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Versione delle 16:22, 8 dic 2018

  • Topolino fra le stelle
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Topolino fra le stelle (titolo originale, Dry Gulch Goofy; altri titoli italiani, Pippo a Hollywood, Topolino a Hollywood, Topolino e Pippo a Hollywood, Pippo e i misteri di Hollywood) è una storia a strisce sceneggiata da Bill Walsh e disegnata e inchiostrata da Floyd Gottfredson, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti sulle strisce quotidiane dal 26 marzo al 23 giugno del 1951, e a partire dallo stesso anno anche in Italia.

Trama

Di ritorno da un'avventura in Africa[1], Topolino va a trovare il suo amico Pippo, che non vede da qualche tempo, e scopre che ha iniziato a lavorare in televisione, dove recita la parte di un cowboy insieme alla cavalla attrice Gelsomina, e si esibisce in canzoni country. Malgrado i suoi notevoli problemi di intonazione, Pippo riscuote un incredibile successo fra il pubblico femminile, e ben presto viene contattato da un produttore senza scrupoli che gli propone un contratto a Hollywood: dovrà recitare in un film western insieme a Gelsomina, per la regia dello stesso Topolino. I due amici non esitano ad accettare e in breve si trasferiscono nella mitica Hollywood.

La "Mecca del cinema" è ancora più esagerata e sfarzosa di quanto i nostri eroi immaginassero: all'inizio, faticano non poco ad adattarsi a questo mondo popolato da strani ed eccentrici personaggi (Topolino si invaghisce perfino di una bellissima attrice, salvo poi scoprire che malgrado l'apparenza giovanile è nonna di una ragazza ventenne), ma, in fondo lusingati dall'idea di diventare ricchi e famosi, procedono con la lavorazione del film.

Un problema sul set è dato dalla timidezza di Pippo, che appare incapace di recitare una scena d'amore con la graziosa collega miss Sognidoro. Si decide di coinvolgere un ipnotizzatore, che spinga il nuovo attore a comportarsi in maniera professionale. Pippo, convinto grazie all'ipnosi di essere un focoso amante, recita fin troppo bene, tanto che la Sognidoro, turbata dalla nuova personalità del suo partner, reagisce con uno schiaffone. Da allora, tuttavia, Pippo cambia completamente carattere, diventa arrogante e presuntuoso e assume pose e capricci tipici dei divi del cinema, tanto da trattare con sufficienza lo stesso Topolino.

Pippo supera ogni limite, a giudizio di tutti i presenti, quando ordina sgarbatamente di allontanare dal set il suo anziano zio Timmy, che si è imposto un viaggio lunghissimo solo per salutare il nipote attore. Topolino decide di dare una lezione al suo amico, sperando di farlo tornare semplice e umile come un tempo: durante le riprese, inquadra costantemente Gelsomina, facendo in modo che Pippo risulti sempre in secondo piano. Alla prima del film, gli spettatori notano in effetti solo la cavalla, e ignorano l'attore protagonista, che deve sulla sua pelle sperimentare il carattere effimero della fama cinematografica.

L'espediente di Topolino comunque riesce: Pippo torna il personaggio di sempre e rifiuta anche una nuova scrittura cinematografica, stavolta per un film comico, per tornare con Topolino alla vita di tutti i giorni.

Analisi

Dopo alcuni anni di oblio del personaggio, Walsh e Gottfredson scelgono di utilizzare nuovamente Pippo in un ruolo importante; e alle sconclusionate avventure in paesi improbabili successive al ciclo di Eta Beta fanno seguire una satira della società statunitense contemporanea, in particolare del mito di Hollywood, che all'epoca stava vivendo la sua ultima grande stagione prima che la televisione ridimensionasse il ruolo del cinema come intrattenimento collettivo.

La "Mecca del cinema", ben conosciuta da Walsh che ci aveva lavorato alcuni anni come sceneggiatore, appare agli occhi di Pippo e Topolino come la quintessenza di tutto ciò che è falso, esagerato e volgare, con il suo lusso sfrenato e una serie di presenze umane non meno inquietanti. Semplice, ma efficace, la lezione morale proposta dagli autori: in un clima così artificioso, e con la prospettiva di guadagni favolosi ottenuti in poco tempo e con poca fatica, anche un personaggio buono e generoso come Pippo può trasformarsi in un vero e proprio mostro (benché per la trasformazione caratteriale si utilizzi l'espediente dell'ipnosi).

Curiosità

  • Nella storia sembra che per recarsi a Hollywood Topolino e Pippo attraversino le pianure del West, come se abitassero nella parte centrale degli Stati Uniti, o comunque non sulla costa occidentale dove secondo la maggioranza delle interpretazioni si trova il Calisota con Topolinia.
  • La circostanza che Pippo venga ipnotizzato è in contraddizione con la trama di Topolino e il mistero delle collane (disegnata una decina d'anni prima dallo stesso Gottfredson), in cui un elemento determinante per la soluzione del mistero è proprio l'impossibilità per il criminale di turno di sottoporre l'amico di Topolino a ipnosi (dato che, come si lascia capire, le persone di intelligenza particolarmente limitata risultano refrattarie a questa manipolazione).

Pubblicazioni in Italia

La storia è stata pubblicata diciotto volte in Italia:

  • Topolino 34-35-36 (1951)
  • Albi della rosa / Albi di Topolino 499 - Topolino fra le stelle (1964)
  • Oscar Mondadori (Oscar Fumetto) 281 - I pensieri di Pippo (1970)
  • Cartonatoni Disney 9 - Io Pippo (1980)
  • Revival Comics (Traverso) 1951 (1982)
  • Collana Comics Amatoriali 1 - Strisce giornaliere 1951 (1982)
  • Topolino collezione ANAF 52 (1982)
  • Revival Comics (Mondadori/Traverso) 1951 (1984)
  • Il Messaggero 76 - Topolino e Pippo a Hollywood (1990)
  • Disney Video Parade 8 - Topolino a Hollywood e altre storie (1993)
  • Cartonatoni Disney 24 - Topolino - Giorno dopo giorno 1950-1953 (1994)
  • Topolino (ristampa Nerbini) 2 34 (1994)
  • Topomistery 54 (1996)
  • Il meglio di... 2 - Il meglio di Pippo (1999)
  • Topolino Story (Corriere della Sera) 3 - Topolino Story 1951 (2005)
  • Gli anni d'oro di Topolino 12 - Il tesoro di Moook (2010)
  • Topolino (ristampa Corriere della Sera) 34 (2010)
  • I Grandi Classici Disney 318 (2013)

Note

Storia precedente Topolino fra le stelle Storia successiva
Topolino e la mosca Zeta Zeta

Zetazeta

26 marzo-23 giugno 1951 Topolino e lo spettro fallito

Spettrofallito