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  • Zio Paperone e la dollarallergia
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"Tutti i giorni è la stessa storia! Ah, come invidio quello spensierato scoiattolo che se la dorme beatamente lassù!"
Paperone lamentandosi dei suoi affari
"Qui finalmente potrò riposare! Qui, fra gente sana che non desidera la mia ricchezza"
Paperone mentre si sta paracadutando verso Tralla-La

Zio Paperone e la dollarallergia (Tralla La, in originale) è una storia a fumetti Disney realizzata dal maestro dell'Oregon Carl Barks, pubblicata per la prima volta il 29 aprile 1954. In Italia compare poco dopo, il 25 luglio 1954 sulla testata Albi d'Oro. È considerata una delle più belle storie di sempre, tanto da risultare regolarmente nelle primissime posizioni della classifica di gradimento dell'I.N.D.U.C.K.S. (raggiungendo il primo posto nel novembre 2021).

In Zio Paperone e la dollarallergia, Barks manda i paperi in una valle dell'Asia, alla ricerca della famosa città di Tralla-La, nascosta tra le altissime vette dell'Himalaya. È una storia a tema avventura, ma che presenta anche delle interessanti riflessioni, infatti Barks fa riflettere sul valore spesso esagerato e quindi disumanizzante che i soldi assumono nella nostra società.[1]

Infine, poche storie di Barks hanno ispirato così tante analisi e commenti da parte di fan e studiosi, come Zio Paperone e la dollarallergia.[2]

Sinossi[]

A causa del continuo stress causato dagli affari, Paperone entra in crisi e non può più sentir parlare di denaro. Visitato da un medico, questi gli parla di una città nell'Himalaya, Tralla La in cui non esiste il concetto di denaro. Decide quindi di partire insieme ai suoi nipoti alla ricerca di questa valle perduta.

Trama[]

Zio paperone e la dollarallergia - pannello 1

Paperone prende la medicina per i nervi.

Paperon de' Paperoni viene continuamente sottoposto a stress causato da numerosi impegni, richieste e problemi dovuti alla sua importante posizione e all'impero finanziario che deve gestire. La sua medicina per i nervi riesce appena a calmare il pesante fardello ma, come prevedibile, Paperone alla fine scoppia con queste frasi:

"Non posso stare più a lungo qui! Sono matto! Matto! Matto! Io odio il mio denaro! Non mi porta niente altro che lavoro, fatica, problemi e beffe!... fuori dalla mia vista, robaccia!"
Paperon de' Paperoni, calciando il suo denaro

Avvisato, Paperino cerca di aiutare lo zio e questi gli chiede di portarlo via dal denaro, di portarlo via da chiunque sappia che ha denaro. Il medico consiglia al ricco papero una strana valle nell'Himalaya, di cui ha sentito parlare: Tralla La, un luogo dove si dice che non conosce l'esistenza del denaro.

Zio paperone e la dollarallergia - pannello 2

I paperi arrivano ai piedi dell'Himalaya.

Alla partenza, Qui, Quo e Qua propongo di accompagnare lo Zione in cambio di trenta centesimi l'ora e provocano il tremore di Paperone: la sua allergia al denaro aumenta sempre più e una sola bottiglietta medicinale sembra non bastare quasi più. I paperi giungono dunque ai piedi dell'Himalaya e iniziano a cercare informazioni su come raggiungere la valle chiedendo agli abitanti del luogo ma riuscendo ad ottenerne solo di vecchie e inaffidabili. Dopo diverse ore di ricerca, i paperi si riposano sui bordi di una fontana e i nipotini notano dei ramoscelli che vengono a galla da quest'ultima. È la prova che vi è un fiume sotterraneo e che questo parta dalla città che stanno cercando.

Zio paperone e la dollarallergia - pannello 3

Gli abitanti del villaggio litigano per ottenere i tappi di bottiglia.

Individuano una zona montagnosa a forma di "V" e partono con un areo per sorvolarla ma essendoci troppa nebbia il pilota si rifiuta di scendere più in basso. Dopo che Paperone, rinforzato da due medicine, offre di pagargli 2 milioni di dollari per eseguire la manovra acconsente e i paperi hanno quindi l'occasione di vedere la città al fondo della valle circolare e si gettano con il paracadute.

