot, il creatore del poema epico filandese Kalevala, il cui tema centrale era la ricerca del Sampo, un magico mulino capace di produrre eterna prosperità divisa in tre giri : il primo giro avrebbe prodotto grano, il secondo sale ed il terzo monete d'oro.

Quest'ultimo punto cattura immancabilmente l'attenzione di Paperone, che in fretta e furia organizza una spedizione per la Finlandia con i nipoti a seguito.Dopo aver restituito al direttore del Museo di Letteratura la pagina mancante, Paperone ottiene il permesso di guardare la copia originale del poema Kalevala apprendendo la storia del mito : lo stregone Vainamoinen acconsentì a creare alla strega Louhi un talismano capace di donare eterna ricchezza ed affidò a suo fratello, il fabbro Ilmarinen, il compito di costruire il Sampo.

Louhi però lo rinchiuse nella sua terra di Pohjola rifiutandosi di dividere il suo dono con il regno di Kalevala ; per riportarlo indietro, Ilmarinen costruì per Vainamoinen un'arpa detta Kantele ricavata dalla mascella di un luccio, che avrebbe permesso allo stregone il condonamento di tutti i suoi poteri.

Accompagnato da molti guerrieri, riuscì a riprendersi il Sampo ma Louhi scatenò potenti magie per bloccare la loro fuga e ciò diede vita ad una spaventosa battaglia per mare tra mostri ed eroi.

Durante la lotta Vainamoinen perse la sua Kantele in mare ed il Sampo andò distrutto : in seguito Vainamoinen recuperò i pezzi sparsi dappertutto e li portò al promontorio delle nebbie partendo poi con la sua barca di rame per tornare un giorno a ricreare il Sampo.

A questo punto Paperone decide di mettersi in marcia verso il promontorio delle nebbie portandosi dietro Paperino ed i nipotini : durante il cammino si imbattono in un vecchio montanaro che, non appena viene a conoscenza della ricerca di Paperone, gli indica la via per raggiungere il promontorio rivelando l'esistenza di un antico faro, e quando Paperone obbietta che non riesce a vedere nessuna costruzione che ricordi un faro, il vecchio gli risponde che lo vedrà a tempo debito.

Seguendo il percorso indicato, i nostri scalano il promontorio e nel mezzo di una violenta tormenta l'antico faro compare dinnanzi a loro : una volta entrati trovano una spada piantata sulla pietra del tutto identica a quella dell'illustrazione del libro e, non appena Paperone ci poggia sopra la mano, viene posseduto dallo spirito di Vainamoinen. Dopo lo smarrimento iniziale, i nipotini cominciano ad interrogarlo, apprendendendo così che i suoi poteri l'hanno abbandonato con la perdita della sua Kantele.

Quando Paperino gli chiede se possono aiutarlo a cercarla, lo sciamano risponde che essendo persa nelle profondità del mare nessuna creatura può recuperarla tranne l'intrepido Papero Blu, attraverso l'aiuto di un rastrello acquatico forgiato da Ilmarinen.

Così i nipotini portano un riluttante Paperino, che guarda caso è vestito proprio di blu, sulla scogliera a rastrellare il fondo dell'oceano ma lo riportano dentro congelato senza purtroppo aver trovato l'arpa magica e senza restituire i suoi poteri allo sciamano.

A questo punto Vainamoinen decide di invocare suo fratello Ilmarinen attraverso l'essenza vitale di Paperone, spezzando poi il collegamento con lui. Però invece del creatore del Sampo viene richiamato  Archimede direttamente dal suo laboratorio a Paperopoli : Paperone lo spinge a toccare la spada ma, anche se il collegamento con Vainamoinen non si opera come accade invece nel caso dell'anziano papero, riceve comunque le direttive su come lavorare per ricreare il Sampo, i cui pezzi non sono altro che metalli arrugginiti dentro la torre che devono essere fissati in una fornace.

Dopo due notti il Sampo viene ricostruito ma, quando Paperone prova a girare il manico, non succede niente : per continuare a comunicare con Vainamoinen, stavolta tocca a Paperino toccare la spada e lo stregone racconta loro che il perno d'oro del Sampo venne portato via dalla strega Louhi quando lo distrusse durante la battaglia e mette a disposizione la sua nave per raggiungere Tuonela, il mondo sotterraneo ed il reame dei dormienti in cui si è rifugiata. 

