PaperPedia Wiki
PaperPedia Wiki
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: sourceedit
(Aggiunte categorie)
Etichetta: categoryselect
Riga 37: Riga 37:
 
[[Categoria:Storie di Don Rosa]]
 
[[Categoria:Storie di Don Rosa]]
 
[[Categoria:Storie online]]
 
[[Categoria:Storie online]]
  +
[[Categoria:Top 100 storie]]

Versione delle 10:27, 3 nov 2015

  • Sua Maestà de' Paperoni
  • Leggi la storia (EN)
  • Commenti



Wikipedia Questo articolo include contenuti provenienti da Wikipedia
Il suo utilizzo è sottoposto alle condizioni di quest'ultima. Puoi consultare la fonte e la lista dei contributori.


Sua maestà de' Paperoni (His majesty McDuck) è una storia di Don Rosa del 1989.

Trama

Paperone scopre in una pianta secolare una targhetta d'ottone, lasciata da Francis Drake[1]; grazie ad essa e alla consultazione delle memorie di Cornelius Coot scopre che la collina Ammazzamotori, dove sorge il suo deposito, è uno stato a sé stante staccato dagli Stati Uniti. Così Paperone attua delle modifiche al deposito, che diventa simile ad un castello medioevale e si proclama re del nuovo regno di Paperonia; successivamente si scopre il motivo per cui Paperone abbia voluto costruire un nuovo stato: voleva esentarsi dal pagare le tasse, per farsi restituire inoltre tutte le tasse passate, con tanto di interessi.

Presto, però, si intrufola nel deposito un intruso che, con l’aiuto della Banda Bassotti, usurpa il trono a Paperone; i nipotini riescono comunque a far imprigionare i Bassotti e Paperone caccia via (a colpi di spade) l’intruso. Il papero però brucia il documento che riconosce allo stato di Paperonia piena autonomia, apparentemente per sbaglio, ponendo così fine allo stato indipendente di Paperonia.

Curiosità

Guardando attentamente le setole della scopa di Zio Paperone, nella prima vignetta della prima tavola, si riesce a notare la sigla D.U.C.K. (Dedicated to Uncle Carl by Keno).

Note

  1. A questo punto si apre un'interessantissima digressione sull'arrivo di Drake, la costruzione di Drakeborough e la successiva cessione del forte a Cornelius Coot.