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  • Sansone Paperoga e Amelia
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Sansone Paperoga e Amelia (titolo originale, Penão e Magalila) è una storia brasiliana di Ivan Saidenberg ed Euclides K. Miyaura. È stata pubblicata per la prima volta nel novembre 1983 in Brasile mentre in Italia è stata pubblicata nel marzo 1990.

La storia è una parodia del personaggio di Sansone, eroe biblico dalla forza prodigiosa, e parte della serie Le parodie di Paperoga.

Trama[]

Nel mondo antico, in un luogo non specificato, vive il piccolo Sansone Paperoga. Per scappare dalla madre che vuole tagliargli i folti capelli, il paperotto si rifugia in una grotta svegliando un cucciolo di leone. Dei compaesani accorrono in suo aiuto quando improvvisamente viene colpito da un fulmine; Sansone Paperoga diventa fortissimo e mette in fuga un intero branco di leoni pur non capendo bene come. Viene eletto così capò della tribù.

Tempo dopo, Sansone è cresciuto e la sua presenza rappresenta una minaccia per i filibustei che gli tendono un agguato a cui assiste il suo nipotino Pennino. Quando se la prendono anche con lui, Sansone viene preso dealla rabbia e si libera battendo i soldati nemici con solo un sasso. I filibustei riferiscono dell'accaduto al loro re che convoca la fattucchiera reale Amelila perchè scopra il segreto della forza di Sansone. Amelila riesce a farsi dire la verità dall'ingenuo Sansone; i suoi capelli attirano i fulmini che lo caricano di energia. Amelila lo porta così in una finta locanda che in realtà è un barbiere e gli fa tagliare i capelli.

Sansone viene reso schiavo dei filibustei ed il re decide di festeggiare ed allestire uno spettacolo allo stadio col papero come maggiore attrazione. Nel frattempo Pennino convince i membri della sua tribù ad armarsi e andare ad aiutare Sansone. Allo stadio si mischiano alla folla mentre Sansone, deriso da tutti, viene legato a delle colonne. Al momento giusto Pennino gli lancia addosso una parucca e Sansone, sentendosi di nuovo forte, fa crollare tutto coinvolgendo sia il re che la fattucchiera. Tornato al villaggio coi suoi compaesani, Pennino gli spiega che in realtà lui è sempre stato forte e la parrucca gli ha dato solo la fiducia necessaria. In seguito Sansone si lascia crescere i capelli, il cui unico potere è attirare i fulmini.

Curiosità[]

  • Nella parodia non viene mai citato a quale popolo appartenga il protagonista ed omesso del tutto qualsiasi elemento religioso.
  • Nella versione italiana i capelli di Sansone sono biondi mentre in originale sono rossi.

Pubblicazioni italiane[]

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