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  • Zio Paperone e il telefonino stregato
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Zio Paperone e il telefonino stregato è una storia di Carlo Gentina e Stefano Intini, pubblicata per la prima volta sul numero 2628 di Topolino.

Trama[]

Amelia riceve la visita di un rappresentante della Electromagic, un azienda di accessori per streghe. Viene convinta ad aquistare una coppia di telefonini stregati; chi ha il modello per inviare può dare un ordine alla persona col telefonino ricevente la quale obbedirà e non ricorderà nulla della telefonata. Insieme a Gennarino, la strega vola verso Paperopoli per sperimentarlo su Paperone.

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Il giorno dopo, al Deposito, il miliardario riceve il telefonino ricevente in omaggio ed Amelia, appostata su un albero a distanza, gli telefona ordinando di consegnare la Numero Uno a Gennarino. Paperone esegue il comando dimenticandosi poi di averlo fatto. Amelia ha finalmente il decino ma, invece di tornare a casa, decide di approfittare dell'occasione per vendicarsi delle umiliazioni passate. Ordina così a Paperone di indossare un costume da coniglio invece della solita palandrana. Approfittando dell'arrivo di Paperino, il miliardario si fa così accompagnare ad un negozio di costumi e gli dice tranquillamente che sarà il suo nuovo look. Sia Paperino che Battista rimangono molto perplessi. Amelia telefona ancora ed ordina a Paperone di andare in giro in sella ad un monociclo tra lo stupore dei passanti. Paperino, preoccupato per la salute mentale dello zio, gli dice di non fare altre assurdità fino al suo ritorno. Ma Amelia ha ancora altro in serbo.

Il giorno successivo Paperino ed i nipotini vedono il Deposito ridipinto in modo buffo e cercano di fare ragionare Zio Paperone. Ma Amelia ha ancora un ultima telefonata ed ordina a Paperone di essere generoso d'ora in poi accogliendo qualsiasi richiesta fatta. Notando le telefonate frequenti ed il fatto che lo zio non sembra ricordarle, Qui, Quo e Qua controllano la marca del telefono che indica un origine magica. Paperone ha un dubbio e si rende finalmente conto che la Numero Uno non c'è più. Per capire se è sotto l'effetto di un incantesimo i nipoti gli chiedono un prestito che ottengono subito. Paperone infatti deve obbedire all'ultimo ordine e quando arriva la moglie del sindaco per un offerta in beneficenza le regala un milione di dollari. La donna avverte subito le sue amiche e si forma rapidamente una fila davanti al Deposito.

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Mentre Amelia festeggia per la rovina di Paperone e si prepara a tornare al Vesuvio, Paperino ed i nipotini portano il telefonino al laboratorio di Archimede e l'inventore inverte i circuiti da ricevitore ed emittitore. Paperino telefona così ad Amelia dandole tre ordini tra cui restituire la Numero Uno a Paperone ed annullare gli ordini precedenti. Paperone è arrabbiato per il denaro perso, ma i nipotini gli restituiscono il prestito guadagnandosi un regalo futuro mentre Battista tira fuori la vecchia palandrana che non aveva buttato. Amelia invece deve obbedire al terzo ordine di Paperino: starsene 6 mesi al Polo.

Pubblicazioni italiane[]

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