Questo è un articolo dal contenuto originale Creato integralmente dalla comunità di PaperPedia.
|
Super Pippo (SuperGoof) è un personaggio della banda Disney, alter ego supereroe in cui Pippo si trasforma dopo aver ingoiato delle super noccioline (dette "spagnolette").
Il personaggio ha avuto successo fin da subito e le sue storie sono state tradotte in molte lingue. In Francia si chiama Super Dingo, in Brasile SuperPateta, in Messico SuperTribilin, e in Spagna Super Goofy.
Il suo esordio ufficiale coincide con l'apertura di una testata dedicata completamente a lui: Super Goof n.1.
Origini
Nella sua prima storia, Meets Super Goof[1], Pippo si illude di essere un supereroe e crede di avere acquisito dei superpoteri che invece ancora non possiede. Invece, nella sua seconda avventura, All's well that ends awful[2], riesce artificialmente ad acquisire dei veri super poteri grazie ad uno speciale mantello realizzato da Archimede. Nella terza avventura, The thief of Zanzipar[3], Super Pippo viene definitivamente dotato dei ben noti superpoteri derivanti dalle super noccioline. Nella versione italiana di queste prime avventure Super Pippo indossa una calzamaglia di colore blu sostituita, nelle successive storie, da quella classica rossa.
Caratteristiche
Super Pippo mantiene l'aspetto fisico di Pippo, se non per l'abbigliamento, sostituito da una calzamaglia rossa e da un ampio mantello blu annodato al collo (ma cappello, guanti e scarpe restano gli stessi del suo alter ego).
A differenza di Paperinik (che si avvale di congegni tecnologici, per quanto sofisticati) Super Pippo possiede superpoteri pressoché magici, in contrasto con le leggi della fisica: è in grado di volare, possiede una forza sovrumana, facoltà sensoriali potenziate ed è praticamente invulnerabile.
Sembra però che la trasformazione in Super Pippo non abbia nessun potere di modificare le capacità intellettive di Pippo: il supereroe conserva in tutto e per tutto la maniera di pensare del suo alter ego, il che costituisce il suo punto debole negli scontri con i suoi nemici (ma è indubbiamente la chiave della comicità del personaggio).
Inoltre, l'effetto delle noccioline è temporaneo e cessa spontaneamente dopo un tempo non lunghissimo: naturalmente in questi momenti, in cui si ritrova improvvisamente trasformato di nuovo in Pippo, l'eroe si rivela pericolosamente vulnerabile, soprattutto se non ha con sé delle noccioline di scorta.
Il paladino di Topolinia
Similmente a Paperinik nella sua Paperopoli, Super Pippo è diventato il paladino mascherato di Topolinia, anche se i criminali da catturare sono minori nella città dei topi, perchè la polizia locale è già aiutata in modo più che egregio da Topolino.
A differenza del paperopolese, Super Pippo è membro di una speciale "congregazione", il Club dei supereroi, che riunisce i paladini mascherati di ogni galassia. Per lo stile di eroe universale con cui viene proposto, Super Pippo appare in tutto e per tutto come una parodia del ben noto Superman, dove il costume blu viene sostituito da una calzamaglia rossa e l'intelligenza razionale da una più "pippesca" e quindi al limite dell'assurdo.
Ultraheroes
Nella saga degli ULTRAHEROES Super Pippo è reclutato da Eta Beta per far parte del gruppo degli Ultraheroes, creato per combattere la minaccia dei BAD-7, banda di "ultra" cattivi comandati da Spennacchiotto. Nella terza puntata della serie Super Pippo, con il nuovo costume blu del gruppo, combatte e sconfigge Inquinator.
Alleati
Nemici
Super Poteri
- Super forza
- Invulnerabilità
- Patente di volo
- Super vista
- Super Udito
- Super Olfatto
- Vista microscopica
- Vista a raggi-x
- Vista telescopica
- Capacità di seguire trasmissioni televisive senza apparecchi
Note
- ↑ Del Conner - Paul Murry, aprile 1965 - Pubblicata in Italia sul Topolino n°515, ottobre 1965, con il titolo L'Ultra Pippo contro Macchia Nera
- ↑ Del Conner - Paul Murry, luglio 1965 - Pubblicata in Italia sul Topolino n°545, ottobre 1965, con il titolo Pippo e il male minore
- ↑ Bob Ogle - Paul Murry, aprile 1965 - Pubblicata in Italia sul Topolino n°540, aprile 1966, con il titolo Pippo e i ladroni di Zanzipar