Arrivati alle soglie di Tuonela, Paperone lascia Archimede ed i ragazzini a guardia della nave portando con sè solo Paperino ed all'ingresso trovano ad accoglierli Tuoni, il Signore Oscuro : consultando il suo Libro del Sonno, inizialmente rifiuta di far entrare Paperone non essendoci il suo nome presente all'interno ma, trovando scritto quello di Paperino "grande devoto del sonno", permette ad entrambi l'accesso al suo regno.

Entrati nella cripta di Louhi, Paperone riesce a raggirarla per ottenere il perno, ma una volta impadronitosene la strega capisce le sue reali intenzioni costringendoli ad una fuga precipitosa verso la nave : utlizzando l'essenza vitale di Paperone essa richiama a sè Amelia grazie ad un desiderio comune che è quello di possedere un talismano che doni potere e ricchezza.

Trasformata in un mostro alato, Amelia raggiunge la nave e, dopo una dura lotta, Paperino cade in mare ma avendo in mano il randello riesce a recuperare la Kantele : con una mossa disperata, Paperone riesce a farla suonare mentre viene imprigionato tra le zampe della strega e Vainamoinen viene finalmente invocato.

Con una potente spada forgiata da Ilmariner, lo sciamano neutralizza Amelia che ritorna al suo aspetto ma, impadronitasi della Kantele, invoca Louhi che, dopo aver risvegliato il mostro marino Iku Turso, fugge con l'arpa ma Paperino si lancia coraggiosamente al suo inseguimento riprendendosi la Kantele e riuscendo a far tornare il mostro nelle profondità marine, togliere i poteri a Louhi e rispedire sia Archimede che Amelia a Paperopoli.

Nel frattempo Paperone in preda al delirio continua a girare il manico del Sampo producendo oro a palate e solo dopo che Vainamoinen suona la sua arpa smette perchè ipnotizzato dalla bellezza della musica : la nave non riesce più a reggere il peso dell'oro e per evitare che affondi lo sciamano le fa spiccare il volo, come nella fine del poema.

Paperino e Qui Quo Qua saltano giù per far ritorno al mondo reale ma Paperone resta saldamente aggrappato al manico del Sampo perchè non vuole rinunciare al tesoro più grande che abbia mai trovato ; Vainamoinen, per via delle somiglianze tra loro come l'amore per le terre del ghiaccio e della neve e per il grande nord gli chiede se è davvero disposto a seguirlo per Kalevala ed ottenere la prosperità eterna abbandonando un amore perduto che ancora lo aspetta : al rifiuto di Paperone, lo stregone lo rimanda in Finlandia in cui lo stanno aspettando i nipoti, con in mano il manico del Sampo per ricordargli il motivo per cui ha scelto di tornare indietro. 

Analisi

1. Contrariamente al trattamento duro cui viene spesso sottoposto da Don Rosa, qui Paperino viene valorizzato con un ruolo di primo piano, quasi da eroe, sfidando con molto coraggio  Amelia, Louhi ed Iku Turso ed uscendone vincitore.

2. La ricerca di Kalevala in Finlandia ha battuto ogni record di vendite al suo esordio, proprio perchè tratta della sua epopea nazionale.

3. Il Kalevala, tradotta letteralmente in Terra di Kaleva, oltre ad essere il nome del progenitore del popolo filandese è una raccolta di leggende finniche tramandate oralmente in passato ed in seguito riportate per iscritto da Elias Lonnrot nel 1849.

3. Nella pubblicazione italiana alla fine della storia mancava questa tavola:

Quest of kalevala

tavola conclusiva non presente nella pubblicazione italiana.

inizialmente si pensò ad una censura per una possibile allusione alla morte di Paperone, ma in realtà non è altro che un corollario per spiegare il ritorno della tuba.

4. L'esclamazione di uno dei passanti della città sul mostro Iku Turso "Questa è la seconda rana più grossa che abbia mai visto!" è una citazione dell'autore ai suoi fumetti di Capitan Kentucky.

5. Seppur in percentuale minima ma significativa, è contenuto un riferimento allo Yukon e conseguentemente a Doretta Doremì, perchè Paperone sul finale rinuncia a seguire Vainamoinen per non dimenticare "un amore perduto."

Ristampe

In Italia la storia è contenuta in Zio Paperone n°136 (2001) col titolo Paperino e la ricerca di Kalevala.

Note

Pagina della storia sul sito Inducks.org [1]

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