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"Esiste sul nostro pianeta, amici lettori, una quantità ancora indefinita di specie animali... di sicuro, si sa che sono milioni! Si stima che, tra uccelli, pesci e mammiferi, esistano decine di migliaia di vertebrati! E chissà quanti altri aspettano di essere scoperti, descritti e classificati! Quanto agli invertebrati, be', loro sì che sono davvero tantissimi e potrebbero innalzare il conto di ulteriori svariati milioni di specie! Una bella compagnia vero? Ebbene... provate a immaginare che cosa potrebbe accadere se, un giorno..."
Incipit storia

Topolino e il mondo di Tutor è una storia a fumetti Disney del noto autore italiano Casty, pubblicata per la prima volta su Topolino numero 2839 del 27 aprile 2010.
La storia è un classico di Casty, scritta in occasione del 40° earth day, presenta molti colpi di scena, sopratutto nel finale.

Trama[]

Capitolo uno[]

La storia si apre nel palazzo dell'U.N.O. (Unione Nazioni Organizzate), lì leader e rappresentanti di tutto il mondo si sono riuniti in un'enorme congresso, c'è molta agitazione nell'aria e i giornalisti attendono risposte, ad un certo punto si inizia a proiettare sul mega-schermo in diretta Topolino ed Eta Beta, dal giardino di casa, Topolino inizia a raccontare la storia.

Sono a trovare Zia Topolinda, quando Topolino chiede alla zia di far assaggiare il miele a Eta Beta lei inizia a dire che le api sono sparite nel nulla, il vicino della zia inizia a dire che sono i marziani ma loro, credendolo svitato, si allontanano mentre entra in casa a prendere la foto di essi. I due amici vanno in giro ad indagare ma ormai è palese: le api sono sparite e anche altri animali delle fattore vicine sono agitati. Allora decidono di chiedere agli animali, questo grazie a delle caramelle di Eta Beta chiamate parla-mentine che dopo averle masticate fanno comprendere qualsiasi linguaggio animale. Prima chiede ad un riccio delle api, ma lui spaventato dice che non se sa niente, provano anche a chiedere a delle cornacchie ma di nuovo senza successo.

Mentre sono in auto che tornano, un moscerino infastidisce Topolino e mentre questo lo "insulta" passa davanti lo sceriffo della contea che crede che gli insulti siano rivolti a lui e li sbatte in cella per una notte. Lì torna la mosca di prima che dopo averla compensata con un lecca-legga inizia a raccontare cosa sta succedendo agli animali; si viene a scoprire che le api se ne sono andate in un altro mondo e con loro anche vespe, ragni e farfalle e aggiunge che questo è solo l'inizio. I due amici devono immediatamente uscire dalla cella, Eta Beta chiede di poter usare il telefono e usando le parla-mentine dice a Pluto di venire a pagare la cauzione, appena arriva i due vengono liberati e si dirigono alla TV dove tutti i notiziari mondiali dicono che molti animali sono spariti: zebre, tigri, merluzzi. Si affrettano ad andare a casa.

Lì li raggiunge il vicino di casa della zia che mostra finalmente la foto che ha scattato ai "marziani", lì si vede una faccia che preleva le mosche, Eta Beta spaventato dice che ce ne sono altre in strada e infatti è così, il vicino scappa con la bici mentre loro osservano e guardano il TG dove sono spariti i cavalli e i piccioni e moltissimi altri animali, in tutto 129.615 specie differenti. Grazie ad una macchina riescono inoltre a captare un messaggio "alieno". Lo portano immediatamente ad analizzare, essendo un'unico messaggio diretto a più specie diverse usano le mentine per comprendere. Il messaggio in poche parole dice alle specie del mondo di venire con loro nel mondo di Tutor, un mondo bellissimo dove saranno benvenuti e nessuno darà loro fastidio, li animali devono consultarsi tra di loro e votare, se la maggioranza di loro vorrà andare nel mondo di Tutor loro porteranno quella determinata specie con loro.

Topolino immediatamente avverte su internet, attraverso una live-cam dell'imminente disastro e mette tutti all'erta, purtroppo nessuno gli crede e viene riempiti solo di commenti negativi. Immediatamente Eta Beta si accorge che il messaggio è stato diretto anche ai cani e si affrettano a casa per prendere Pluto, purtroppo è troppo tardi, infatti appena entra in casa non c'è più. Afflitti mentre tornano dal supermercato a casa loro li aspetta una miriade di giornalisti intenti a chiedere come faceva a sapere degli animali, innervosito dice che parlerà solo al cospetto dell'U.N.O. e qui ritorniamo all'inizio della storia, i rappresentanti iniziano a farsi molte domande senza ancora una risposta e Topolino si arrabbia vedendo che alcuni pensano di rimpiazzare gli animali con robot, dicendo che questo avvenimento dovrebbe far riflettere su come trattano gli animali e il pianeta. Dopo aver scacciato tutti i giornalisti, arriva la mosca che aveva "spifferato" tutto, anch'essa intenta ad andare. In casa sentono qualcuno che bussa alla porta, appena aperta si troveranno un'enorme sorpresa.

