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"La codardia offre alcuni vantaggi, sai? Per esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile!"
Angus Fangus

Prima dell’alba è un episodio della serie PKNA, scritto da Tito Faraci, disegnato da Marco Gervasio e apparso per la prima volta sul numero 47 della rivista omonima nel novembre 2000.

Trama

Una notte, sui moli del porto di Paperopoli, si incontrano Angus Fangus, PK e Camera 9. Il cameramen è stato testimone dello scontro fra gangster e poliziotti corrotti per il possesso di una ventiquattrore; si è impadronito della preziosa valigetta e per questo è inseguito da due sicari, Mac e Garth.

Improvvisamente, un’astronave cade nelle acque della baia e ne esce un feroce e minaccioso mostro alieno, Raznor, anche lui alla caccia della valigetta. In essa, infatti, si trova una macchina del tempo precipitata sulla Terra a bordo di un’astronave aliena. Raznor, brutale e violento, mosso più dal piacere della caccia che dalla ricompensa promessagli, isola il quartiere del porto con una campana di energia e si scontra con chiunque gli attraversi la strada: da Pk alla polizia, da Angus a Mac e Garth. Anche se prima i due sicari e poi PK riescono momentaneamente a stordirlo, la  sua caccia sembra inarrestabile e finalmente riesce a raggiungere Angus e Camera 9 nel magazzino dove si sono rifugiati con la valigetta. Quando PK è accorso in aiuto del giornalista, la macchina del tempo si aziona casualmente e spedisce i quattro contendenti nella preistoria.[1]. Lì Angus ritrova Tod Buster, l’informatore con cui doveva incontrarsi quella sera e che lui pure ha incautamente maneggiato la macchinetta. PK, Angus, Camera 9 e Tod riescono comunque, girando  al contrario la manopola, a tornare alla notte da cui sono pariti e vedere il sole sorgere su Paperopoli. Purtroppo, con grande scorno di Angus, Camera 9 non ha potuto documentare le incredibili avventure di quella notte. Raznor, invece, rimane intrappolato nella preistoria e, da cacciatore, diventa una preda dei primi uomini.

Storia Breve: La sillaba volante

Il priore chiede a Everett Ducklair di levitare davanti a una platea di turisti americani, ripetendo la formula magica “nng”. Everett capisce il vero messaggio del priore (non bisogna seguire ciecamente nessuno, neanche il proprio maestro) ed esegue la levitazione con la forza del pensiero; gli americani, invece, tentano di ripetere l’esperienza affidandosi alla sillaba magica, con dolorose conseguenze.

Analisi

La storia, auto conclusiva e con un antagonista apparso solo in questa occasione, appare quasi un riempitivo prima della conclusione della serie, ma è comunque gradevole. La mano dello sceneggiatore Faraci si avverte nelle atmosfere noir e nella struttura da detective story (gli antefatti sono svelati gradualmente e il mistero centrale, il contenuto della valigetta, è sciolto a poche pagine dalla fine).

Nel suo ultimo ruolo da coprotagonista, Angus Fangus dimostra, nonostante il suo ostentato cinismo, di aver sviluppato una certa simpatia verso il suo “rivale” PK; a un certo punto, vincendo la sua codardia, arriverà al punto di salvargli la vita, affrontando con un bastone il temibile Raznor.

Curiosità

  • Paperinik affronta un mostro alieno, chiamato Raznor, un personaggio molto simile al Predator, in cui la scena del loro scontro ricorda molto nella serie crossover a fumetti Batman contro Predator.
  • Nella rappresentazione della preistoria, gli autori commettono un grossolano errore, mostrando dinosauri e umanoidi vivere nella stessa epoca.

Pubblicazioni italiane

Storia principale

Storia secondaria

Note

  1. Questo però è in contrasto con quanto affermato nell’episodio Tempo al tempo:che i viaggi nel tempo sono stati resi impossibili dalla contrazione microtemporale.

[1]

  1. Si può supporre che o questa avventura è avvenuta prima degli effetti della cronostazione o che in quanto macchina del tempo aliena, essa funzioni su principi diversi delle cronvele terrestri, ma queste solo per le più speculazioni.
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