- Topolino (libretto)
- Galleria di immagini
Topolino è un periodico Disney, edito dall'aprile 1949, attualmente in pubblicazione con cadenza settimanale ad un prezzo di 3,00€. È la testata di punta della Disney Italia e anche la più longeva, avendo ormai superato la soglia dei 3300 albi pubblicati.[1]
Cronologia dei direttori
- Mario Gentilini (1949-1980)
- Gaudenzio Capelli (1980-1994)
- Paolo Cavaglione (1994-1999)
- Gianni Bono (1999-2000)
- Claretta Muci (2000-2007)
- Valentina De Poli (2007-2018)
- Alex Bertani (2018-oggi)
Storia
Per approfondire, vedi la voce Topolino (giornale). |
Dal 1932, anno della sua creazione, al 1949 Topolino usciva con cadenza settimanale e si presentava come un giornale a fumetti (sulla falsa riga del Corriere dei Piccoli), in tutto vennero realizzati 738 numeri.
Nell'aprile 1949, sotto la direzione di Mario Gentilini, Topolino acquisiva infine il suo caratteristico formato "libretto". La numerazione rincominciò dal numero uno e la pubblicazione dapprima era mensile, poi quindicinale e infine, dal 5 giugno 1960, ritornò ad essere settimanale.
Classicamente la storia del periodico Topolino si divide in due parti: la prima serie inizia nell'aprile 1949 e finisce nel 2 luglio 1967. Mentre la seconda arriva sino ai giorni nostri.
Gli anni Quaranta e Cinquanta
Nel 1948 Giorgio Mondadori uno dei figli di Arnoldo si reca a Burbank in visita agli studi d'animazione Disney, dove incontrò lo stesso Walt Disney, che gli chiese di trasformare il periodico italiano da testata antologica a un albo contente esclusivamente materiale Disney.
Per esigenze di stampa il nuovo fumetto venne ridimensionato a formato tascabile e trovò subito un apprezzamento inimmaginabile tra il pubblico, che stupì l'editore stesso, il cui interesse principale era solo quello di accontentare Disney e non perdere l'esclusiva dei diritti di copyright.[2] Nell'aprile del 1949 fu pubblicato il primo numero e, nello stesso anno, dal numero 7, venne creata anche la famosa storia di Guido Martina: L'Inferno di Topolino, che inaugurava il genere parodistico Disney.
Nei primi anni le pubblicazioni avevano una cadenza mensile, anche se nei mesi di luglio del 1950 e 1951 uscirono due numeri nello stesso mese. Il numero delle pagine di ogni numero era 100 mentre il prezzo di copertina era di 60 lire. Inizialmente il progetto editoriale prevedeva che i libretti fossero raggruppati in raccolte di sei numeri, chiamati fascicoli. Per questo la numerazione delle pagine continua da un numero ad un altro, realizzando, così, alla fine di ogni semestre, una sorta di volume disneyano.
Pur essendo un fascicolo italiano le storie presenti erano in gran parte di produzione americana. Tra le poche storie italiane pubblicate in quegli anni si deve ricordare Topolino e il cobra bianco iniziata nel Topolino giornale e conclusasi sul primo numero del libretto.
Nel 1952 Topolino diventò quindicinale in seguito ad un referendum fatto fra i lettori e basato sull'invio di una cartolina presente nel numero 8. Questo cambiamento portò ad un aumento del prezzo dell'abbonamento. L'anno successivo venne modificata anche l'impaginazione del libretto non più spillata ma brossurata.
Nel 1955 le storie italiane prodotte erano salite al numero di otto tra le quali una delle più belle è Paperino e il misterioso Mister Moster di Guido Martina e Giovan Battista Carpi. Dal numero 148 aumentò anche il numero delle pagine, che giunsero a 132 e di conseguenza salì a 100 lire il prezzo del libretto. A partire dal numero 145 venne effettuata un'altra modifica nell'impaginazione del fumetto poiché sparirono dalla costa di copertina le immagini con i personaggi disneyani.