Capitolo due[]

Topolino va per aprire dalla porta e sorpresa delle sorprese ecco che spunta Pluto in compagnia di altri animali esotici tra cui un serpente che avvolte Topolino e una giraffa. Gli animali raccontano che sono scappati dal mondo di Tutor, nascondendosi a bordo delle facce che li hanno riportati sulla terra, svelano inoltre che Tutor è un'imbroglione; infatti il suo mondo non è bellissimo come dice ma brutto e freddo.

Allora i due amici pensano su come fare per arrivare sul pianeta di Tutor, l'unica soluzione è attendere un'altra faccia che prelevi altri animali e nascondersi dentro. Per far arrivare un'altra faccia diventano nemici delle cornacchie che avevano deciso di rimanere sulla terra perché gli stavano simpatici e infatti qualche ora dopo arrivano, grazie ad un surf-spaziale riescono a raggiungere l'oggetto alieno e nascondersi dentro, sotto gli occhi dei cittadini e dei giornalisti, alcuni dei quali non d'accordo.

Sono pochi secondi ed eccoli trovarsi nel mondo di Tutor. Si trovano in un bosco di plastica, e grazie a delle telecamerille uscite dal gonnellino di Eta Beta che filmano tutto quello che succede avanzano trovandosi davanti dei mega-robot in un mondo cupo e tristi, privo di montagne, intenti a costruire questi finti boschi per gli animali della terra. Intanto fanno il giro di questa zona popolata da macchine e robot, mentre si vede sullo sfondo una figura a quattro braccia che li osserva. Incontrano un'altro robot, questa volta a forma di gallo che li identifica come specie e li mette assieme alle scimmie nel loro habitat. Tutti gli animali sono spaventati e spaesati, lì incontrano di nuovo la mosca, Ramon, che dice loro di seguirlo che li porta da Tutor.

Vedono nel terreno un'occhio che sbuca, e che inizia a scappare stando sottoterra, i due amici lo rincorrono, mentre di nuovo si vede la strana figura che avverte altre figure simili a lui. Si scopre, intanto che Tutor è un'enorme robot con più occhi a forma di ragno e inizia ad inseguire i due amici con i lunghi e molteplici tentacoli che ha su tutto il corpo. Eta Beta riesce d arrivare ai circuiti del robot, mentre Topolino viene preso da un braccio di Tutor, e sta per essere schiacciato, Eta Beta sta per tagliare i fili, ma se farà così gli animali non potranno più tornare sulla terra, la tensione è al massimo, riuscirà a salvarsi Topolino?

Capitolo tre[]

Il terzo capitolo si apre con una giornalista, in diretta TV che dice che non ci sono più notizie di Topolino e Eta Beta. Ad un certo punto, vede spuntare gli uccelli, la scena si sposta sul mare dove ritornano le megattere e al telegiornale si dice che tutti gli animali stanno tornando. All'U.N.O. si stanno chiedendo però che fine abbiano fatto Topolino e Eta Beta, dietro di loro spunta una faccia aliena dalla quale escono Eta Beta e Topolino intenti a raccontare, tramite l'ausilio delle registrazioni gli avvenimenti che sono successi sul pianeta.

Quando Eta Beta sta per tagliare i fili, dopo che Topolino aveva detto che voleva sacrificarsi, ecco che arriva una figura sconosciuta che dice a Tutor di fermarsi, dallo sfondo spuntano tante figura in una tuta simile a ragni, che però una volta tolta sono del tutto simili agli umani, fatta eccezione delle orecchie a punta. Lì iniziano a raccontare la loro storia. Secoli fa si stava benissimo e gli scienziati costruirono un'enorme macchina mai vista, un'imponente robot che chiamarono Tutor. Aveva il compito più importante della città, infatti costruiva ponti, migliorava la città ed esaudiva i desideri dei cittadini, erano tutti felici. Purtroppo non si accorsero che avevano dissipato tutte le risorse del pianeta con continue richieste, perché Tutor si doveva procurare la materia prima.

Ad un certo punto i bambini delle città hanno iniziato a chiedere a Tutor dei cuccioli, ma non finti, veri. Purtroppo sul pianeta erano tutti spariti e non poteva esaudire le richieste, portando l'infelicità collettiva. Per questo costruì le facce, che sono unità di teletrasporto affinché potessero procurarsi gli animali, dove c'erano. Però Tutor non è cattivo, perché ha sempre aspettato il consenso degli animali per portarli via. Ora serve un compromesso, Topolino dice a tutti gli animali di votare per restare o per tornare sulla terra. Chi votata per rimanere restava sul pianeta di Tutor, gli altri sarebbe tornati a ripopolare la terra. Molti votano per tornare, ma ci sono anche animali che vogliono restare e così sono tutti contenti.

