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{{Citazione 2|La nostra politica è stampare la verità come la vediamo! Non ci condizionerà la corruzione del potere! [...] Se avrò le prove di qualche azione disonesta stamperò tutto sul mio giornale! Chiunque sia il responsabile!|Topolino spiega la sua linea editoriale}}
 
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== Riconoscimenti ==
 
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*La storia è stata 28ª nella Top 100 delle migliori storie mai scritte secondo la [http://coa.inducks.org/recommend.php?top100=1 classifica] INDUCKS.<ref>[https://coa.inducks.org/recommend.php?c=I%20TL%20%20116-AP] Top 100</ref>
 
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Versione delle 21:17, 10 mar 2018

  • Topolino giornalista
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Paperino originale Questo è un articolo dal contenuto originale
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"La nostra politica è stampare la verità come la vediamo! Non ci condizionerà la corruzione del potere! [...] Se avrò le prove di qualche azione disonesta stamperò tutto sul mio giornale! Chiunque sia il responsabile!"
Topolino spiega la sua linea editoriale

Topolino giornalista (titolo originale Editor-in-Grief) è una storia a strisce Disney scritta e disegnata da Floyd Gottfredson, sceneggiata da Ted Osborne e inchiostrata da Ted Thwaites. È stata pubblicata sulle strisce quotidiane americane dal 4 marzo al 1° giugno 1935.

In Italia è stata pubblicata per la prima volta completa divisa in dieci parti sui numeri da 30 a 39 del Supplemento di Topolino formato giornale, dal 7 aprile al 4 agosto 1935.

In questa storia si incontrano per la prima volta sui fumetti i personaggi di Topolino e Paperino, che erano già comparsi insieme nel cortometraggio Spettacolo di beneficenza del 1934.

Legato alle vicende di questa storia c'è il sequel Paperino e l'insolito remake, scritto e disegnato da Giorgio Cavazzano, in cui gli stessi protagonisti saranno chiamati a girare un film che la racconta.

Sinossi

Topolino diventa proprietario e direttore di un giornale. Grazie alla sua fiera politica editoriale di pubblicare tutto su tutti resiste alle minacce di una banda di gangster e sventa un losco affare tra criminalità, politica e forze dell'ordine, prima di ritirarsi dal mondo dei media.

Trama

Alla ricerca di un “lavoro tranquillo”, Topolino rileva il quotidiano The Daily War-Drum (in una traduzione italiana L’Eco del Mondo) diventando editore e direttore e lanciandosi nel mondo del giornalismo. La trattativa viene chiusa a un prezzo vantaggioso perché il precedente proprietario, il signor Foozle (Linotipi in Italia) vuole vendere in fretta, assediato dal racket dei gangster di Topolinia.

Topolino recluta subito Pippo e Orazio come aiutanti nella sua nuova redazione, e al collega McSnoop del Morning Press dichiara di voler stampare sempre la verità, senza condizionamenti del potere né favoritismi. La prima copia del nuovo corso viene presto stampata, con un articolo sulla ripresa delle pubblicazioni in apertura, ma l’improvvisato editore non si è preoccupato di abbonamenti e dei contatti con le edicole.

Il direttore corre ai ripari parlando con i rivenditori e accordandosi con Paperino come strillone. Nei giorni seguenti la diffusione aumenta, grazie ad alcune innovazioni e rubriche, anche se ogni tanto ci scappa qualche errore di impaginazione e refuso.

L’equilibrio viene rotto quando due misteriosi personaggi, che si scoprirà essere gangster, si accorgono della novità editoriale, rubando una copia allo strillone. Uno di loro si presenta a Topolino e gli chiede di pagare il pizzo, ricevendo un veemente rifiuto. Inoltre, il malvivente viene pedinato da Pippo, che ne individua il quartier generale, dove va a rapporto dal capo, inizialmente non inquadrato e presentato come Looey/Portamantello. Tuttavia la goffa spia viene scoperta e rispedita in redazione con l’aggiunta di nuove promesse di guai in arrivo in caso di mancato pagamento per la “protezione”. Topolino decide di pubblicare questa storia e il giornale va esaurito, anche se alcune copie vengono prese con la forza proprio dai gangster per non farle arrivare al pubblico. Dopo aver ricevuto la solidarietà di un sorridente ma timoroso presidente di una lega di cittadini, il topo giornalista subisce due attentati con la rottura della vetrina della redazione e il sabotaggio della rotativa, oltre alle ennesime minacce.

