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- "Snif, snif! Arf, arf!"
- ―Pluto
Pluto è un animale dell'universo dei topi, fedele cane di Topolino, creato dalla vulcanica mente di Walt Disney e animato, nel cortometraggio d'esordio[1] , da Norman Ferguson. È simpatico e giocherellone e ricorda nell'aspetto un cane di razza Bracco o Bloodhound.
Aspetto
Pluto fu uno dei primi personaggi Disney a uscire dal modello "tubo flessibile e cerchio di gomma" che veniva fino ad allora usato per il design dei vari personaggi. La sua caratterizzazione assieme a quella di Pippo fu di grande impatto sugli spettatori degli anni Venti abituati a protagonisti dalla grafica molto più elementare. Topolino e Minni sono una semplice elaborazione di cerchi sovrapposti, mentre Pippo è decisamente più complesso nel suo disegno. Ha il vello ocra e ha una coda fine e nera. il collare che porta al collo è solitamente di colore blu e non è mai allacciato in maniera stretta. Ha delle orecchie nere che ricordano dei punti esclamativi rovesciati e gli occhi molto grandi e ravvicinati che gli conferiscono un'aria sempre affettuosa.
Carattere
Pluto è uno dei pochi personaggi Disney ad essere considerato a tutti gli effetti un animale, infatti non è dotato di parola e non riesce a comunicare con gli altri personaggi se non attraverso il suo comportamento, la mimica facciale e la sua espressività. Tale scelta venne fatta in linea coerente con l'esigenza di farne a tutti gli effetti il "perfetto migliore amico di Topolino". Nonostante ciò in alcune storie recenti Pluto è dotato di raziocinio e, attraverso i suoi latrati, formula discorsi di senso compiuto che non vengono compresi dagli altri personaggi, ma vengono comodamente tradotti ai lettori nelle didascalie che accompagnano la lettura.
Pluto è un animale giocoso e allegro, che spesso con la sua euforia provoca non pochi problemi al suo padrone, tuttavia la sua cieca lealtà è spesso una fonte preziosa d'aiuto in molte situazioni pericolose in cui si è trovato inguaiato Topolino.
Origini
Animazione
Quando lo staff di Walt Disney decise di concentrarsi sullo sviluppo di personaggi dal muso allungato come mucche, cavalli, caproni e cani, venne scelto come responsabile del progetto l'animatore Norman Ferguson. Questo grande osservatore della psicologia canina e dei comportamenti del migliore amico dell'uomo sviluppò per gradi la personalità del nuovo personaggio.
Tra il 1930 e 1931 uscirono tre cortometraggi animati in cui Ferguson gradualmente tratteggiò il nuovo personaggio. Nel primo intitolato Teh Chain Gang dell agosto 1930 Pluto fece il suo debutto assieme a un gemello. La fisionomia dei due cani è già molto simile a quella del Pluto attuale, ma la loro caratterizzazione non potrebbe essere più diversa. Hanno uno sguardo triste e remissivo e ricoprono un ruolo non riproponibile in futuro. Infatti inseguono Topolino evaso dal carcere cittadino.
Nel novembre 1930 uscì il secondo cortoanimato The Picnic, in cui Pluto (presentato però col nome di Rover) è privo del gemello e presentato come l'animale da compagnia di Minni. Finalmente nel 1931 esce il cortometraggio The Mouse Hunt in cui viene definito il carattere del personaggio e il suo ruolo come animale da compagnia e amico di Topolino.
Il successo del nuovo personaggio fu straordinario e la comicità cui facilmente si prestava lo resero amato dal pubblico così gli Studios a partire dal 1937 al 1951 iniziarono un ciclo di cortometraggi intitolati a suo nome. In questo periodo d'oro per Pluto furono realizzati 45 cortometraggi, ovvero più di tre all'anno. Nel 1942 Pluto ricevette un Premio Oscar per il Miglior Cortometraggio Animato grazie al cartone Qua la zampa (Lend a Paw) diretto dal regista Clyde Geronimi.[2]
Fumetti
L'8 luglio 1931 fu varato con successo anche il debutto del personaggio sulla carta stampata nella storia Topolino domatore e saltimbanco scritta e disegnata da Floyd Gottfredson. L'incontro tra il simpatico bracco e il suo futuro padrone avviene quando Topolino, per fare un regalo alla sua fidanzata le acquista un enorme cono gelato. Attirato dal dolce Pluto segue il giovane topo e approfittando di un momento di distrazione si mangia tutto il gelato. Giunto al cospetto di Minni, Topolino scopre con orrore che il suo regalo è finito nella pancia del cane, ma la topolina equivoca la situazione e crede che il simpatico cucciolone sia il suo regalo.
Floyd Gottfredson utilizzò questo stratagemma per non contraddire i cortometraggi in cui inizialmente Minni era la padrona di Pluto, si quindi può supporre che la topolina abbia tenuto il cane solo per periodo limitato di tempo per poi restituirlo a Topolino una volta chiarito l'equivoco, come effettivamente avviene nel cortometraggio The Mouse Hunt.
Avversari
In diverse storie e cortometraggi d'animazione viene ampliato l'universo animale in cui far muovere il personaggio:
- Butch feroce bulldog avversario di Pluto introdotto nel cortometraggio Bone Trouble del 1940 in cui i due cani si contendono la graziosa bassottina Dina
- Figaro è il gattino nero che nel lungometraggio Pinocchio del 1941 aveva trovato ospitalità presso la bottega di Mastro Geppetto, per poi essere accolto da Minni e che non perde occasione per fare innervosire Pluto.
- Cip e Ciop vennero introdotti come avversari dispettosi del canide nel 1943 nel cortometraggio Pluto Soldato e poi ripresi da Paul Murry nel 1950.
- Mezzacoda e il figlioletto imbranato Mezzacoda Jr sono due coyote che nel 1945 nella pellicola The Legend of Coyote Rock si scontrano con Pluto, per l'occasione cane guardiano, compiendo a suo danno razzie di petrolio, vettovaglie. La coppia di coyote è comparsa nella recente storia italiana Pluto e il lamento del coyote del 2000 scritta da Luca Boschi e disegnata da Donald Soffritti. In tale avventura fa anche una delle sue rare avventure lo Zio Mortimer.
Pluto è inoltre uno dei pochi animali tra i personaggi Disney a non parlare, comportandosi come vero e proprio animale. Spesso aiuta Topolino nelle sue investigazioni.
Curiosità
- Il nome Pluto deriva, in originale, dal nome del pianeta Plutone (in inglese Pluto), scoperto nel 1930, lo stesso anno in cui venne introdotto il personaggio.
Note