Ed ora la sorpresa finale, quando nel video partono i festeggiamenti i membri del congresso lo stoppano perché dicono che non avrebbero dovuto perdonare gli alieni, tutti gli animali sarebbero dovuti tornare e che non era colpa loro se avevano sciupato tutte le risorse del loro pianeta, i due amici aspettano e mandano avanti il filmato e si vedono su degli schermi i monumenti di alcune città del mondo, infatti non è come si pensa un pianeta aliena ma la Terra nel 2810.

Immediatamente il congresso agisce facendo piantare boschi, foreste e riserve naturali. La storia si conclude con Topolino ed Eta Beta che vanno da Minni e Pippo e insieme tornano da Zia Topolinda. Nell'ultima vignetta c'è un disegno grande di Topolino ed Eta Beta a bordo del surf-spaziale con la scritta della storia e Tutor nello sfondo, con intorno fiumi, montagne e animali.

"In realtà non sappiamo veramente come finisce questa storia...Topolino ed Eta Beta non tornarono più nel 2810... Anche perché forse quel futuro non esiste più! O forse sì... non ci è dato saperlo! Poiché il futuro è sempre in movimento e dipende dalle scelta che facciamo noi... e che un domani farete voi, amici lettori!"
Excipit storia

Analisi[]

Questa è una delle storie meglio riuscite di Casty. L'autore è riuscito a creare una fantastica storia a carattere ecologico, senza appesantire la trama o rendendola banale. I disegni sono ancora una volta eccellenti e ricordano molto quelli del grande Romano Scarpa.

La trama scorre bene in ogni pagina e gag e battute si mescolano ripetutamente all'interno della storia in un intreccio che colpisce molto il lettore. In questa storia Casty tratta alcune tematiche molto importanti e mature, come l'abbandono dei cani in autostrada durante le ferie e la superficialità della capacità di giudizio umano. I capi di stato dei vari paesi sono accomunati da superficialità e mostrano di sapersi solo protestare e darsi la colpa a vicenda invece che prendere provvedimenti concreti. Inoltre essi non pensano che al denaro e agli affari anche durante le catastrofi (vedasi la scena in cui progettano di mettere sul mercato animali robot che sostituiscano quelli veri).

I personaggi della storia sono ben caratterizzati e quello che, senza dubbio, spicca per originalità e intraprendenza è Eta Beta. Il simpatico uomo del 2000, in questa storia, mostra tutto l'affetto che prova nei confronti dell'amico Topolino e il suo interesse per il bene dell'umanità [1] ed è il protagonista di molteplici gag causate dall'utilizzo dei più svariati congegni di cui dispone. Il secondo personaggio che colpisce è, come prevedibile, il protagonista della storia, cioè Topolino, che qui dimostra di non essere per niente il precisino che si è andato a delineare nel corso degli ultimi anni.

Compaiono poi altri personaggi di sfondo assai bizzarri: ne è un esempio il vicino di casa di Zia Topolinda, che insegue Topolino e Eta Beta per mostrare loro la verità sulla scomparsa degli animali che ha spaventato l'umanità.

Degno di nota è il mondo di Tutor,che si presenta come un pianeta freddo, disabitato e inospitale e tutto ciò per colpa degli abitanti della Terra che, per vivere felici, hanno progettato e costruito un'enorme macchina che esaudisce ogni desiderio materiale, ma che, col passare degli anni, ha consumato qualsiasi fonte di energia presente sulla terra rendendo il pianeta una gelida landa desolata. È un evidente messaggio di critica alle scelte politiche odierne, che continuano a infarcirsi la bocca di propositi senza riuscire mai a concludere una qualche azione concreta. Un futuro molto simile è presente anche nella di poco precedente Topolino e l'isola di Quandomai, tuttavia mentre in quel caso esso restava immutato, questa volta la trama fa presumere che il mondo di Tutor non è condannato perchè l'avvenire non è ancora scritto.

Riconoscimenti[]

  • La storia ha ricevuto un TopoOscar come Migliore storia ambientata nel mondo dei Topi del 2010.[2]
  • Il 7 novembre 2015 questa storia ha raggiunto il suo best ranking al numero 29 nella graduatoria I.N.D.U.C.K.S, risultando essere la storia di produzione italiana più apprezzata (ora si trova al numero 64).

In seguito (marzo 2016), in una graduatoria Inducks sempre più sbilanciata a favore di storie barksiane talvolta di livello non eccelso, è uscita dalle prime 100 posizioni come molte altre opere di Casty e di autori italiani in genere.

Pubblicazioni italiane[]

Curiosità[]

Nella copertina del settimanale dedicata alla storia, in primo piano tra i presenti che osservano Topolino ed Eta Beta sul maxischermo compare la sagoma di Pippo.

Galleria[]

Note[]

  1. Si veda anche Eta beta e il Buz pappapianeti
  2. [1] TopoOscar 2010]
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