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[[Topolino]] è di ritorno da una breve e tranquilla vacanza quando dopo essersi fermato a fotografare dei piccoli roditori di prateria viene allertato da una piccola scossa di terremoto. Accorgendosi di essersi fermato proprio su una faglia mette la macchina in moto per fuggire dalla zona pericolosa ma durante la fuga rompe la coppa dell'olio della [[113]]. Fortunatamente c'è una città vicina ma è costretto a raggiungerla utilizzando il poco carburante della sua auto poiché l'unica persona trovata di passaggio non aveva alcuna voglia di accompagnarlo. Dal meccanico la scortesia per qualche strana ragione continua a farla da padrone finché il sindaco della città non interviene personalmente facendo un po di chiarezza su tutta questa scortesia da parte della gente del posto. Il sindaco racconta a Topolino del tornado che ci fu qualche anno prima che provocò ingenti danni facendo indebitare parecchie persone e dell'insediamento dell'imprenditore, noto come Mr Sgangher, intenzionato ad acquistare a tutti i costi i terreni dei poveri cittadini indebitati a dei prezzi stracciati. Parlando con alcune persone del posto Topolino scopre anche che la sfortuna sembra perseguitarli visti i numerosi imprevisti che si presentano a ognuno di loro puntualmente.
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[[Topolino]] è di ritorno da una breve e tranquilla vacanza quando dopo essersi fermato a fotografare dei piccoli roditori di prateria viene allertato da una piccola scossa di terremoto. Accorgendosi di essersi fermato proprio su una faglia mette la macchina in moto per fuggire dalla zona pericolosa ma durante la fuga rompe la coppa dell'olio della [[113]]. Fortunatamente c'è una città vicina ma è costretto a raggiungerla utilizzando il poco carburante della sua auto poiché l'unica persona trovata di passaggio non aveva alcuna voglia di accompagnarlo. Dal meccanico la scortesia per qualche strana ragione continua a farla da padrone finché il sindaco della città non interviene personalmente facendo un po di chiarezza su tutta questa scortesia da parte della gente del posto. Il sindaco racconta a Topolino del tornado che ci fu qualche anno prima che provocò ingenti danni facendo indebitare parecchie persone e dell'insediamento dell'imprenditore, noto come '''Mr Sgangher''', intenzionato ad acquistare a tutti i costi i terreni dei poveri cittadini indebitati a dei prezzi stracciati. Parlando con alcune persone del posto Topolino scopre anche che la sfortuna sembra perseguitarli visti i numerosi imprevisti che si presentano a ognuno di loro puntualmente.
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Topolino inizia a dubitare che tali eventi possano implicarsi all'arrivo in città del magnate dell'industria ipotesi che sostiene anche '''Gufo Nasuto''', un residente e discendente di una stirpe di indiani d'america. Secondo Gufo Nasuto l'industriale nasconde qualcosa ma la sfortuna è da attribuire alla collera del '''Chucha-Canucha''', essere misterioso che vive nelle profondità del sottosuolo e che esce solo la notte, protettore di queste terre. Nonostante il Sindaco non creda a queste sciocchezze Gufo Nasuto conferma di averlo visto circa cinquant'anni fa in una notte tempestosa mentre correva verso casa. Quella notte il bestiame era molto spaventoso e Gufo udii tra i muggiti anche qualcosa che non aveva sentito prima. Qualcosa era rimasto intrappolato nel fango, immaginando fosse un vitello Gufo corse a liberarlo ma un lampo schiarì per un attimo tutto facendo accorgere Gufo che si trattava proprio del '''Chucha Canucha'''. Nonostante il suo aspetto non fosse proprio dei migliori Gufo con buon'animo liberò l'essere ma nella concitazione scivolò svenendo. Alla luce del giorno l'essere non c'era più e Gufo non fu più cosi convinto di ciò che aveva visto.
 
[[Categoria:Storie italiane]]
 
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[[Categoria:Storie di Casty]]
 
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Versione delle 21:27, 22 ago 2017

  • Topolino e la leggenda del Chuca-Canucha
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Topolino e la leggenda del Chucha-Canucha è una storia scritta da Casty e disegnata da Giuseppe Zironi pubblicata su Topolino 3221 nel 2017.

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Topolino è di ritorno da una breve e tranquilla vacanza quando dopo essersi fermato a fotografare dei piccoli roditori di prateria viene allertato da una piccola scossa di terremoto. Accorgendosi di essersi fermato proprio su una faglia mette la macchina in moto per fuggire dalla zona pericolosa ma durante la fuga rompe la coppa dell'olio della 113. Fortunatamente c'è una città vicina ma è costretto a raggiungerla utilizzando il poco carburante della sua auto poiché l'unica persona trovata di passaggio non aveva alcuna voglia di accompagnarlo. Dal meccanico la scortesia per qualche strana ragione continua a farla da padrone finché il sindaco della città non interviene personalmente facendo un po di chiarezza su tutta questa scortesia da parte della gente del posto. Il sindaco racconta a Topolino del tornado che ci fu qualche anno prima che provocò ingenti danni facendo indebitare parecchie persone e dell'insediamento dell'imprenditore, noto come Mr Sgangher, intenzionato ad acquistare a tutti i costi i terreni dei poveri cittadini indebitati a dei prezzi stracciati. Parlando con alcune persone del posto Topolino scopre anche che la sfortuna sembra perseguitarli visti i numerosi imprevisti che si presentano a ognuno di loro puntualmente.

Topolino inizia a dubitare che tali eventi possano implicarsi all'arrivo in città del magnate dell'industria ipotesi che sostiene anche Gufo Nasuto, un residente e discendente di una stirpe di indiani d'america. Secondo Gufo Nasuto l'industriale nasconde qualcosa ma la sfortuna è da attribuire alla collera del Chucha-Canucha, essere misterioso che vive nelle profondità del sottosuolo e che esce solo la notte, protettore di queste terre. Nonostante il Sindaco non creda a queste sciocchezze Gufo Nasuto conferma di averlo visto circa cinquant'anni fa in una notte tempestosa mentre correva verso casa. Quella notte il bestiame era molto spaventoso e Gufo udii tra i muggiti anche qualcosa che non aveva sentito prima. Qualcosa era rimasto intrappolato nel fango, immaginando fosse un vitello Gufo corse a liberarlo ma un lampo schiarì per un attimo tutto facendo accorgere Gufo che si trattava proprio del Chucha Canucha. Nonostante il suo aspetto non fosse proprio dei migliori Gufo con buon'animo liberò l'essere ma nella concitazione scivolò svenendo. Alla luce del giorno l'essere non c'era più e Gufo non fu più cosi convinto di ciò che aveva visto.