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Versione delle 15:31, 7 mag 2019

  • Zio Paperone e il cavaliere nero
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Zio Paperone e il cavaliere nero (The Black Knight) è una storia scritta e disegnata dall'artista Don Rosa nel 1998 in Danimarca.
È il seguito dell'avventura Zio Paperone e il solvente universale.

Trama

Paperino e i nipotini stanno portando a Zio Paperone un misterioso pacchetto prelevato da un negozio di cornice. Dentro c'è l'atto di proprietà dell'Eldorado, ottenuto da Paperone nella storia Zio Paperone - L'ultimo signore dell'Eldorado, e fatto poi incorniciare dal ricco papero. Nella stanza dei trofei Qui, Quo e Qua notano delle strane armature e una grossa cassaforte e Paperone rivela loro che le armature provengono dal Castello de' Paperoni, mentre la cassaforte serve a tenere al sicuro il terribile solvente universale chiamato scioglitutto.

In quel momento Paperone apprende che Arpine Lusene, famoso per la sua doppia vita da gentiluomo e da abilissimo ladro, si trova a Paperopoli e ha intenzione di scassinare il deposito quella stessa sera. Paperone e Paperino si apprestano alla difesa del deposito contro il cavaliere nero, definito da Paperone "il Paperon de' Paperoni dei ladri", ma l'abilissimo ladro riesce a penetrare e ad uscire dal deposito, indossando una delle armature, senza che i due paperi riescano a vederlo.

Paperone si accorge subito che manca un sacco contenente polvere di diamanti, ma il giorno dopo, su suggerimento di Qui, Quo e Qua, controlla anche la cassaforte dello scioglitutto, ma al suo interno trova soltanto un biglietto del cavaliere nero.

Arpin Lusene nella sua camera d'albergo non tarda a scoprire le proprietà del solvente e dell'immunità a tale sostanza del diamante. Il ladro cosparge allora di polvere di diamanti e di solvente l'armatura e poi vi si cala dentro, diventando così inarrestabile, visto che qualsiasi cosa gli venga contro sarà distrutta dallo scioglitutto.

Intanto Paperone e Paperino si stanno precipitando all'Hotel Ritz, dove alloggia Lusene, per recuperare il solvente, che credono ancora al sicuro, ma è per strada che incontrano il cavaliere nero nella sua invincibile armatura. Invano i paperi cercano di arrestare la sua avanzata verso il deposito, ma alla fine il ladro si trova di fronte alla porta della camera blindata, dentro la quale si è barricato Paperone. Lusene rivela a Paperone che egli non intende rubare il denaro, ma semplicemente distruggerlo per far sembrare che abbia effettivamente compiuto il colpo. Paperone si dispera poiché le monete nel deposito rappresentano per lui i ricordi di un'intera vita, ma in questo frangente si accorge del tappeto rosso posizionato da Paperino all'inizio della storia e ha un'idea. Subito strattona il tappeto e il cavaliere nero sprofonda tra i piani del deposito fino a fermare la sua caduta nel deposito dei diamanti, dove viene catturato dai paperi.

Arpin Lusene si congratula con Paperone per averlo sconfitto, ma mentre Paperino lo sta portando dalla polizia il ladro riesce a fuggire. Tutto sembra tornato normale, ma alla fine della storia uno dei nipotini trova nella sala dei trofei un biglietto, dove il cavaliere nero avverte che ritornerà.