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  • Topolino e il cappotto da 1 dollaro
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Topolino e il cappotto da 1 dollaro è una storia scritta e disegnata da Casty, e pubblicata sul numero 2926 di Topolino.

Trama[]

È Natale e Topolinia si riempie di colori, canti e cittadini in cerca di regali, tra cui anche Topolino e Minni. Minni vuole comprare al fidanzato un nuovo cappotto poiché il suo è vecchio e fuori moda, ma Topolino preferisce tenerlo. Dopo una cenetta, riaccompagna così Minni a casa con la fidanzata che vuole assolutamente trovare un regalo adatto per lui. Tornato a casa, Topolino riceve una lettera d'auguri da Paperone a carico del destinatario e scopre di aver ancora un dollaro nonostante fosse convinto di non aver soldi.

Poco dopo rimette le mani nel cappotto e trova di nuovo un dollaro e così ancora e ancora. Topolino capisce che non è il suo cappotto, ma probabilmente quello di qualche illusionista che deve aver preso per sbaglio al ristorante. Ritorna così al locale dove il cameriere gli dice che quela cappotto era lì da settimane ed il loro inserviente, che doveva sbarazzarsene, ha già fatto a pezzi quello di Topolino che è così costretto a tenersi l'altro cappotto.

Grazie ad uno scontrino di un lavasecco trovato nel cappotto, Topolino scopre che il proprietario è un tal Jonathan Ezekieles. Riesce a rintracciare la sua abitazione e uno dei vicini gli dice che l'uomo tempo prima era di buonumore, ma all'improvviso è diventato intrattabile. Infatti il signor Ezekieles rifiuta sgarbatamente di riavere quel cappotto dicendo che l'ha solo trovato e (soprattutto) che è stregato confermando che i soldi escono per magia. Topolino incontra poi nel quartiere una povera ragazza di nome Jazmin che vende caldarroste per sfamare i suoi fratellini. Impietosito, Topolino le offre 5 dollari prendendoli dal cappotto, ma la ragazza fa notare che sono 50; infatti ora dal cappotto fuoriescono biglietti da 10 dollari. Topolino spiega quindi a Jazmin le proprietà del cappotto e, per darle prova, le paga la spesa in un supermercato. La loro conversazione viene però udita da un losco individuo. Coperto da barba e capelli finti, l'uomo si scontro con Topolino fingendo di riconoscere il "suo" cappotto. Ma Topolino lo riconosce: è Pietro Gambadilegno!. Topolino e Jazmin cominciano così a scappare dal malfattore rifugiandosi su un fiumiciattolo ghiacciato. Pietro però li ritrova e, minacciandoli con la sua pistola dal ponte, si fa consegnare il cappotto lasciandoli nei guai quando il ghiaccio comincia a rompersi.

Topolino riesce a salvare la situazione e, ricordandosi che Pietro aveva detto di voler andare al ristorante più esclusivo della città, riesce a rintracciarlo. Vedendo Topolino e Jazmin arrivare, Pietro vuole andarsene, ma al momento di pagare il conto il cappotto torna a far uscire solo un dollaro alla volta rallentando il pagamento. In più, scoperte le sue proprietà, gli altri clienti provano a rubarlo. La rissa viene fermata da Topolino che ha capito che il cappotto permette di avere tanti soldi solo quando il proprietario vuole donarli senza interessi personali ed, al contrario, diventano sempre meno tanto che ora dal cappotto fuoriescono solo monetine. Infatti Ezekieles era probabilmente diventato vittima dell'avidità. Mentre Pietro viene messo a lavare i piatti, Topolino e Jazmin raccolgono i brandelli del cappotto magico ed escono dal locale col topo che ha un idea.

Il giorno dopo è la vigilia di Natale e Topolino racconta a Minni, Pippo, Orazio e Clarabella la sua storia. Minni da parte sue gli ha comprato un cappotto nuovo, ma identico a quello vecchio. E da un biglietto d'auguri di Jazmin, si scopre che la ragazza (sotto consiglio di Topolino) ha fatto un berretto coi brandelli del cappotto dal quale fuoriescono i regali di Natale per i suoi fratellini.

Curiosità[]

La storia è ispirata a un racconto scritto da Dino Buzzati, La giacca stregata, che narra di una giacca maledetta dalle cui tasche si potevano estrarre monete e soldi in quantità (frutto però di tragedie altrui). Nel racconto di Buzzati la giacca portava alla rovina il suo possessore che si fa prendere dall'avidità, mentre Casty rovescia la situazione facendo in modo che il cappotto produca delle monete (o banconote) solo nel caso le si voglia donare ad un povero o ad un bisognoso.

Pubblicazioni italiane[]

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