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  • Zio Paperone e il casco d'oro
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Zio Paperone e il casco d'oro è una storia scritta e disegnata da Romano Scarpa, con inchiostri di Sandro Zemolin. È uscita in due episodi, il 28 marzo e il 4 aprile del 1976, sui numeri di Topolino 1061 e 1062.

Trama

In uno sconosciuto regno sotterraneo situato nel sottosuolo delle isole Bananias, l'anziana sovrana vorrebbe ritirarsi per limiti di età e cedere il potere a un successore, rigorosamente di sesso femminile come vuole la tradizione del suo popolo, i Quanchos. L'erede al trono designata già da tempo è una papera di mezza età molto somigliante a Brigitta: però Hitta, questo il suo nome, non ha molta voglia di regnare e preferirebbe conoscere il mondo esterno di cui ha vagamente sentito parlare ma che, come tutti i Quanchos, non ha mai visto. Quindi, basandosi sulle indicazioni descritte in un'antica pergamena, Hitta riesce a trovare un passaggio segreto che la conduce alle isole moderne, dove si stabilisce.

I episodio

Anche a Paperopoli tutti hanno i loro problemi: Paperone è ossessionato dalla presenza dei Bassotti, che immagina nascosti ovunque, e si dispera per non saper trovare un nascondiglio sicuro per il suo denaro; Brigitta non sa come far breccia nel cuore del multimiliardario, e dal canto loro i Bassotti sono sempre in cerca di un'idea per derubare il ricco papero.

Riflettendo sulla situazione di Brigitta, i malviventi architettano un ingegnoso piano: dato che Paperone è interessato solo al denaro, la papera potrebbe conquistarlo facilmente se usasse un profumo estratto dalla cartamoneta, e un Paperone innamorato abbasserebbe la guardia sulle sue ricchezze lasciando i Bassotti più liberi di tentare un assalto al Deposito. L'unico paperopolese in grado di ottenere un profumo al denaro è naturalmente Archimede, che i Bassotti riescono a circuire facilmente; la produzione dell'essenza però risulta estremamente pericolosa e lo scienziato limita a una boccetta di profumo. A questo punto un Bassotto travestito da rappresentante porta a porta si reca a casa di Brigitta e riesce, non senza qualche contrattempo, a consegnare alla papera la preziosa essenza presentandola come un campione omaggio.

Il piano sembra riuscire su tutta la linea: quando Brigitta, cosparsasi di profumo, si presenta al Deposito, Paperone non solo rinuncia a scacciarla, ma si innamora pazzamente di lei, e, dopo alcune giornate passate interamente in sua compagnia, decide di sposarla seduta stante. Il matrimonio avrebbe luogo se Paperino e Qui, Quo, Qua, volendo impedire allo zio di compiere un passo che probabilmente poi rimpiangerebbe per il resto della sua vita, si travestono e con uno stratagemma lo sottraggono alla disperata Brigitta.

I paperi giungono al Deposito giusto in tempo per sventare un assalto dei Bassotti: allontanato da Brigitta e dal suo profumo, Paperone torna in sé e si rende conto del rischio corso, tanto che decide di offrire un lungo viaggio alla sua pretendente purché stia per qualche tempo lontana da lui. Brigitta parte così per le isole Bananias, e si meraviglia di incontrare una sua sosia, che non è altri che Hitta, la quale da qualche tempo ha abbandonato il suo popolo. Tuttavia la stessa Brigitta, durante una gita, precipita accidentalmente in un crepaccio e si ritrova nel mondo sotterraneo dei Quanchos, dove l'anziana regina la scambia per l'erede al trono e la trattiene nel regno.

II episodio

Paperone e nipoti sembrano rasserenati per la lontananza di Brigitta, quando il ricco papero riceve uno strano pacco, consistente in un vaso di terracotta contenente un messaggio scritto su una buccia di banana. La mittente è proprio Brigitta, che ha usato questo stratagemma per chiedere di essere liberata dai Quanchos. Paperone, attirato, più che dall'idea di salvare la papera, dalla prospettiva di mettere le mani su altri rari e preziosi oggetti di terracotta fabbricati dai Quanchos, decide a sua volta di recarsi alle Bananias con i nipoti: ma con grande disappunto dei Bassotti, il multimiliardario parte con un aereo a cui ha applicato un piccolo Deposito, portando quindi tutto il suo denaro con sé.

