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'''Topolino e il magnifico Doppioscherzo''' è una storia scritta da Casty e disegnata da Massimo De vita in cui compare per la prima volta il personaggio [[Vito Doppioscherzo]].
 
'''Topolino e il magnifico Doppioscherzo''' è una storia scritta da Casty e disegnata da Massimo De vita in cui compare per la prima volta il personaggio [[Vito Doppioscherzo]].
   
===Trama===
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==Trama==
Vito Doppioscherzo compare all'improvviso a [[Topolinia]] durante una misteriosa ondata di furti durante i quali i criminali diventano sempre più imprudenti, tanto da rubare le ruote dell'auto del commissario [[Basettoni]] mentre il poliziotto colloquia con Topolino sugli ultimi fatti accaduti in città. A recuperare le ruote è Doppioscherzo che intrappola i due furfanti con due scherzi. Il Magnifico rimane per un po' in città e riesce a catturare tutti i malfattori diventando famoso in tutta Topolinia e provocando rancore nei confronti del precedente eroe: Topolino. Il detective, che si ritrova senza lavoro, indaga su chi possa essere Vito perché è sicuro di averlo già visto da qualche parte finché lo stesso Doppioscherzo si reca in centrale di polizia. L'incontro permette a Topolino di ricordare che il Magnifico era il suo vecchio compagno di scuola e rimane contento del cambiamento che il suo amico ha fatto dalle elementari fino ad oggi, cambiando il suo carattere ed utilizzando i suoi scherzi per imprigionare i criminali. Tornando a casa Topolino trova alcuni messaggi anonimi che lo indirizzano al capo della banda dei malviventi: [[Gambadilegno]]; il topo decide di giungere all'indirizzo scritto sul messaggio ed incontrare proprio il suo vecchio nemico, che si dà alla fuga. Durante l'inseguimento, il cellulare del detective non funziona e i freni dell'auto sono stati manomessi tanto che la macchina sbanda ed investe un mercato ortofrutticolo per poi finire in un museo di cristalli.
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Vito Doppioscherzo compare all'improvviso a [[Topolinia]] durante una misteriosa ondata di furti durante i quali i criminali diventano sempre più imprudenti, tanto da rubare le ruote dell'auto del commissario [[Basettoni]] mentre il poliziotto colloquia con Topolino sugli ultimi fatti accaduti in città. A recuperare le ruote è Doppioscherzo che intrappola i due furfanti con due scherzi. Il Magnifico rimane per un po' in città e riesce a catturare tutti i malfattori diventando famoso in tutta Topolinia e provocando rancore nei confronti del precedente eroe: Topolino, che viene dipinto dai media come una vanaglorioso in cerca di attenzione e geloso del successo di Vito. Il detective, che si ritrova senza lavoro, indaga su chi possa essere Vito perché è sicuro di averlo già visto da qualche parte finché lo stesso Doppioscherzo si reca in centrale di polizia. L'incontro permette a Topolino di ricordare che il Magnifico era il suo vecchio compagno di scuola e rimane contento del cambiamento che il suo amico ha fatto dalle elementari fino ad oggi, cambiando il suo carattere ed utilizzando i suoi scherzi per imprigionare i criminali. Tornando a casa Topolino trova alcuni messaggi anonimi che lo indirizzano al capo della banda dei malviventi: [[Gambadilegno]]; il topo decide di giungere all'indirizzo scritto sul messaggio ed incontrare proprio il suo vecchio nemico, che si dà alla fuga. Durante l'inseguimento, il cellulare del detective non funziona e i freni dell'auto sono stati manomessi tanto che la macchina sbanda ed investe un mercato ortofrutticolo per poi finire in un museo di cristalli.
   
