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"Ciò a cui ho assistito è la dimostrazione della frase preferita del fratello che suona la campana: "nessun uomo è un' isola".[1] Alterando il destino di Angus Fangus, la sorte di due interi mondi è radicalmente mutata."
Everett Ducklair

Se... è l'episodio conclusivo della serie PKNA, scritto da Stefano Ambrosio, disegnato da tre autori (Stefano Turconi, Lorenzo Pastrovicchio e Graziano Barbaro) e pubblicato per la prima volta nel gennaio 2001 sul numero 49/50 della rivista omonima. Quest'ultimo episodio può anche essere definito un riassunto finale della prima serie.

Trama[]

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Nella Ducklair Tower, si attiva un allarme. Intanto, a Dhasam-Bul, Everett Ducklair, preoccupato per il misterioso pericolo, consulta di nascosto dagli altri monaci il Libro del Destino, un volume magico che consente di intervenire sul passato. Per tre volte, Everett osserva le conseguenze di un piccolo cambiamento sulla storia e ogni volta decide di ripristinare l'ordine originario degli eventi.

Prima storia immaginaria[]

Che cosa sarebbe successo se[2] Angus Fangus fosse stato rapito dagli evroniani, invece di essere salvato da PK e Xadhoom?

Nel pozzo, Zondag usa il cinico giornalista come cavia per creare una nuova razza di guerrieri, con la capacità di nutrirsi dei sentimenti negativi e che diventano quindi tanto più forti quanto più li si combatte. Quattro mesi dopo, Pikappa, con l’aiuto di Uno e del generale Abraham Lincoln Wisecube penetra alla guida di un droide da combattimento in una base segreta, gestita dal colonnello Clint E. Westcock, dove si svolgono esperimenti nell’ambito della collaborazione fra esercito ed evroniani. L'eroe ha la sorpresa di incontrare Fangus, trasformato in un soldato ipertecnologico e alla guida di un esercito di mutanti suoi simili. PK e i soldati della base riescono, però, a sconfiggere gli invasori, col semplice espediente di non opporre resistenza e di pensare solo a cose belle e piacevoli. Westcock capisce l’errore fatto trattando con gli alieni, e il rischio di una conquista evroniana della terra è così scongiurato.

Seconda storia immaginaria[]

Che cosa sarebbe successo se[3] Everett non fosse intervenuto al fianco di PK e Uno per disattivare Due?

PK, per affontare Due sul suo terreno, si avventura nel cyberspazio; dopo essere stato punto da un’ape, però, comincia ad agire stranamente, mostrandosi incauto ed aggressivo nei confronti di Uno. In realtà, Due è riuscito a scambiare la sua memoria con quella di PK, per cui adesso è l’eroe ad essere prigioniero nella realtà virtuale, mentre il suo antagonista è in grado di impadronirsi del corpo di Paperino e di agire nel mondo reale.  L’unico modo per fermarlo sarebbe la disattivazione di Uno, che però condannerebbe a morte sia lui che PK. Due, vedendo che il suo gemello e il papero mascherato sono disposti a sacrificarsi pur di fermarlo, si arrende e ritorna alla sua condizione di computer di riserva. Pk, recuperato il suo corpo, è deciso a non tornare più nel cyberspazio, dove però è rimasto Cyber-Pk, un suo doppio virtuale creato da Uno e anche lui pronto a combattere per la giustizia.

Terza storia immaginaria[]

Che cosa sarebbe successo se[4] Lyla e i Tempoliziotti non avessero salvato Paperopoli dalla distruzione, durante il rifiuto dell'avvertimento di PK e il Razziatore?

Amareggiato dal tradimento di Lyla Lay, PK, assunta una nuova identità, il Vendicatore, si unisce al Razziatore e a Kronin in una banda di cronopirati. Il trio dà l’assalto a Time 0 per liberare i criminali lì prigionieri. Durante l'azione Lyla rivela a PK che, il Razziatore gli ha nascosto l'amara verità. Poco prima della distruzione di Paperopoli, la droide riuscì a trasferirne tutti gli abitanti in una dimensione parallela. Kronin allora punisce Lyla con una scarica di energia letale; prima di spegnersi, però, la droide consegna a Pk la sua memoria. Pk e il Razziatore riescono a far catturare Kronin e i prigionieri liberati e per questo è amnistiato; si reca allora sul luogo della catastrofe per rendere omaggio ai defunti paperopolesi.