Gli anni Sessanta
Il 5 giugno 1960 Topolino, a partire dal numero 236, diventò settimanale; e il prezzo scese a 80 lire. In quest'anno avvenne anche il debutto di Brigitta, nella storia Zio Paperone e l'ultimo balabù, scritta e disegnata da Romano Scarpa. Il 27 giugno 1965 uscì il numero 500 che essendo un numero speciale era composto da ben 180 pagine al prezzo di 150 lire. Il numero conteneva inoltre una lettera dello stesso Walt Disney che si complimentava con il direttore Mario Gentilini per l'importante traguardo raggiunto.
Nel 1966 sui numeri 542 e 543, uscì la storia di Carlo Chendi e Carpi intitolata Paperino missione Bob Fingher, da sempre considerata come la storia "madre" della P.I.A.. In quello stesso anno Romano Scarpa inventò Paperetta Yè Yè, altro personaggio che andava ad ampliare l'universo dei paperi. Sul numero 578 venne pubblicata una lettera commemorativa per ricordare Walt Disney, scomparso il 15 dicembre del 1966.
Nel 1967, con il numero 605, finì la prima serie del giornale. La seconda serie è caratterizzata perché venne scelto il caratteristico fondo giallo per la grafica del dorso, così come è utilizzato anche oggi. In quell'anno esordì sul numero 611 il giovane e talentuoso disegnatore Giorgio Cavazzano. Nel 1969 sui numeri 706-707, fece la sua prima comparsa Paperinik nella storia Paperinik il diabolico vendicatore.
Gli anni Settanta
La seconda serie iniziò il 2 luglio 1967 ed arriva fino ai giorni nostri. Nel 1972 (nel numero 873, 20 agosto) comparve Reginella, personaggio creato dagli autori italiani Rodolfo Cimino e Giorgio Cavazzano.
Il 1973 fu segnato dalla Operazione Quack, la più lunga iniziativa con gadget intrapresa dal fascicolo: durò infatti ben undici settimane. L'iniziativa era una collezione di francobolli metallici dorati ciascuno dedicato a un diverso personaggio Disney. Ogni francobollo veniva accompagnato da una storia in cui era protagonista quello specifico personaggio.
Nel 1974 la coppia di autori Guido Martina e Giovan Battista Carpi crearono i personaggi Topolino Kid e Pippo Sei-Colpi, nel tentativo di realizzare un alterego anche per Topolino così come pochi anni prima era stato fatto per Paperino. Il 26 gennaio 1975 uscì il numero 1000 e sempre in quell'anno Romano Scarpa creò Bruto, il figlioccio di Gancio. Nel 1977 il prezzo della rivista era salito ormai a 400 lire. In quell'anno fece la sua prima apparizione il malefico Plottigat ideato sempre da Scarpa.
Gli anni Ottanta
Negli anni ottanta la rivista subì numerose modifiche. Innanzitutto, nel 1980 Gaudenzio Capelli diventò il nuovo direttore sostituendo lo storico direttore Mario Gentilini che aveva guidato il periodico sin dal 1949. Poi l'anno successivo il numero 1370 non venne stampato a causa di uno sciopero del personale.
Nel 1984 uscì il numero 1500 e il prezzo della rivista era salito a 1000 lire. Infine il 1988 vide la conclusione del cosiddetto Periodo Mondadori infatti il fumetto non fu più pubblicato dalla casa editrice Arnoldo Mondadori Editore, ma dalla Walt Disney Italia. Inoltre dal 1989 per le storie italiane, e successivamente anche per quelle straniere, vennero indicati gli autori di sceneggiatura e disegni di ogni storia. Prima invece l'unica firma universalmente accettata per le pubblicazioni Disney era quella di Walt Disney stesso nonostante fosse morto da ormai vent'anni.
Gli anni Novanta
Dal 1993 vennero pubblicate sulle rivista unicamente storie di produzione italiana. In questo stesso anno venne istituita la Accademia Disney la quale sino ha oggi ha contribuito a formare oltre 170 autori.