Questo non ferma il War-Drum che, grazie a una macchina per manifesti, esce in edizione straordinaria e ridotta con tutti gli aggiornamenti sui tentativi di estorsione verso il giornale. È l’ora del primo incontro tra i principali protagonista e Looey La Gamba si svela essere Pietro Gambadilegno.

Topolino riesce a farlo arrestare ma, appena torna dal distretto di polizia al suo ufficio, trova di nuovo il suo arcinemico ad attenderlo. A liberarlo in pochi minuti è stato l’intervento del commissario Hogg che si rifiuta di ricevere il cronista e il giorno dopo si ritrova sbattuto in prima pagina.

Il sospetto che si va affermando è quello di un’amicizia particolare tra il boss e il commissario, e viene confermato origliando una conversazione tra i due. Pippo fallisce l’appostamento decisivo ma grazie a un trucco di Topolino si viene a sapere che il ticket criminale è esteso anche all’amministrazione, e viene così pubblicato il nome del consigliere Cattfur.

Proseguendo l’inchiesta, emerge l’accordo sottobanco per aggiudicare un appalto per la raccolta dei rifiuti alla ditta di Gambadilegno, con tangenti garantite a tutti i protagonisti del piano. Topolino e Pippo riescono a intrufolarsi nel covo del gangster e a trafugare il contratto illegale con tutte le cifre.

Quando se ne accorge, la banda fa saltare in aria la redazione per impedire a ogni costo l’uscita del clamoroso scoop, ma grazie alla provvidenziale rotativa per manifesti, trasferita nella rimessa di casa Topolino per salvarla, L’Eco del Mondo riesce a essere di nuovo in edicola e il complotto viene smantellato.

L’editore e direttore viene ricevuto con tutti gli onori in Municipio dal sindaco e si annuncia l’arresto dei malfattori anche se Gambadilegno sfugge alla cattura.

Per Topolino, comunque, quest’avventura è sufficiente e così cede indietro il quotidiano al vecchio proprietario Foozle, decidendo di averne abbastanza con il giornalismo d’inchiesta.

Personaggi

Durante la storia compaiono numerosi personaggi; si ricordano:

  • Topolino
  • Pippo
  • Gambadilegno
  • Mastino
  • Minni
  • commissario Hogg
  • Orazio
  • Monk
  • Faccia d'angelo
  • l'Olandese
  • Linotipi
  • Paperino
  • McSnoop
  • O' Rourke, l'imprenditore truffato
  • Clarabella

Analisi

Un appalto per la gestione dei rifiuti gonfiato attraverso amministratori pubblici compiacenti e aggiudicato a una società di comodo, intestata a un prestanome, che ricicla soldi sporchi in affari puliti per conto della criminalità organizzata, con tangenti garantite a tutti i protagonisti di questo meccanismo per oliarlo a dovere.

Sono gli Stati Uniti nel 1935, rappresentati nei loro aspetti deteriori, la collusione tra politica e crimine, da un Gottfredson in stato di grazia. A scoprire l’arcano non sono le forze dell’ordine, coinvolte anch’esse nella pastetta, ma un coraggioso editore-giornalista, il Topo più famoso del mondo.

Piace, di questa Topolino giornalista, l’integrità morale del protagonista, che si ritrova catapultato in un mondo che non conosce, quello dell’informazione, ma gioca con le sue regole: la notizia prima di tutto, il servizio ai cittadini, un giornalismo senza padroni né padrini, chiunque ne sia coinvolto.

Questo cronista tutto d’un pezzo si scontra contro un nemico di grande peso e personalità, un Gambadilegno cattivo e potente come poche altre volte, capace di farsi portare in carcere e uscirne in pochi minuti solo per sbattere in faccia al suo nemico la prerogativa di ‘intoccabile’ che si è costruito.