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Everett capisce di non potersi affidare al Libro del Destino per affrontare la misteriosa minaccia e di dover lasciare il monastero per agire in prima persona; farà tuttavia un piccolo cambiamento nel passato, per consentire a PK di avere al suo fianco Lyla.

Analisi[]

L'episodio conclusivo, da una parte ricapitola tutta la prima serie, consentendo al lettore di rivedere ancora un'ultima volta ai personaggi ormai usciti di scena; dall'altra, con il ritorno di Everett a Paperopoli e con le sue oscure allusioni, a un pericolo incombente e a un suo vecchio errore a cui dovrà porre rimedio, anticipa tutte le vicende e i misteri della seconda serie.

Delle tre storie immaginarie, la più interessante, sconvolgente e drammatica è la terza, che ci presenta PK negli inediti panni dell’antieroe amaro, ambiguo e tormentato. Di grande impatto anche la sequenza della distruzione di Paperopoli: a una vignetta panoramica di due pagine, con l’esplosione, seguono altre due pagine, quasi del tutto prive di dialogo, che mostrano la paura e la disperata fuga degli abitanti paperopolesi.

Quest'ultimo episodio può anche essere definito un riassunto finale della prima serie.

Curiosità[]

  • L'espediente della storia immaginaria, al di fuori della continuity ufficiale della serie, è stato usato spesso nei fumetti di supereroi della Marvel e della DC. Non è la prima volta che gli autori della serie vi fanno ricorso. Anche Ombre su Venere, Due, Spore, Seconda stesura, Il giorno che verrà e Niente di personale si svolgevano in delle realtà alternative che venivano successivamente cancellate.
  • Mentre Everett scrive sul Libro del Destino, ricordano quello di Nicodemus che scrive il suo magico libro nel film d'animazione di Don Bluth, Brisby e il segreto di NIMH.
  • La doppia splash page con l'esplosione di Paperopoli ricorda l'esplosione di Neo-Tokyo nel manga/anime Akira di Katsuhiro Otomo. Da notare una cosa: l'esplosione distrugge anche il Deposito, la Ducklair Tower e verosimilmente tutta la città. Nell'esplosione originariamente prevista dalla tempolinea precedente al cambiamento della Storia ne "Il giorno del Sole Freddo", a farne le spese non era "tutta" Paperopoli, ma solo "buona parte": per la precisione, poco più di tre quarti e poco meno della metà, con epicentro nel periferico quartiere della centrale elettrica. Non dimentichiamo però che in questo caso il "What If...?" è frutto dell'intervento di un inesperto Everett Ducklair alle prese con il Libro del Destino: la mistica alterazione degli eventi potrebbe aver inavvertitamente spostato la centrale energetica in una zona più centrale rispetto a quella originaria (facendo quindi più danni), o semplicemente l'esplosione potrebbe essere stata involontariamente potenziata rispetto alla detonazione originaria nella cronocontinuità pre-PKNA #3 (anche per via del fatto che in questo caso, in "Se...", sono i tempoliziotti stessi - e non il professor Hogg - a pasticciare coi comandi e dare il via alla fusione super-fredda).

Pubblicazioni italiane[]

Note[]

  1. La frase, in realtà di John Donne, è celebre per essere stata scelta da Hemingway come epigrafe del romanzo Per chi suona la campana.
  2. Nell'episodio Ombre su Venere.
  3. Nell'episodio Due.
  4. Nell'episodio Il giorno del sole freddo. Vi sono riferimenti anche a Il giorno che verrà (l'assalto a Time 0), a Carpe Diem (viene menzionato l'esperimento del dottor Yamato nel 2448) e a Seconda stesura(PK si oppone alla riattivazione di Lyla per le stesse ragioni per cui, in quell'episodio, si era opposto a quella di Geena).


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