Una volta nell'arcipelago, Paperone e Paperino congetturano che al mondo dei Quanchos si possa accedere tramite una strana roccia cava affiorante dal mare, detta Imbuto di Nettuno, e tentano la discesa all'interno della cavità. Dopo un lungo percorso i paperi raggiungono effettivamente il mondo sotterraneo dove si trova Brigitta, ma la situazione non appare di facile soluzione: infatti i Quanchos non sono disposti a lasciar andare gli estranei, in quanto intendono rimanere sconosciuti per il resto dell'umanità; i paperi sotterranei ritengono, non a torto, che gli estranei, attratti dalle loro ricchezze (e soprattutto dal palazzo reale, letteralmente scolpito nell'oro a forma di casco di banane) impedirebbero loro di continuare a vivere in pace e causerebbero forse l'estinzione del loro popolo. L'unico modo per Brigitta, Paperone e Paperino di avere salva la vita è fingere, almeno momentaneamente, di accettare di rimanere nel regno.

La situazione sembra priva di sbocco, se non che alla superficie dell'isola Qui, Quo e Qua incontrano la vera Hitta, che si è già pentita di aver scelto la libertà e desidererebbe tornare nel suo mondo sotterraneo. Quando la papera spiega loro i motivi per cui non è consentito a nessun estraneo di lasciare il regno dei Quanchos, i nipotini hanno un'idea geniale: Paperone non rivelerebbe mai l'esistenza del regno se vedesse in esso un perfetto nascondiglio per il suo denaro. Una volta fatte penetrare le ricchezze di Paperone nel mondo sotterraneo tramite l'Imbuto di Nettuno, i Quanchos capiscono che Paperone ha tutto l'interesse a mantenere il segreto e lasciano andare lui, Paperino e Brigitta, mentre Hitta accetta finalmente di ricoprire il suo ruolo di regina. I nostri amici sono liberi di tornare a Paperopoli, anche se certamente Paperone tornerà spesso per rivedere il suo amato denaro.

Analisi

La storia, considerata una delle migliori create da Scarpa negli anni '70, si regge su due motivi ben distinti e appare nettamente divisa in due parti quasi autonome. Il primo episodio, incentrato sul tema del profumo al denaro e sulle mire dei Bassotti e di Brigitta ai danni di Paperone, è di ambientazione paperopolese e di tono piuttosto leggero, se non apertamente comico: particolarmente efficaci appaiono la repentina trasformazione di Paperone da diffidente misantropo a tenero innamorato solo per l'effetto dell'essenza di denaro, ma anche due goffi quanto irresistibili travestimenti al femminile, prima di un Bassotto nei panni di una corpulenta presentatrice di cosmetici, e poi di Paperino che per evitare il matrimonio dello zio si finge nientemeno che la madre di Paperone.

La seconda parte invece si concentra sul popolo delle Bananias - isole situate a dieci ore di volo da Paperopoli, e che non solo per questo motivo ricordano chiaramente le Canarie, molto amate da Scarpa - include i temi del viaggio, dell'avventura e del contatto con popoli diversi ed estranei alla civiltà occidentale, molto spesso presenti nell'opera scarpiana come in quella dello stesso Barks.

La storia è di particolare interesse anche perché costituisce almeno in parte il frutto di una inconsueta collaborazione fra la scuola italiana e quella statunitense: l'idea del profumo al denaro che Brigitta avrepbbe potuto usare per irretire Paperone fu suggerita a Scarpa da Carl Barks in persona durante un incontro fra i due autori in America. Del resto è noto che il maestro dell'Oregon apprezzava molto l'opera di Scarpa e in particolare il personaggio di Brigitta.

Curiosità

Pubblicazioni

Zio Paperone e il casco d'oro è stata edita otto volte in Italia[1]:

  • Topolino 1061-1062 (1976)
  • I Grandi Classici Disney 29 (1987)
  • Paper Fantasy 4 (1994)
  • I Grandi Classici Disney 200 (2003)
  • Raccolta I Grandi Classici Disney 50 (2006)
  • Speciale Disney 46 - Paperina missione avventura (2008)
  • La grande dinastia dei paperi 46 - 1969-2008 (III) - La casa da tè del drago scodinzolante (2008)
  • Le grandi storie 32 - Topolino e il rampollo di Gancio e altre storie (2014)

inoltre è stata tradotta e pubblicata in Finlandia, Francia, Germania, Grecia e Spagna.

Note

  1. La curiosa circostanza per cui la storia è frutto di una sorta di collaborazione fra Carl Barks e Romano Scarpa ha comportato come conseguenza del tutto eccezionale la sua presenza in entrambe le recenti edizioni dell'opera omnia dei due autori (La grande dinastia dei paperi del 2008 e Le grandi storie del 2014).