Topolino non si spaventa e non si ferma, neanche dopo minacce verbali, attentati man mano più gravi e violenti, fino addirittura all’esplosione della redazione-tipografia del suo War-Drum. Alla fine vincono l’astuzia e la verità e il complotto viene del tutto smantellato e la pulizia avviata, anche se il boss del quartiere sfugge alla cattura.

L’America rappresentata è quella tutta bulli (molti) e pupe (poche), dove la purezza dei personaggi disneyani non collima sempre perfettamente. E infatti i nostri non disdegnano di giocare sporco, o di menare le mani, come nel caso di Pippo, se necessario.

Non mancano gli elementi romantici del giornalismo di quei tempi: la classica scrivania con serrandina e scomparti, la visiera, la linotype per comporre e la rotativa per stampare, la targhetta ‘press’ sul cappello.

Siamo in un fumetto, ma con il suo tratto secco e una storia adulta, geniale e mai scontata (e con tratti di grande attualità anche a più di ottant'anni dalla sua creazione), Gottfredson riesce a far percepire ai lettori l’odore del piombo fuso in tipografia e quello delle pallottole dei gangster.

Differenze tra edizioni

Il testo originale è stato tradotto in occasione della prima uscita, quella del 1935 nel supplemento del Topolino giornale stampato da Nerbini, e così è rimasto fino alla fine degli anni Ottanta, quando una nuova edizione per Mondadori ha rinnovato il testo rendendolo più moderno e correggendo alcuni errori.

Nella seconda traduzione, effettuata da Rosalda Falchi, il nome del giornale sulle copie stampate e sulla vetrina della redazione, e quelli di alcuni protagonisti, come Foozle, Mc Snoop, Looey, oltre alla stessa testata The Daily War-Drum, vengono lasciati identici all'originale di Gottfredson.

Un esempio dei due diversi tenori e del linguaggio di sessant'anni più moderno viene dal raffronto tra il consiglio che l'editore del War-Drum dà al suo successore: "Ve la caverete certamente se bandirete dal vostro programma ogni ubbia sentimentale e idealistica" del 1935 diventa nel 1988 "Non vi sarà difficile dirigere un giornale come questo... A meno che non vi esponiate troppo come ho fatto io", molto più rispondente all'originale.

Andando avanti, nella prima uscita Pippo si presenta spiegando di saper "disegnare bene i pupazzi" che nella seconda versione diventa un più triviale "so bestemmiare come un turco", che cerca di rendere meglio il senso dell'espressione inglese "cuss like the Dickens", lanciare molte maledizioni, usata da Osborne.

Il giornale venduto dallo strillone Paperino costa 4 soldi invece che 5 cent come nell'originale mentre il pizzo richiesto è di 500 lire piuttosto che i 20 dollari.

Sempre nella prima edizione, il soprannome del capo dei gangster, Portamantello, viene annunciato per la prima volta in una dida e non nei fumetti.

Il Brick Theatre diventa teatro rionale nell'edizione storica e comunale nella successiva, mentre l'Elegant, mutato in Odeon, viene ripristinato. Tra l'altro Gambadilegno nella 'Nerbini' cita un certo Slim tra i suoi complici, del tutto assente dal testo originale.

Il tranello di Topolino per sapere il nome del politico corrotto nella truffa non viene esplicitato fino in fondo negli anni Trenta: difatti, il consigliere Cattfur inizialmente scompare e la sua figura di corrotto viene accorpata e confusa a quella dello stesso commissario di polizia Hogg, salvo poi ricomparire come giudice Caffurio, un personaggio mai introdotto prima: una svista che confonde il lettore, anche perché si ripropone in alcune vignette successive.

La prima traduzione trasforma poi una forma utilizzata in inglese come il "biiip" italiano per coprire le parolacce, l'espressione "blankety-blank", in un nome non ricordato e storpiato da Gambadilegno del direttore della ditta di raccolta rifiuti, che diventa un'improbabile "Bianchetti, Bianchi": una resa che scompare nell'edizione più moderna.