Dopo questa ultima brutta figura di fronte alle telecamere, Topolino decide di allontanarsi per un po' dalla città e si reca in aeroporto dove scopre che il volo della sera è tutto prenotato per un unico passeggero: Vito Doppioscherzo. Sempre in aeroporto incontra il suo vecchio amico Sguardone che lo aiuta nel tendere una trappola a Vito perché a Topolino è venuto il sospetto che quella sera il suo ex-compagno voglia derubare i ricchi magnanti di Topolinia presenti al Galà del Nababbo. Come previsto, dalla prigione di Topolinia evadono tutti i detenuti presenti nella banda di Gambadilegno grazie all'aiuto di Doppioscherzo e il gruppo si dirige con un autobus verso il Galà. Arrivati alla festa i criminali utilizzano lo scherzogas di Vito per derubare con tranquillità gli invitati e radunare tutti i soldi ed i gioielli in novantasei valige, caricate in un bagagliaio singolare: un grosso faccione sorridente con una bombetta rossa in testa. Caricato il malloppo Vito sale sulla bombetta del bagagliaio e, con un comando, fa spuntare un'elica e il faccione si stacca dall'autobus, lasciando a mani vuote ed in balia della polizia i furfanti rimasti a terra.
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Dopo questa ultima brutta figura di fronte alle telecamere, Topolino decide di allontanarsi per un po' dalla città e si reca in aeroporto dove scopre che il volo della sera è tutto prenotato per un unico passeggero: Vito Doppioscherzo. Sempre in aeroporto incontra il suo vecchio amico Sguardone che lo aiuta nel tendere una trappola a Vito perché a Topolino è venuto il sospetto che quella sera il suo ex-compagno voglia derubare i ricchi magnanti di Topolinia presenti al Galà del Nababbo. Come previsto, dalla [[altacraz|prigione di Topolinia]] evadono tutti i detenuti presenti nella banda di Gambadilegno grazie all'aiuto di Doppioscherzo e il gruppo si dirige con un autobus verso il Galà. Arrivati alla festa i criminali utilizzano lo scherzogas di Vito per derubare con tranquillità gli invitati e radunare tutti i soldi ed i gioielli in novantasei valige, caricate in un bagagliaio singolare: un grosso faccione sorridente con una bombetta rossa in testa. Caricato il malloppo Vito sale sulla bombetta del bagagliaio e, con un comando, fa spuntare un'elica e il faccione si stacca dall'autobus, lasciando a mani vuote ed in balia della polizia i furfanti rimasti a terra.
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Il Magnifico si dirige verso l'aeroporto dove fa trasportare le novantasei valige nel bagagliaio dell'aereo e si introduce a bordo del velivolo; una volta a bordo però, scopre che il pilota dell'aeroplano è Topolino e messo alle strette gli racconta di essere stato in combutta con i criminali in quanto mentre li arrestava, discreditava il detective allo stesso tempo, aggiungendo inoltre che l'inseguimento con Gambadilegno era una trappola e che era stato lui a scambiargli il cellulare con uno finto e manomesso i freni. Dopo questa aperta dichiarazione, Topolino clicca un pulsante e la parte superiore della cabina dell'aereo si solleva, mostrando che il velivolo è in verità un simulatore e Vito si trova in trappola circondato dalla polizia ma, sopratutto, si ritrova inquadrato dalle telecamere del TG che hanno ripreso passo per passo il discorso del Magnifico.
 
Il Magnifico si dirige verso l'aeroporto dove fa trasportare le novantasei valige nel bagagliaio dell'aereo e si introduce a bordo del velivolo; una volta a bordo però, scopre che il pilota dell'aeroplano è Topolino e messo alle strette gli racconta di essere stato in combutta con i criminali in quanto mentre li arrestava, discreditava il detective allo stesso tempo, aggiungendo inoltre che l'inseguimento con Gambadilegno era una trappola e che era stato lui a scambiargli il cellulare con uno finto e manomesso i freni. Dopo questa aperta dichiarazione, Topolino clicca un pulsante e la parte superiore della cabina dell'aereo si solleva, mostrando che il velivolo è in verità un simulatore e Vito si trova in trappola circondato dalla polizia ma, sopratutto, si ritrova inquadrato dalle telecamere del TG che hanno ripreso passo per passo il discorso del Magnifico.
 
Vito viene arrestato e, ancora una volta, giura vendetta nei confronti di Topolino; il detective, dopo la cattura del Magnifico, ritrova l'approvazione dei cittadini che aveva perduto in precedenza.
 
Vito viene arrestato e, ancora una volta, giura vendetta nei confronti di Topolino; il detective, dopo la cattura del Magnifico, ritrova l'approvazione dei cittadini che aveva perduto in precedenza.
   
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==Pubblicazioni==
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*[[Topolino (libretto)|Topolino]] 2535 (2004)
|carica = Topolino e il magnifico Doppioscherzo
 
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*[[Topolino Special Edition]] - Topolino Platinum Edition (2014)
|periodo = 29 giugno 2004
 
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*Topomistery Panini 4 (2019)
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[[Categoria:Storie italiane]]
 
[[Categoria:Storie italiane]]
 
[[Categoria:Storie di Casty]]
 
[[Categoria:Storie di Casty]]

Versione delle 15:17, 15 ago 2019

  • Topolino e il magnifico Doppioscherzo
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Topolino e il magnifico Doppioscherzo è una storia scritta da Casty e disegnata da Massimo De vita in cui compare per la prima volta il personaggio Vito Doppioscherzo.

