- Streghella (Gazzarri-Perego)
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Streghella è una nipote di Amelia, creata per la storia del 1976 Zio Paperone e il quadrifoglio portasfortuna, di Michele Gazzarri e Giuseppe Perego. Malgrado l'omonimia, è da considerare un personaggio diverso rispetto alla leggermente più nota Streghella ideata quattro anni più tardi.
Storia[]
Del personaggio non si apprende molto dall'unica storia in cui compare. È nipote di Amelia e a quanto pare va saltuariamente a trovarla; tuttavia, pur condividendo la malignità della zia, è in contrasto con lei perché non approva i metodi stregoneschi tradizionali, che giudica superati. Infatti, invece della classica scopa di saggina Streghella usa per volare una turbo-scopa giapponese, anziché consultare polverosi volumi di incantesimi si rivolge telefonicamente a un Centro Informazioni Stregonesche, e così via.
L'intervento di Streghella consiste nel gettare un sortilegio su un prezioso quadrifoglio di cui Paperon de' Paperoni va disperatamente in cerca, in modo che riduca in miseria la persona che lo coglie. Tuttavia, Paperino finisce per toccare per primo il quadrifoglio e Paperone se la cava senza danni. Benché il fallimento del piano di Streghella non sia imputabile a lei, la storia si conclude con Amelia che insegue infuriata la nipote protestando contro i suoi "sistemi moderni".
Caratteristiche del personaggio[]
Il personaggio risente probabilmente, benché in chiave comica, del clima della contestazione giovanile del periodo; infatti la sua caratterizzazione fondamentale è l'atteggiamento critico nei confronti degli adulti, nella fattispecie Amelia, e di tutto ciò che non considera abbastanza moderno. Resta, peraltro, una strega fondamentalmente malvagia e alleata della parente meno giovane nel realizzare i suoi fini.
Fisicamente Streghella è una papera giovane, presumibilmente sui 18-20 anni di età. Ha lunghi capelli biondi raccolti in una coda, indossa una camicetta a disegni vivaci (che probabilmente richiama lo stile hippy degli anni '60-'70), pantaloni lunghi di colore rosso, in contrasto con il severo vestito nero tipico di Amelia, e calza scarpe gialle col tacco simili a quelle di Paperina.
Un'omonimia?[]
Anche quattro anni dopo, con Zio Paperone e la sfida del mulino abbandonato (1980), gli autori Bruno Concina e Franco Lostaffa danno vita a una nipote di Amelia di nome Streghella. Tuttavia è molto dubbio che si tratti dello stesso personaggio: infatti la Streghella di Concina e Lostaffa è più piccola di età e di statura, ha l'aspetto di un gallinaceo e soprattutto è una strega buona, che va più d'accordo con Qui, Quo, Qua o Emy, Ely, Evy che con sua zia.
Al contrario della Streghella di Gazzarri e Perego, caduta subito nell'oblio, la nipote "buona" è stata ripresa in altre storie ed è accreditata dalla banca dati INDUCKS.