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  • Paperino e il vecchio frac
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Paperino e il vecchio frac è una storia scritta da Claudia Salvatori e disegnata da Massimo De Vita, apparsa per la prima volta in Italia su Topolino n. 1954 del 9 Maggio 1993.

Trama[]

Zio Paperone si reca da un rigattiere per comprare un abito elegante ed economico da usare una sola volta. Il rigattiere gli propone così un vecchio frac ancora in buone condizioni e, con sorpresa di Paperone, al costo di un solo dollaro come volesse regalarlo. Paperone accetta e si prepara per la serata di gala al club dei miliardari. Il look di Paperone attira l'attenzione degli altri membri che riconoscono il frac che apparteneva al barone Rik Von Tirkiofen e ridacchiano perché Paperone non sembra conoscerne la triste fama. Il giorno dopo Qui, Quo e Qua accorrono al Deposito dopo aver sentito l'urlo del miliardario che trovano in stato di shock; Battista spiega che è giunta notizia che i giacimenti d'oro in Alaska si sono esauriti. I paperotti notano il frac e chiedono allo zio di prenderlo per la lotteria annuale delle Giovani Marmotte.

Consegnato il frac al Gran Mogol, le GM vanno a fare un campeggio nella Foresta Blu. Il luogo dovrebbe essere sicuro, ma vengono attaccati dai lupi e sono costretti a passare la notte su un albero. Il giorno dopo viene aparte la lotteria e Gastone, passando per caso, adocchia il frac tra i premi. Tuttavia, ignaro che la fortuna stia cercando di salvarlo, non riesce mai a prendere il biglietto corrispondente ed è costretto a comprare tutti i biglietti pur di avere il frac. Poco dopo giungono Qui, Quo e Qua che hanno scoperto dal manuale la storia del barone Rik Von Tirkiofen (noto per essere uno iettatore) e temono che la sua sfortuna passi al proprietario del suo frac. Giunta la sera Gastone, con indosso il frac, è sulla strada per andare alla festa della contessa De Spaperi. Viene però adocchiato da dei teppistelli che gli mettono del liquido puzzolente sul vestito facendolo così buttare fuori dalla festa. Gastone capisce che la colpa è del frac e lo butta nella spazzatura.

La mattina dopo, Nonna Papera (in città per fare provviste) nota il frac e decide di prenderlo per metterlo sullo spaventapasseri della fattoria a guardia del campo di grano. Ma giunge una grandinata improvvisa che distrugge il raccolto. Più tardi, la Nonna riceve la visita di Paperina. La papera vuole fare un regalo a Paperino e vanno di moda gli abiti d'antiquariato. Così il frac passa in mano a Paperina che lo porta a casa. La papera manda via un assicuratrice per gli incidenti domestici, ma subito dopo le capitano una serie a catena di incidenti degne del fidanzato.

Il giorno dopo Paperina regala il frac a Paperino. Qui, Quo e Qua lo riconoscono e raccontano allo zio la storia del barone Rik Von Tirkiofen. Questi era un miliardario eccentrico, scontroso ed avaro; a causa del suo brutto carattere era evitato da tutti e le malelingue gli avevano affibbiato l'etichetta di iettatore. Paperino non ci crede e decide di tenersi il frac ricordando loro che è già iellato di suo. Dopo un piccolo incidente, il papero scivola su una buccia di banana ma trova anche 10 dollari. La stra combinazione di eventi si ripete quando casca in un tombino e trova un anello. Qui, Quo e Qua ipotizzano che le due rispettive sfortuna scontrandosi creaino dei colpi di fortuna. Tornati a casa, una fodera del frac si strappa rivelando all'interno una serie di titoli di deposito dal gran valore ed il testamento del barone. Nel testo Von Tirkiofen si dice pentito della sua avarizia e del suo carattere ed ha deciso di nascondere il suo tesoro nel frac in modo che finisca nelle mani di non crede alle maldicenze; il proprietario avrà un quarto del valore mentre il resto andrà in beneficenza. Esaudendo le sue volontà, Paperino fa così costruire un parco giochi intitolato al barone. Ed anche se la sua sfortuna torna a colpire come norma, Qui, Quo e Qua si dicono orgogliosi di lui.

Curiosità[]

  • La storia è ispirata alla canzone di Domenico Modugno Un uomo in frac (adattata nella storia come Un condor in frac). La tavola di apertura presenta infatti un mendicante che ne canta alcuni versi, modificati per l'occasione.

Pubblicazioni Italiane[]

Galleria[]

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