Nel 1994 Paolo Cavaglione diventò il nuovo direttore della rivista e in quell'anno un numero di Topolino costava 2.500 lire. Il 27 marzo dello stesso anno uscì anche l'esclusivo numero 2000, alla rivista era allegata anche una copia anastatica del mitico Topolino numero 1.
Nel 1999 il nuovo direttore del giornale divenne Gianni Bono. Il prezzo della rivista era salito alla cifra di 3.200 lire (1,65 €).
Nel 1997 fece la sua prima apparizione Bum Bum Ghigno. Il personaggio venne ideato da Corrado Mastantuono e fu protagonista della storia Paperino e la macchina della conoscenza. Il 12 gennaio 1999 sul numero 2250 uscì la prima avventura di Paperino Paperotto: Paperino Paperotto e il giorno più duro.
Gli anni Duemila
Nel 2000 Claretta Muci divenne la prima donna direttrice della rivista. Il 28 ottobre 2003 uscì l'esclusivo numero 2500 e il prezzo del giornale era salito a 1,90€.
Nel 2006 sul numero 2654 venne pubblicata la prima storia della lunga saga Wizards of Mickey realizzata da Stefano Ambrosio.
Nel 2007 Valentina De Poli divenne la direttrice di Topolino.
Il 29 maggio 2008 sul numero 2735 faceva la sua prima comparsa in una storia omonima il personaggio di DoubleDuck ideato da Fausto Vitaliano, uno dei personaggi su cui la Disney Italia sta puntando maggiormente in questi ultimi anni. Il n.2902 del 6 luglio 2011 è stato il primo numero disponibile anche in digitale su iPad. Il prezzo del giornale era di 2,30€. Il numero 2979 uscito il 1 gennaio 2013 celebrava gli ottant'anni dalla pubblicazione del primo numero di Topolino in formato giornale, pubblicato il 31 dicembre 1932 dalla Casa Editrice Nerbini.
Il 22 maggio 2013 è stato pubblicato il numero 3000, un importantissimo traguardo redazionale che è stato celebrato con l'uscita di un albo doppio contenente ben 14 storie per un totale di 322 pagine.
Il giugno 2013[3], contravvenendo alla ormai consolidata tradizione di premiare sceneggiatori e disegnatori degni di merito, il sito internet Papersera.net ha scelto di premiare la stessa testata Topolino, per festeggiare sia l'uscita del numero 3000 sia l'ottantesimo compleanno dalla pubblicazione del primo numero di Topolino, allora ancora in formato giornale avvenuta nel dicembre 1932.
Il premio è stato ritirato dalla direttrice di Topolino Valentina De Poli. Valentina ha voluto ringraziare il sito pubblicamente, dedicandogli un intero editoriale d'apertura sulle pagine di Topolino che è stato pubblicato sul numero 3003.[4]
Il passaggio a Panini
Il 31 luglio 2013, dopo numerosi segnali e voci[5] che preannunciavano la notizia, viene ufficializzata[6] la cessione in licenza a Panini Comics della divisione publishing Disney da parte di The Walt Disney Company Italia.
L'accordo prevedeva che Panini realizzi e pubblichi in Italia i periodici Disney precedentemente curati dalla divisione italiana della Walt Disney Company, con conseguente trasferimento della redazione da Milano a Modena, dove è situata la sede centrale della Panini S.p.a. La collana Disney Libri è invece esclusa dall'accordo.
Congiuntamente alla notizia viene annunciato dall'assemblea dei lavoratori uno sciopero di due giorni per protestare contro il trasferimento della redazione nel capoluogo emiliano. Il primo agosto Disney Italia attraverso una nota congiunta con Panini S.p.A. annuncia[7] che la redazione rimarrà a Milano.
Il 19 settembre sul sito ufficiale di Topolino viene caricata[8] la copertina del numero 3019, dalla quale è immediatamente intuibile che il numero 3019 segna il passaggio a Panini: è presente il logo del nuovo editore e in un disegno di Giorgio Cavazzano Topolino si cala in una parodia del famosissimo logo delle figurine dei Calciatori Panini.