Dopo una lunga ricerca, Paperone e nipoti trovano Tralla La e vengono accolti benevolmente dagli abitanti. Paperone si impiega subito in lavori pratici, finché un giorno un abitante di Tralla La trova il tappo di metallo di una bottiglia (stappato da Paperone quand'era sull'aereo e precipitato nella valle). L'uomo viene subito etichettato come fortunato e parecchi dei suoi compaesani fanno offerte (come una o due pecore) per poter possedere il "prezioso" oggetto. Intanto Paperone prende la sua scorta di medicine, credendo di non averne più bisogno, e decide di rovesciarne il contenuto nel lago. Un abitante del paese, però, vedendolo, lo etichetta come papero più ricco dell'intera Tralla La, in quanto possedeva ben cinque bottiglie, con altrettanti tappi metallici.

Paperone viene quindi assalito dai paesani, che lo assillano con offerte esorbitanti per impossessarsi dei suoi tappi, con il peggioramento della sua salute. Assieme ai nipoti trova una soluzione: inviare un aereo sopra Tralla La che scarichi milioni di tappi: in questo modo tutti sarebbero stati "ricchi" e si sarebbero annullate le disparità che si stavano creando.

Zio paperone e la dollarallergia - pannello 4

I piatti di bottiglia piovono sulla valle.

Lo Zione decide quindi di mandare Paperino nella civiltà per ordinare i tappi, ma senza preoccuparsene gli dice di mandarne un miliardo invece che un milione. Poco tempo dopo arriva finalmente la "pioggia di tappi" che effettivamente tranquillizza gli animi in un primo momento. Purtroppo però Paperino fa notare che i tappi ordinati sono molti di più che un milione, e che ne sarebbero piovuti per almeno sei settimane consecutive. Tutti questi tappi, dunque finiscono per danneggiare l'agricoltura e i terreni di pascolo delle pecore e gli uomini se la prendono con Paperone, chiedendo giustizia al loro capo, Lah Deedah.

Fortunatamente i nipotini scongiurano il peggio, chiedendo al capo del villaggio di spedire Paperone fuori da Tralla La, in modo che questi potesse fermare la calamità dei tappi e ristabilire la pace nella valle. Inizialmente indeciso, il capo alla fine se ne convince sapendo che i paperetti hanno un animo onesto. I cinque paperi abbandonano quindi la valle e usciti fuori pretendono di essere pagati da Paperone pensando che sia ormai guarito, invece finisce per avere di nuovo una crisi di nervi.

Analisi[]

Zio paperone e la dollarallergia - pannello 5

I dettagli della valle ispirati alle immagini trovate nel National Geographic Magazine

Uno dei temi principali delle storie ad ampio respiro di Carl Barks, è il viaggio. Nel caso di Zio Paperone e la dollarallergia la destinazione è la fantomatica città perduta di Tralla-La, circondata dalle alte vette dell'Himalaya asiatico. Il nome della valle fa giocosamente riferimento a quello di Shangri-La, un altro luogo immaginario, anch'esso racchiuso nello stesso luogo dove regna la pace assoluta.

Shangri-La viene ripresa nel popolare romanzo di James Hilton, Lost Horizon (Orizzonte perduto) pubblicato nel 1933, che colloca la città in un territorio oggi conosciuto come Aksai Chin, dove le vette montagnose raggiungono anche i 7000 metri di altezza. Più che al libro, Barks, si rifà alla versione filmica, diretta dal regista Frank Capra e uscito nelle sale nel 1937.

Come Shangri-La, anche Tralla-La è un paradiso terrestre, dove regnano pace e armonia, lontano dal mondo civilizzato. I suoi abitanti non conoscono il concetto di denaro, almeno finché non iniziano a scambiarsi i fatidici tappi di bottiglia portati da Paperone. Con questa storia dunque, Barks ci fa riflettere sul valore troppo spesso esagerato del denaro e quindi disumanizzante che i soldi assumono nella nostra società.[1]

Realismo[]

Come spesso accade in altre storie, Carl Barks attinge oltre che dal mito anche al reale. In un articolo presente nel National Geographic Magazine, di cui l'autore era un assiduo collezionista, compare la descrizione di una valle esistente, l'Hunza, che ha caratteristiche simili a quelle di Shangri-La e che si troverebbe nei territori del nord del Pakistan e dove si dice che i suoi abitanti raggiungano facilmente l'età di oltre cento anni, anche se in tempi recenti è stato dimostrato che non è in realtà vero, ma che questo fatto sia da attribuire alla letteratura romanzesca.[3]

Storie correlate[]

Proprio su Hunza, Barks scrive nel 1968 il soggetto di una storia, su invito del gruppo editoriale danese Egmont. Nel 1980 lo stesso Barks rielabora quel soggetto, traendone una storia con tavole e testo narrativo che apparirà l'anno seguente sul volume Uncle Scrooge - His Life & Times, con il titolo Go Slowly, Sands of Time!. In questa storia Paperone si reca nella valle dell'Hunza per scoprire il segreto della longevità dei suoi abitanti.[1]

Una versione a fumetti della medesima avventura, uscita in Italia con il titolo Zio Paperone e il segreto della giovinezza, apparsa nel 1998 su Zio Paperone n. 101, è stata sceneggiata da Tom Anderson e disegnata da Vicar.

