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  • Zio Paperone e l'avventura in Formula 1
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Zio Paperone e l'avventura in Formula 1 è una storia a tema automobilistico scritta da Giorgio Pezzin e disegnata da Giorgio Cavazzano. Debutta divisa in due tempi su Topolino 1501.

Trama[]

Parte prima[]

In casa di Paperino ci si prepara per seguire la prima gara del campionato mondiale di Formula 1: i nipoti sono tutti e quattro entusiasti, un po' meno Paperone, ma è costretto a ricredersi quando Qui, Quo e Qua gli parlano dei numerosi sponsor delle auto e piloti. Deciso a diventare anche lui sponsor per nuovi guadagni, zio Paperone parte con la famiglia in cerca di un contratto, scoprendo purtroppo che sono necessari prezzi proibitivi, oltre al fatto che il prodotto sponsorizzato da Paperone sono succhi di melanzana e nessuno accetta l'offerta: l'unico che sembra accettare, impietosito dai nipotini, è il commendator Perrari in persona, il quale tuttavia caccia immediatamente il papero con la tuba quando questi propone di cambiare a favore della sua etichetta il leggendario rosso Perrari. Scoperto casualmente che anche Rockerduck ha una propria scuderia, Paperone decide di aprirne una lui stesso, con un'auto assemblata con rottami usati, la Turbopaper Mk. 1, Paperino come pilota, sottoposto ad un corso accelerato, e i gemelli come meccanici. Alla prima gara, l'inesperienza di Paperino lo fa uscire di pista al primo giro, ma il campionato è ancora lungo...

Parte seconda[]

La Turbopaper continua ad inanellare sconfitte memorabili, ma più che del pilota i nipotini si lamentano della macchina, un autentico catorcio tenuto insieme da colla e nastro adesivo: per evitare di dover racimolare ancora i pezzi e ripararli, trascinando la scuderia verso sconfitta certa, Qui, Quo e Qua sabotano la Turbopaper durante il GP d'Italia, facendola schiantare vicino a un muretto di cacciatori di souvenir, che depredano tutti i rottami e lasciano a Paperino solo il volante. Costretto a guardare in faccia la realtà, Paperone deve mettere mano al portafogli per costruire una vera macchina da Formula 1: la prossima gara è il Gran Premio di Paperopoli, e una vittoria è assolutamente necessaria. Qui entra in gioco Rockerduck, che si era infiltrato nella sua linea telefonica e gli fa recapitare un motore Straturbo Perrari, in realtà assemblato a casaccio dai suoi meccanici con gli scarti delle sue officine e nascosto nell'imballaggio originale del suo personale Straturbo (che aveva comprato da Perrari all'inizio). L'ingenua speranza di Paperino, per una volta, viene premiata: partito come un razzo, riesce a raggiungere la testa della corsa e mettere gli altri piloti in difficoltà, lasciando sgomenti Rockerduck e Lusky, il quale conclude che l'unica spiegazione sia che il motore, assemblato a caso, sia fortunosamente risultato migliore del vero Perrari. Costretti ad una sosta ai box dalla grave usura delle gomme, i tre piccoli meccanici scoprono che le uniche gomme disponibili, comprese quelle già montate, sono da bagnato: Paperone non ha comprato le slick per risparmiare. La fortuna torna in aiuto del team di casa, grazie ad un acquazzone che fa sbandare tutti meno Paperino, unico con gomme da pioggia, che quindi vince il Gran Premio e l'ammirazione di Paperina, venuta a tifare per lui. Paperone raccoglie così un mucchio di sponsor, ma qui sta la sorpresa finale: ispirato dai numerosi incidenti, ha deciso di rinunciare alla scuderia e sponsorizzare autogru da recupero, un guadagno più tranquillo.

Analisi[]

GP Montecarlo

La storia gode di una discreta fama, soprattutto in Italia, dove la Formula 1 è uno sport molto amato e seguito, ed è generalmente apprezzata come una delle più famose storie sportive.

Un contributo non da poco al successo dell'avventura è la notevole presenza di personaggi parodia: disseminati per le pagine, ci sono molteplici riferimenti a piloti, scuderie e marche realmente esistenti, da Crost a Bagnacauda, dalla Perault alla Alfa Marameo passando, ovviamente, per la Perrari. Gli scorci sono pochi, ma rendono comunque realisticamente i circuiti dei Gran Premi corsi, tutti esistenti (un esempio su tutti, la curva Loews di Montecarlo qui a lato). Tutto questo contribuisce a creare un'atmosfera che differisce dai soliti personaggi "paperizzati" o pienamente reali come nelle avventure della macchina del tempo, ma si ha l'impressione che ci si trovi a metà tra il mondo reale e quello papero.

Curiosità[]

Perrari

Il "Drake" nel mondo dei paperi, una delle tante parodie presenti nella storia

  • All'incontro col commendator Perrari, Qui, Quo e Qua menzionano di essere contenti che con la sua macchina corra con un pilota italiano: si riferiscono a Michele Alboreto (più avanti nominato come Alberetto), assunto in Ferrari proprio quella stagione.
  • Enrico Bolsonieri, lo speaker che fa la gag ricorrente di porsi sempre in posizioni scomode per la diretta, è un omaggio a Mario Poltronieri, storica voce della Formula 1.
  • Nella storia Perrari è completamente umano, invece di uno dei soliti cinoidi delle pagine di Topolino.

Pubblicazioni italiane[]

  • Topolino 1501 (1984)
  • I Grandi Classici Disney 47 (1990)
  • Paper Motori 1 (1993)
  • Paperinik e altri supereroi 43 (1997)
  • Speciale Disney 28 - Paperi in pista (2002)
  • I Grandi Classici Disney 255 (2008)
  • Più Disney 62 - Paper Motori (2015)
  • Paper Sport - I campioni del fumetto 17 - La Formula 1 di Paperone (2017)
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