Il marchio Disney rimane comunque presente in copertina, spostandosi sopra al titolo della testata.
Il cambio di editore non ha comportato alcuna variazione del prezzo di copertina. Sul numero 3019 è presente un editoriale di presentazione del nuovo editore.
Costo
Prezzo | Dal numero | Data |
---|---|---|
Lire 60 (euro 1,11) | 1 | aprile 1949 |
Lire 70 (euro 1,31) | 22 | dicembre 1950 |
Lire 80 (euro 1,37) | 36 | dicembre 1951 |
Lire 100 (euro 1,45) | 148 | 10 ottobre 1956 |
Lire 80 (euro 1,06) | 236 | 5 giugno 1960 |
Lire 100 (euro 1,29) | 289 | 11 giugno 1961 |
Lire 120 (euro 1,37) | 410 | 6 ottobre 1963 |
Lire 150 (euro 1,49) | 605 | 2 luglio 1967 |
Lire 200 (euro 1,48) | 906 | 8 aprile 1973 |
Lire 250 (euro 1,55) | 975 | 4 agosto 1974 |
Lire 300 (euro 1,59) | 1021 | 22 giugno 1975 |
Lire 400 (euro 1,54) | 1119 | 8 maggio 1977 |
Lire 500 (euro 1,48) | 1245 | 7 ottobre 1979 |
Lire 600 (euro 1,24) | 1329 | 17 maggio 1981 |
Lire 700 (euro 1,24) | 1378 | 25 aprile 1982 |
Lire 800 (euro 1,42) | 1413 | 26 dicembre 1982 |
Lire 1000 (euro 1,54) | 1464 | 18 dicembre 1983 |
Lire 1200 (euro 1,54) | 1524 | 10 febbraio 1985 |
Lire 1300 (euro 1,57) | 1596 | 29 giugno 1986 |
Lire 1400 (euro 1,62) | 1649 | 5 luglio 1987 |
Lire 1500 (euro 1,65) | 1678 | 24 gennaio 1988 |
Lire 1700 (euro 1,87) | 1710 | 4 settembre 1988 |
Lire 2000 (euro 2,06) | 1754 | 9 luglio 1989 |
Lire 2300 (euro 2,10) | 1859 | 14 luglio 1991 |
Lire 2500 (euro 2,08) | 1963 | 11 luglio 1993 |
Lire 2800 (euro 2,13) | 2059 | 16 maggio 1995 |
Lire 3000 (euro 2,19) | 2119 | 9 luglio 1996 |
Lire 3200 - Euro 1,65 | 2223 | 7 luglio 1998 |
Lire 3300 - Euro 1,70 | 2328 | 11 luglio 2000 |
Lire 3400 - Euro 1,76 | 2380 | 10 luglio 2001 |
Euro 1,80 | 2432 | 9 luglio 2002 |
Euro 1,90 | 2536 | 6 luglio 2004 |
Euro 2,00 | 2606 | 8 novembre 2005 |
Euro 2,10 | 2641 | 11 luglio 2006 |
Euro 2,20 | 2745 | 8 luglio 2008 |
Euro 2,30 | 2850 | 13 luglio 2010 |
Euro 2,40 | 2954 | 10 luglio 2012 |
Euro 2,50 | 3058 | 2 luglio 2014 |
Euro 2,70 | 3255 | 11 aprile 2018 |
Galleria
Voci correlate
- Topolino (giornale): periodico edito dal 1932 al 1949.
Note
- ↑ [1] Topolino 3000
- ↑ [2] Topolino Story #1 pag 12 - Approfondimento su Topolino
- ↑ [3] Premio Papersera 2013
- ↑ [4] Editoriale di Valentina De Poli
- ↑ [5] Notizia di AfNews, 18 marzo 2013
- ↑ [6] Notizia data dall'ANSA e ripresa dai maggiori siti di notizie nazionali
- ↑ [7] Comunicato integrale riportato da Lo Spazio Bianco.
- ↑ [8] Notizia data in anteprima da Disney in edicola