Infine nel 1961, Romano Scarpa realizza la storia Topolino nel favoloso regno di Shan-Grillà, in cui compare nuovamente la valle descritta nel film Orizzonte Perduto.

Il ritorno a Xanadu[]

Lente Per approfondire, vedi la voce Zio Paperone e il ritorno a Xanadu.

Nel 1990, Don Rosa decide di realizzare un sequel a Zio Paperone e la dollarallergia intitolata Return to Xanadu, in Italia Zio Paperone e il ritorno a Xanadu. Don Rosa fa viaggiare i paperi, impegnati nella ricerca del tesoro di Gengis Khan, verso Xanadu, una città situata in Mongolia e fatta costruire da Kublai Khan dopo esser diventato imperatore della Cina unificata nel 1271.[4]

Don Rosa farà giungere i paperi a Xanadu, solo per far loro scoprire di esservi già stati. Infatti la città e Tralla-La sono lo stesso luogo. I paperi incontrano dunque per la seconda volta il popolo di Trulla, Lah Deedah (che nella storia originale non aveva un nome) e il Gran Lama. Ma la storia è collegata anche ad altre successive creazioni, come esemplificato in uno schema di Badtaste.[5]

Riferimenti al passato di Paperone[]

Quando i paperi incontrano per la prima volta gli abitanti di Tralla-La, Paperone li saluta nella loro lingua. Alla domanda dei nipoti su come facesse a conoscere il loro linguaggio, risponde che è la lingua Catai e che la imparò quando commerciava buoi indiani nel Tibet. Questo fatto sembra non esser stato rappresentato da Don Rosa nella sua Saga di Paperon de' Paperoni.

Curiosità[]

  • Il nome del capo di Tralla-La non viene rivelato da Barks, sarà poi Don Rosa nella storia Zio Paperone e il ritorno a Xanadu a battezzarlo.
  • Quando i nipotini quantificano gli effetti della pioggia di tappi sulla valle, esagerano dicendo che "riempiranno la valle fino alla cima degli alberi". In realtà un miliardo di tappi metallici basterebbe appena a formare una strato di una trentina di centimetri in un'aerea grande come un campo da calcio.[1]
  • Nella ristampa Oscar Mondadori (1968) mancano gli ultimi 3 pannelli della prima pagina.
  • A questa storia si ispira l'episodio The Land Of Tralla La della serie animata Duck Tales.

Pubblicazioni italiane[]

Di seguito sono riportate le pubblicazioni italiane della storia:

  • Albi d'oro #54030 (1954)
  • Albi della rosa / Albi di Topolino 212 - Zio Paperone e la dollarallergia (1958)
  • Oscar Mondadori (Oscar Fumetto) 170 - Vita e Dollari di Paperon De' Paperoni (1968)
  • Super Almanacco Paperino 10 (1979)
  • Paperino d'oro 10 (1980)
  • Complete Carl Barks 14 (1980)
  • Paperino di Barks collezione ANAF 18-0 (1985)
  • Zio Paperone 3 (1988)
  • Paperino Mese 118 (1990)
  • Zio Paperone 91 (1997)
  • I classici del fumetto 14 - Zio Paperone (2000)
  • La grande dinastia dei paperi 8 - 1954 - Zio Paperone e le sette città di Cibola (2008)
  • Carl Barks Library Rizzoli Lizard vol. 2 (2013)
  • Uack! 3 (2014)

Galleria[]

Note[]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 La grande dinastia dei paperi vol. 8 - Introduzione alla storia di Alberto Becattini.
  2. Carl Barks Library vol. 12 - Story Notes by Rich Kreiner
  3. Valle dello Hunza - Articolo di Wikipedia Italia.
  4. Xanadu - Articolo di Wikipedia Italia.
  5. [1]
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Zio Paperone - Non basta l'oro nero!

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Giugno 1954 Zio Paperone e il tesoro del vecchio Volpe

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