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  • Paperino e la scala d'oro
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Paperino e la scala d'oro (in originale The Money Stairs; pubblicata in precedenza negli Stati Uniti anche col titolo Old Demon Tooth) è una storia scritta e disegnata da Carl Barks, pubblicata per la prima volta nel 1953 negli Stati Uniti e anche in Italia.

Trama[]

Paperino sostiene un'accesa disputa con lo zio Paperone, affermando che il suo denaro non è tutto e non può permettergli tutto. Ad esempio, col denaro il ricco papero non potrebbe riuscire simpatico: affermazione subito smentita, in quanto poco dopo Paperone esce con una carriola colma di banconote, e i passanti cercano immediatamente di carpire la sua benevolenza.

Paperino afferma allora che lui, essendo più giovane e forte, sarebbe in condizioni di scalare una montagna, anche l'altissimo Dente del Demonio, che si eleva poco fuori Paperopoli. Paperone accetta la sfida, e si prepara a una competizione alpinistica: tanto per cominciare, assume una forte dose di un carissimo ricostituente, per dimostrare che le sue ricchezze gli possono permettere di competere negli sforzi fisici con un giovane.

Una volta iniziata la scalata, Paperone è però costretto a rendersi conto che Paperino è nettamente avvantaggiato. Il magnate studia allora due modi in cui può averla vinta sul nipote grazie al suo denaro: prima, compra lo zoo comunale e ordina di trasportare un gran numero di animali selvaggi in cima al Dente del Demonio, in modo che ostacolino Paperino; poi, costruisce letteralmente una scala d'oro con monete impilate una sull'altra, il che gli permette di salire in vetta comodamente. Paperino, una volta liberatosi a fatica dell'impaccio degli animali, giunge finalmente sul punto più alto della montagna, ma deve arrendersi all'evidenza: lo zio è riuscito a salire prima di lui grazie al suo denaro.

A questo punto, Paperino si sveglia: era tutto un sogno, e, come spiega a Qui, Quo, Qua, la cosa più assurda del sogno era il fatto che Paperone gli avesse offerto una bibita dopo la conclusione della gara alpinistica.

Analisi[]

La trama di Paperino e la scala d'oro, mediamente fortunata fra le storie di 10 pagine dovute a Carl Barks stando alle pubblicazioni e alla posizione nella graduatoria INDUCKS[1], nasce da una sfida fra Paperino e Paperone (motivo non raro nella produzione barksiana), e si sviluppa con una serie di circostanze dall'indubbio effetto comico, ma francamente inverosimili: la scalata all'altissima montagna, le difficoltà di Paperino con gli animali dello zoo, e soprattutto la costruzione di una scala alta centinaia di metri fatta solo con monete sovrapposte l'una all'altra. L'assurdità della trovata finale, seppure di effetto, è ridimensionata dallo stesso Barks con il ricorso al sogno, svelato nelle ultime vignette e assente dalla stesura originale[2].

Pubblicazioni in Italia[]

In Italia Paperino e la scala d'oro è stata edita nove volte:

  • Albi d'oro 50 - Almanacco Topolino 1954 (1953)
  • Super Almanacco Paperino 10 (1979)
  • Complete Carl Barks 13 (1980)
  • Paperino di Barks collezione ANAF 17-0 (1985)
  • Paperino Mese 128 (1991)
  • Zio Paperone 47 (1993)
  • Carl Barks Comic Art 18 (2003)
  • La grande dinastia dei paperi (Corriere della Sera) 7 - 1953-54 - Zio Paperone pesca lo Skirillione (2008)
  • Raccolta Super Almanacco (di) Paperino 3 (Zio Paperone e la scala d'oro)

Note[]

  1. Nel marzo 2018 la storia occupa il 243° posto su 35.006 storie: cfr. https://inducks.org/story.php?c=W+WDC+157-01
  2. Lo stesso Barks affermò di aver introdotto questo espediente del sogno in un secondo momento: cfr. La grande dinastia dei paperi 7, pag. 86.
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