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[[Topolino]], in compagnia di [[Sfrizzo de Pippis]] e grazie a una macchina del tempo inventata da costui, si ritrova nella Roma imperiale - descritta con feroce sarcasmo dallo sciovinista Walsh - nella storia di [[Bill Walsh]] e [[Floyd Gottfredson]] ''[[Topolino e la macchina Toc Toc]]'' (1951-1952).
 
[[Topolino]], in compagnia di [[Sfrizzo de Pippis]] e grazie a una macchina del tempo inventata da costui, si ritrova nella Roma imperiale - descritta con feroce sarcasmo dallo sciovinista Walsh - nella storia di [[Bill Walsh]] e [[Floyd Gottfredson]] ''[[Topolino e la macchina Toc Toc]]'' (1951-1952).
   
La prima storia in cui i paperi si recano a Roma è probabilmente ''[[Zio Paperone e la favolosa pietra filosofale]]'' del 1955, di Carl Barks; sempre il Maestro dell'Oregon ambienta parzialmente nella città eterna ''[[Zio Paperone e la fattucchiera]]'' (1961), dato che Paperone e i nipoti, per inseguire [[Amelia]], si recano in Italia atterrando proprio a Roma (nell'occasione si apprende che la capitale italiana è collegata a [[Paperopoli]] con un volo di linea diretto)<ref>Altre due rare menzioni della Città Eterna nell'opera di Carl Barks sono inoltre in ''[[Paperino e la statua acquatica]]'' (1957) e in ''[[Paperino e le prove aerostatiche]]'' (1960).</ref>. Invece [[Don Rosa]], pur menzionando [[Giulio Cesare]] nella storia ''[[Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta]]'' (e Roma stessa in ''[[Paperino e i pasticci... di zucca]]''), non sembra aver mai rappresentato la città eterna nelle sue creazioni, se non in una fugace ricostruzione storica in ''[[Paperino cacciatore di coccodrilli]]''.
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La prima storia in cui i paperi si recano a Roma è probabilmente ''[[Zio Paperone e la favolosa pietra filosofale]]'' del 1955, di Carl Barks; sempre il Maestro dell'Oregon ambienta parzialmente nella città eterna ''[[Zio Paperone e la fattucchiera]]'' (1961), dato che Paperone e i nipoti, per inseguire [[Amelia]], si recano in Italia atterrando proprio a Roma (nell'occasione si apprende che la capitale italiana è collegata a [[Paperopoli]] con un volo di linea diretto)<ref>Altre due rare menzioni della Città Eterna nell'opera di Carl Barks sono in ''[[Paperino e la statua acquatica]]'' (1957) e in ''[[Paperino e le prove aerostatiche]]'' (1960).</ref>. Invece [[Don Rosa]], pur menzionando [[Giulio Cesare]] nella storia ''[[Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta]]'' (e Roma stessa in ''[[Paperino e i pasticci... di zucca]]''), non sembra aver mai rappresentato la città eterna nelle sue creazioni, se non in una fugace ricostruzione storica in ''[[Paperino cacciatore di coccodrilli]]''.
   
 
Per quanto riguarda le storie di autori italiani<ref>Si può ricordare per la sua antichità una sporadica citazione nella storia di [[Guido Martina]] e [[Giuseppe Perego]] ''[[Paperino e le uova pasquali]]'' (1954), in cui un bislacco artificio della sceneggiatura prevede che il giorno di Pasqua tutte le campane, comprese quelle di Paperopoli, volino verso Roma.</ref>, una prima raffigurazione dell'antica Roma si ha all'inizio di ''[[Paperino e la «Fondazione De' Paperoni»]]'' di [[Romano Scarpa]] (1958), ma si tratta solo di un sogno di Paperone (anzi di un incubo, in quanto il vecchio papero crede di essere il munifico Mecenate). Un'ambientazione romana concreta è presente in ''[[Zio Paperone e il clavicembalo scrivano]]'', di [[Abramo Barosso]], [[Giampaolo Barosso]], [[Romano Scarpa]] e [[Rodolfo Cimino]] (1962), in cui Paperino, durante un rocambolesco giro per il mondo, si reca brevemente nella città.
 
Per quanto riguarda le storie di autori italiani<ref>Si può ricordare per la sua antichità una sporadica citazione nella storia di [[Guido Martina]] e [[Giuseppe Perego]] ''[[Paperino e le uova pasquali]]'' (1954), in cui un bislacco artificio della sceneggiatura prevede che il giorno di Pasqua tutte le campane, comprese quelle di Paperopoli, volino verso Roma.</ref>, una prima raffigurazione dell'antica Roma si ha all'inizio di ''[[Paperino e la «Fondazione De' Paperoni»]]'' di [[Romano Scarpa]] (1958), ma si tratta solo di un sogno di Paperone (anzi di un incubo, in quanto il vecchio papero crede di essere il munifico Mecenate). Un'ambientazione romana concreta è presente in ''[[Zio Paperone e il clavicembalo scrivano]]'', di [[Abramo Barosso]], [[Giampaolo Barosso]], [[Romano Scarpa]] e [[Rodolfo Cimino]] (1962), in cui Paperino, durante un rocambolesco giro per il mondo, si reca brevemente nella città.

