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  • Zio Paperone e il tunnel sotto la Manica
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Zio Paperone e il tunnel sotto la Manica è una storia di Romano Scarpa e Guido Martina, che si occuparono rispettivamente dei disegni e della sceneggiatura di questa avventura. È uscita in due episodi il 20-27 settembre 1970 sui numeri di Topolino 773-774.

Trama[]

I episodio[]

L’acerrimo nemico di Paperone, Rockerduck, si presenta al Deposito per sollecitare il pagamento della bolletta per l’acqua. È infatti diventato il nuovo proprietario della società dell’acqua potabile.
Paperone si rifiuta di pagare alcunché al suo avversario e lo scaccia dal Deposito. Rockerduck, per costringerlo a versare il denaro che gli deve, interrompe l’erogazione dell’acqua e così Paperone è costretto a rifugiarsi a casa di Paperino per poter dissetarsi.
È proprio qui che i tre nipotini suggeriscono allo zione di utilizzare l’acqua degli oceani per fornire l’approvvigionamento idrico al Deposito e, dopo il suggerimento Paperone si reca di volata da Archimede per farsi fornire un desalinatore a basso costo. Tre giorni dopo il brillante inventore ha costruito il macchinario sull'isola Piccola Scozia presente al largo della costa di Paperopoli. In quel momento giunge Rockerduck, accompagnato dagli avvocati dello studio legale Gamba, che sostiene che il desalinatore sia stato costruito abusivamente sulla sua isola. La questione si trascina il tribunale, dove il giudice chiede a Paperone di fornire le prove per dimostrare la legittimità della proprietà dell’isola. Paperone però è costretto a scontare trenta giorni di galera per offesa al pubblico magistrato e così Rockerduck ha a disposizione un mese intero per cercare di intralciare l’avversario.

II episodio[]

Quando Paperone viene finalmente scarcerato si reca subito in Francia, per sbarcare poi in Inghilterra e raccogliere le prove che dimostrino la legittimità della sua proprietà. Tutti i suoi tentativi di raggiungere l’isola falliscono miseramente: Rockerduck ha impedito i voli aerei, comprato tutti i sommergibili della costa e intensificato i controlli sulle navi. Così Paperone è costretto nuovamente a rivolgersi ad Archimede per trovare una soluzione ai suoi problemi. L’inventore suggerisce la costruzione di un tunnel sottomarino che colleghi la Gran Bretagna con la Francia e quindi sotto l’alto patrocinio dei due governi, Paperone incomincia la costruzione della mirabile opera ingegneristica.
Rockerduck non si azzarda a boicottare i lavori del tunnel per evitare uno scandalo diplomatico e Paperone, conclusi i lavori, riesce finalmente ad attraversare la Manica e sbarcare in Gran Bretagna. Subito si reca in Scozia al Castello de' Paperoni per esibire il documento che attestava la proprietà dell’isola: una pelle di bisonte raffigurante lo Scozzese Misterioso (un avo del clan De' Paperoni) mentre fuma un calumet con un capo indiano. Nel 1849, nel pieno della corsa all'oro della California, questo antenato di Paperone aveva fondato una piccola colonia sull'isola per cercare il biondo metallo. Il vecchio papero mostra di aver vinto ancora una volta contro il suo avversario e – come sempre - è riuscito anche a guadagnarci grazie alla costruzione del tunnel sottomarino: infatti, benché Paperone abbia donato il tunnel, i diritti sull'impianto di aerazione rimangono suoi.

Analisi[]

Questa storia venne scritta dopo che il governo francese e quello inglese avevano approvato il progetto della creazione di un tunnel sottomarino che collegasse via terra la Gran Bretagna con il continente, quest'opera è però stata inaugurata solo nel 1994. Quindi il fumetto ha anticipato i fatti reali di oltre vent'anni. Questo non è l'unico esempio in cui il fumetto anticipa la realtà, un altro esempio è la storia di Romano Scarpa Paperino e il colosso del Nilo, in cui venne addirittura suggerito il metodo per spostare i colossi di Ramses II minacciati dalla costruzione della diga di Assuan. Un altro esempio è la storia L'eredità di Paperino di Carl Barks, uscita nel 1949.

Ristampe[]

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