Trama

Vito Doppioscherzo compare all'improvviso a Topolinia durante una misteriosa ondata di furti durante i quali i criminali diventano sempre più imprudenti, tanto da rubare le ruote dell'auto del commissario Basettoni mentre il poliziotto colloquia con Topolino sugli ultimi fatti accaduti in città. A recuperare le ruote è Doppioscherzo che intrappola i due furfanti con due scherzi. Il Magnifico rimane per un po' in città e riesce a catturare tutti i malfattori diventando famoso in tutta Topolinia e provocando rancore nei confronti del precedente eroe: Topolino, che viene dipinto dai media come una vanaglorioso in cerca di attenzione e geloso del successo di Vito. Il detective, che si ritrova senza lavoro, indaga su chi possa essere Vito perché è sicuro di averlo già visto da qualche parte finché lo stesso Doppioscherzo si reca in centrale di polizia. L'incontro permette a Topolino di ricordare che il Magnifico era il suo vecchio compagno di scuola e rimane contento del cambiamento che il suo amico ha fatto dalle elementari fino ad oggi, cambiando il suo carattere ed utilizzando i suoi scherzi per imprigionare i criminali. Tornando a casa Topolino trova alcuni messaggi anonimi che lo indirizzano al capo della banda dei malviventi: Gambadilegno; il topo decide di giungere all'indirizzo scritto sul messaggio ed incontrare proprio il suo vecchio nemico, che si dà alla fuga. Durante l'inseguimento, il cellulare del detective non funziona e i freni dell'auto sono stati manomessi tanto che la macchina sbanda ed investe un mercato ortofrutticolo per poi finire in un museo di cristalli.

Dopo questa ultima brutta figura di fronte alle telecamere, Topolino decide di allontanarsi per un po' dalla città e si reca in aeroporto dove scopre che il volo della sera è tutto prenotato per un unico passeggero: Vito Doppioscherzo. Sempre in aeroporto incontra il suo vecchio amico Sguardone che lo aiuta nel tendere una trappola a Vito perché a Topolino è venuto il sospetto che quella sera il suo ex-compagno voglia derubare i ricchi magnanti di Topolinia presenti al Galà del Nababbo. Come previsto, dalla prigione di Topolinia evadono tutti i detenuti presenti nella banda di Gambadilegno grazie all'aiuto di Doppioscherzo e il gruppo si dirige con un autobus verso il Galà. Arrivati alla festa i criminali utilizzano lo scherzogas di Vito per derubare con tranquillità gli invitati e radunare tutti i soldi ed i gioielli in novantasei valige, caricate in un bagagliaio singolare: un grosso faccione sorridente con una bombetta rossa in testa. Caricato il malloppo Vito sale sulla bombetta del bagagliaio e, con un comando, fa spuntare un'elica e il faccione si stacca dall'autobus, lasciando a mani vuote ed in balia della polizia i furfanti rimasti a terra.

Vito

Vito Doppioscherzo recupera la refurtiva

Il Magnifico si dirige verso l'aeroporto dove fa trasportare le novantasei valige nel bagagliaio dell'aereo e si introduce a bordo del velivolo; una volta a bordo però, scopre che il pilota dell'aeroplano è Topolino e messo alle strette gli racconta di essere stato in combutta con i criminali in quanto mentre li arrestava, discreditava il detective allo stesso tempo, aggiungendo inoltre che l'inseguimento con Gambadilegno era una trappola e che era stato lui a scambiargli il cellulare con uno finto e manomesso i freni. Dopo questa aperta dichiarazione, Topolino clicca un pulsante e la parte superiore della cabina dell'aereo si solleva, mostrando che il velivolo è in verità un simulatore e Vito si trova in trappola circondato dalla polizia ma, sopratutto, si ritrova inquadrato dalle telecamere del TG che hanno ripreso passo per passo il discorso del Magnifico. Vito viene arrestato e, ancora una volta, giura vendetta nei confronti di Topolino; il detective, dopo la cattura del Magnifico, ritrova l'approvazione dei cittadini che aveva perduto in precedenza.

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