In entrambe le versioni italiane, si perde il nome "Red Dog" del vino preferito dal boss, mentre il tenente Nabber diventa Nap e poi Nabb.

La striscia finale nell'edizione storica viene completamente tagliata, come alcune vignette di passaggio e alcune gag singole, facendo perdere il dialogo finale tra un giovane strillone, Topolino e Minni. Ripescato in quella moderna, salta però il nome del ragazzo, Sonny.

Personaggi e altri nomi nella traduzione Nerbini e in quella Mondadori

  • John cronista dell Aurora (Nerbini) - Mc Snoop, giornalista del Morning Press (Mondadori)
  • Il re dell'olio (Nerbini) - Il magnate del petrolio (Mondadori)
  • La signora Vitaioli (Nerbini) - La signora Mc Snooty (Mondadori)
  • La signora Crostini (Nerbini) - La signora Uppakrust (Mondadori)
  • Il giudice Toro (Nerbini) - Il giudice Bull (Mondadori)
  • Mastino (Nerbini) - Il gangster Bull (Mondadori)
  • L'Angelo (Nerbini) - Il gangster Faccia d'Angelo (Mondadori)
  • Il giudice Caffurio (Nerbini) - Il consigliere Cattfur (Mondadori)
  • Gigi di Gigi Impresari (Nerbini) - L'imprenditore O'Rourke dell'impresa Fratelli O'Rourke (Mondadori)
  • Grande compagnia della nettezza urbana (Nerbini) - La ditta di nettezza urbana Elite (Mondadori)

Pubblicazioni italiane

  • Supplemento al Giornale (1935)
  • Nel regno di Topolino 11 (1936)
  • Albi d'oro (anteguerra) 37012 (1937)
  • Albi d'oro 46004 (1946)
  • Albi d'oro prima ristampa 46004 (1950)
  • Albi della rosa / Albi di Topolino 74 (1956)
  • Le grandi storie 3 (1967)
  • Cartonatoni Disney 1A (1970)
  • Cartonatoni Disney 2A (1971)
  • Topolino d'oro 14 (1971)
  • Cartonatoni Disney 2B - Io, Paperino (1979)
  • Cartonatoni Disney 1B - Io, Topolino (1980)
  • Topolino collezione ANAF 19 (1982)
  • Omaggio Abbonati 1984 - Io Topolino (1984)
  • Club Giovani 11 - Io Paperino - Volume 1 (1984)
  • Le grandi storie di Walt Disney edizione limitata 7 - Topolino giornalista (1984)
  • Le grandi storie di Walt Disney 10 - Topolino giornalista (1988)
  • Il Messaggero 33 - Topolino giornalista (1989)
  • Paperino Mese 168 (1994)
  • Albi d'oro (ristampa Camillo Conti) 46004 - Topolino giornalista (1995)
  • Collana Special Mongo 86 - Topolino giornalista (1995)
  • Comic Art 145B - Topolino giornalista (1996)
  • Gli anni d'oro di Topolino 36 - Il misterioso "S" flagello dei mari (2010)
  • Topolino 80 anni insieme 1 (2012)
  • Albi d'oro (anteguerra) (ristampa Comic Art) 37012
  • Gertie Daily 211 - Mickey Mouse Daily 1935
  • Nel Regno di Topolino (ristampa Comic Art) 11
  • Raccolta Paperino Mese / Paperino 17

Curiosità

  • Uno dei gangster, Faccia D'angelo (Angel Face in originale) presenta una notevole somiglianza con Musone, ma se ne differenzia tramite un naso storto, un mento meno allungato ed una corporatura più robusta.
  • Pare che sia stata proprio questa storia a far appassionare Romano Scarpa ai fumetti Disney [1]

Riconoscimenti

  • La storia è stata 28ª nella Top 100 delle migliori storie mai scritte secondo la classifica INDUCKS.[2]
Storia precedente Topolino giornalista Storia successiva
Topolino e Pluto corridore

Pluto corridore 2

4 marzo - 1 giugno 1935 Topolino e il tesoro di Clarabella

Tesoro di clarabella

Note

  1. [1] The Floyd Gottfredson Library, volume 3
  2. [2] Top 100