Versione delle 15:21, 26 nov 2018

  • Roma
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Roma è la capitale e la città più popolata d'Italia, e una delle città più note e importanti d'Europa; ricorre con una certa frequenza nell'universo dei paperi e in quello dei topi.

Storia

La lunga e complessa storia di Roma si può dividere sommariamente in tre fasi: l'antichità, in cui fu capitale di un potente stato, ordinato prima come monarchia, poi come repubblica e infine come impero; il periodo medievale e moderno, in cui fu capitale dello Stato della Chiesa e retta dai papi; il periodo contemporaneo (dal 1870 a oggi), in cui è capitale dell'Italia.

Nei fumetti Disney Roma è presentata varie volte nell'antichità e in alcune occasioni nella contemporaneità; è totalmente ignorato il periodo del governo papale, che porrebbe delicate questioni di ordine religioso.

Apparizioni

Il nome di Roma compare probabilmente per la prima volta in un'indicazione stradale nella storia di Carl Barks Paperino e le spie atomiche (1950): la vicenda però si svolge in altri paesi e la città non appare mai, né è citata nei dialoghi.

Topolino, in compagnia di Sfrizzo de Pippis e grazie a una macchina del tempo inventata da costui, si ritrova nella Roma imperiale - descritta con feroce sarcasmo dallo sciovinista Walsh - nella storia di Bill Walsh e Floyd Gottfredson Topolino e la macchina Toc Toc (1951-1952).

La prima storia in cui i paperi si recano a Roma è probabilmente Zio Paperone e la favolosa pietra filosofale del 1955, di Carl Barks; sempre il Maestro dell'Oregon ambienta parzialmente nella città eterna Zio Paperone e la fattucchiera (1961), dato che Paperone e i nipoti, per inseguire Amelia, si recano in Italia atterrando proprio a Roma (nell'occasione si apprende che la capitale italiana è collegata a Paperopoli con un volo di linea diretto)[1]. Invece Don Rosa, pur menzionando Giulio Cesare nella storia Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta (e Roma stessa in Paperino e i pasticci... di zucca), non sembra aver mai rappresentato la città eterna nelle sue creazioni, se non in una fugace ricostruzione storica in Paperino cacciatore di coccodrilli.

Per quanto riguarda le storie di autori italiani[2], una prima raffigurazione dell'antica Roma si ha all'inizio di Paperino e la «Fondazione De' Paperoni» di Romano Scarpa (1958), ma si tratta solo di un sogno di Paperone (anzi di un incubo, in quanto il vecchio papero crede di essere il munifico Mecenate). Un'ambientazione romana concreta è presente in Zio Paperone e il clavicembalo scrivano, di Abramo Barosso, Giampaolo Barosso, Romano Scarpa e Rodolfo Cimino (1962), in cui Paperino, durante un rocambolesco giro per il mondo, si reca brevemente nella città.

Fra le varie altre opere in cui è raffigurata la Roma antica, vanno citati due capitoli della Storia e gloria della dinastia dei paperi (Petronius Paperonius e i sesterzi di Pippus Augustus del 1970 e Petronius Paperonius e la calata dei barbari, paralipomeno del 2005). Per quanto riguarda la città moderna, è stata fra l'altro teatro di una missione di DoubleDuck nella storia DoubleDuck - Delirio su tela (2011).

Personaggi noti

Non molti personaggi dell'universo dei fumetti Disney sono dichiaratamente romani, e generalmente sono comparsi solo occasionalmente in singole storie; quasi tutti sono vissuti nell'antichità. Si possono citare Giulio Cesare, Pippus Augustus, Gamba il gladiatore, Rockius Duckius e il Paperinus creato da Flemming Andersen.

Tratti linguistici

Il dialetto romano è saltuariamente presente in alcuni dialoghi di DoubleDuck - Delirio su tela e nei due episodi della Storia e gloria della dinastia dei paperi, per lo più parlato da Gamba il gladiatore (si tratta di un evidente anacronismo con finalità comiche, dato che nell'antichità nella città si parlava latino).

Storie

Segue una lista di storie in cui è raffigurata Roma:

Note

  1. Altre due rare menzioni della Città Eterna nell'opera di Carl Barks sono in Paperino e la statua acquatica (1957) e in Paperino e le prove aerostatiche (1960).
  2. Si può ricordare per la sua antichità una sporadica citazione nella storia di Guido Martina e Giuseppe Perego Paperino e le uova pasquali (1954), in cui un bislacco artificio della sceneggiatura prevede che il giorno di Pasqua tutte le campane, comprese quelle di Paperopoli, volino verso Roma.