PaperPedia Wiki
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Paperino e la nipote del Corsaro Nero è una parodia del romanzo Jolanda, la figlia del Corsaro Nero di Emilio Salgari, scritta e disegnata da Luciano Bottaro. La storia è apparsa per la prima volta sui numeri 1140 e 1141 di Topolino, pubblicati rispettivamente il 2 e il 9 ottobre 1977.

Trama

Prima puntata

Paperino, addormentato sull'amaca, sogna di essere il Corsaro Nero salgariano impegnato in un duello all'ultimo sangue con il suo acerrimo nemico Van Gold, impersonato da Paperon de' Paperoni. Nel bel mezzo del sogno, il papero si sveglia improvvisamente perché il vero Paperone reclama una pendenza e minaccia di tornare quanto prima a riscuotere un dollaro prestato al nipote tempo prima.

Paperino non ha idea di dove rimediare il dollaro, e cerca scampo nel Laboratorio di Archimede Pitagorico. L'inventore non è in grado di concedergli un prestito, allora Paperino decide di nascondersi in quello che crede un armadio, ma in realtà è una macchina del tempo ancora da perfezionare. Poco dopo Paperone, aiutato da un cane da fiuto che segue le tracce di Paperino, giunge da Archimede e insiste per entrare anche lui nella macchina del tempo, fra lo sgomento dell'inventore che non ha idea di come far tornare indietro i due malcapitati.

Paperino si rende ben presto conto di essere finito in un galeone del XVII secolo, con una ciurma di lestofanti simili ai Bassotti, comandati da una bella ma spietata corsara simile a Paperina. Quest'ultima crede che Paperino sia una spia, e lo condanna a essere gettato fuori bordo fra i pescecani, ma poco dopo compare anche Paperone, che casualmente risulta essere un perfetto sosia dello zio della corsara, il temibile Corsaro Nero, e quindi viene scambiato per lui. Paperone regge il gioco per potersi vendicare di Paperino, a cui salva la vita, però per assegnargli una serie di lavori pesantissimi a bordo.

In breve la corsara nipote prende in simpatia Paperino, e di notte, di nascosto dal presunto zio e dalla ciurma (che ha fatto ubriacare) decide di fuggire con il giovane papero su una scialuppa.

Seconda puntata

Nel frattempo, a Maracaibo, il vero Corsaro Nero sosia di Paperone è in cella condannato alla pena capitale. Tuttavia, fingendo che l'indomani sia il suo compleanno, chiede al governatore (sosia di Ciccio) la proroga di un giorno per l'esecuzione, e l'ingenuo gliela concede; il corsaro ne approfitta per terminare un lavoro di scavo che aveva iniziato da tempo, e fugge dal carcere senza lasciare traccia; poi, dopo aver sottratto una scialuppa abbandonata, si dirige alla volta della sua isola segreta, dove ha stivato un'enorme quantità di denaro delle sue ruberie, di nascosto dalla nipote e dalla ciurma.

L'isola è la stessa che raggiungono, senza saperlo, la Corsara Paperina con Paperino. Il Corsaro Nero, infuriato perché il suo posto segreto è stato scoperto, lega a Paperino un barile di esplosivo con una miccia accesa e lo esorta a correre verso il mare per spegnerla, pur sapendo, come spiega alla disperata Paperina, che la costa è troppo lontana.

Paperino non avrebbe scampo se la miccia non fosse spenta all'ultimo momento da Qui, Quo, Qua, inviati da Archimede a bordo di uno speciale velivolo con la sua macchina del tempo. Prima di tornare nel presente, però, i paperi devono recuperare Paperone, che nel frattempo ha diretto anche lui la nave corsara all'isola misteriosa, guidato dal fiuto del suo cane. La ciurma si terrorizza vedendo l'aereo, e i nipoti riescono facilmente a prelevare a bordo del velivolo lo Zione, ancora vestito da corsaro, e il cane. Dopodiché, con un raggio speciale emesso dall'aereo di Archimede, distruggono la nave corsara. I membri della ciurma sono costretti a naufragare sull'isola, dove Paperina spiega loro che il Corsaro Nero ha nascosto lì l'oro razziato anziché dividerlo con loro: mentre i paperi moderni si allontanano per tornare nel loro mondo, il corsaro dovrà subire la collera dei suoi infuriati sottoposti.

Una volta a Paperopoli, però, la situazione non cambia: Paperone, sempre vestito da corsaro, continua a dare la caccia al nipote insolvente per non rimetterci il dollaro prestato a suo tempo.

Curiosità

  • La saga letteraria salgariana del Corsaro Nero aveva già ispirato una storia del 1970, Il Corsaro Paperinero e i borsari dei Caraibi (in cui lo stesso Bottaro aveva realizzato solo i disegni, per la sceneggiatura di Guido Martina); tuttavia gli eventi narrati nella prima e nella seconda parodia sono indipendenti e incompatibili.
  • Nel sogno di Paperino che apre la storia, il nemico affrontato dal protagonista nei panni del Corsaro Nero si chiama Van Gold anziché Wan Guld come l'antagonista dei romanzi di Salgari; la storpiatura del nome con inserimento della nota parola inglese gold per "oro" è giustificata dall'identificazione del malvagio con Paperon de' Paperoni.

Pubblicazioni

Paperino e la nipote del Corsaro Nero è stata pubblicata undici volte in Italia:

  • Topolino 1140-1141 (1977)
  • I Grandi classici Disney (cartonati) 1 (1982)
  • I Grandi Classici Disney 4 (1982)
  • I Grandi Classici Disney 110 (1996)
  • Le grandi parodie (Disney) 63 - Paperino e la nipote del Corsaro Nero (1998)
  • Super Miti Mondadori 38 - Sandopaper e i paperotti di Mompracem (2002)
  • I Classici della Letteratura 22 - Sandopaper e la perla di Labuan (2006)
  • Disney Anni D'Oro 13 (2011)
  • Più Disney 54 - Sandopaper e altre avventure (2012)
  • I Classici della Letteratura (2a edizione) 6 - Sandopaper e la perla di Labuan (2013)
  • Tesori Disney 16 - Il Corsaro Paperinero e altri pirati (2013)

Fuori d'Italia, è stata tradotta e pubblicata in Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Jugoslavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Spagna e Svezia.

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