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  • Topolino e la stella di Paracà
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Topolino e la stella di Paracà è una storia sceneggiata da Ennio Missaglia e disegnata da Massimo De Vita, apparsa per la prima volta sul numero 537 di Topolino (13 marzo 1966).

Trama[]

Topolino e Pippo stanno passando un periodo di vacanza in una casa in campagna. Con loro c'è anche Minni, nervosissima perché nella casa mancano elettrodomestici e comodità moderne, e a lei spetta tutto il pesante lavoro domestico; inoltre, Topolino e Pippo sono impegnatissimi nel loro nuovo hobby, la costruzione di un razzo destinato al trasporto di passeggeri, e la topolina si sente trascurata anche per questo.

Dopo un ennesimo battibecco con la fidanzata, Topolino scompare misteriosamente e non si fa vedere per un po'. Dopo un paio di giorni, Minni vede sul giornale la foto di Topolino che balla con Florderosa, alias la "Stella di Paracà", la figlia del dittatore di uno staterello sudamericano: subito ricorda che i due si erano conosciuti tempo prima a un ricevimento nell'ambasciata di Topolinia, e, pensando a un tradimento, parte furiosa per il Paracà. Dopo l'allontanamento di Minni, Topolino esce dal suo nascondiglio e si rivela a Pippo: il topo non si era mai mosso dai dintorni e aveva incollato sul giornale una vecchia foto con Florderosa, immaginando che Minni sarebbe partita e lui e Pippo avrebbero avuto tempo libero da dedicare al loro razzo.

La situazione si complica quando poco dopo la radio diffonde la notizia di una cittadina topolinese detenuta nelle prigioni del Paracà. In effetti Minni si era precipitata sul posto, aveva chiesto di essere ricevuta da Florderosa e, folle di gelosia, l'aveva malmenata: reato sufficiente nel piccolo paese per la detenzione in carcere. Topolino capisce che il suo scherzo è stato eccessivo e non può fare altro che partire a sua volta per il Paracà insieme a Pippo, sul razzo ormai ultimato.

In Paracà Florderosa è felice di rivedere Topolino, di cui è effettivamente infatuata, ma proprio per questo non vuol saperne di perdonare Minni. Topolino deve escogitare uno stratagemma per liberare la fidanzata: nottetempo lui e Pippo si travestono da ubriaconi e portano con sé due fiasche di liquore, invitando le guardie del carcere a bere con loro. Le guardie cadono nel tranello e in breve si ubriacano, in modo che i nostri amici riescono a penetrare nel penitenziario e a far evadere Minni.

Mentre sono sul razzo, pronti per lasciare il Sudamerica, i tre scoprono ancora Florderosa: la giovane si è nascosta nel mezzo, tentando il tutto per tutto per conquistare Topolino; ma resasi conto finalmente che lui ama solo Minni, finisce per rassegnarsi e farsi paracadutare prima che il mezzo lasci il Paracà. Una volta a Topolinia, Minni, non ancora disposta a fare la pace con il suo fidanzato, lo punisce con un pugno in un occhio, perché in futuro lui si guardi bene dal farle scherzi del genere.

Analisi[]

Ennio Missaglia ha sceneggiato una delle rare storie lunghe dell'Universo dei topi in cui il motivo scatenante dell'intreccio avventuroso non è costituito da investigazioni o ricerche da parte di Topolino, bensì dal suo rapporto con Minni, inteso come particolarmente contrastato, con caratterizzazioni non molto edificanti per entrambi i personaggi. Si aggiunge come terzo incomodo la "stella del Paracà", rappresentata, conformemente a un noto stereotipo sulle donne latinoamericane, con un carattere passionale, volitivo e capriccioso, e come ambientazione - relativamente insolita per le storie di Topolino - si definisce uno staterello sudamericano di maniera, governato da un feroce quanto invisibile dittatore.

In una delle sue prime storie da disegnatore, Massimo De Vita è ancora lontano dallo stile plastico e dinamico, di probabile ispirazione cavazzaniana, che caratterizzerà la sua maturità (egregiamente rappresentato ad esempio dalla Saga della Spada di Ghiaccio), e sembra rifarsi piuttosto al tratto chiaro e bidimensionale di Paul Murry, autore di gran successo negli anni '60.

Nell'insieme, la storia appare poco gradita dal pubblico, forse anche a causa della caratterizzazione non troppo simpatica sia di Topolino che di Minni: si colloca infatti fra le ultime (al 33305° posto su 35081 nell'agosto 2018) nella classifica di gradimento elaborata dal sito INDUCKS.

Pubblicazioni[]

La storia è stata edita sette volte in Italia:

Inoltre è stata tradotta e pubblicata in altri nove paesi, tutti europei (Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Olanda e Svezia).

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