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  • Paperino e il mais della riscossa
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Paperino e il mais della riscossa è una storia di Rodolfo Cimino e Massimo De Vita, pubblicata per la prima volta sul numero 845 di Topolino.

Trama[]

Paperino e Gastone vanno al Deposito poichè, in un momento di debolezza, Zio Paperone ha promesso loro un regalo. Decide quindi di dare ai nipoti le proprietà di due miniere d'oro di Valle Cupa guardandosi bene dall'informarli che sono inattive da tempo. Paperino e Gastone si precipitano così alle rispettive miniere.

Qualche tempo dopo, Paperino, assistito dai nipotini, è riuscito a ricavare solo un sacchettino d'oro dopo tanto lavoro. Informato che Gastone ha deciso di lasciare la sua miniera dopo non averne ricavato nulla, corre a prendere in giro il cugino. Ma, prima di partire, Gastone gli mostra 1000 dollari che ha guadagnato vendendo il ruscello del giacimento la cui acqua ha doti curative. Paperino non accetta l'ennesima sconfitta e fa analizzare l'acqua del suo ruscello sperando di venderlo anche lui. Ma l'acqua è piena di sali dannosi. Paperino non se la sente di tornare a casa a causa di conti lasciati in sospeso e progetta quindi di coltivare un pò di terra ed usare l'acqua per le piante. Attira così l'attenzione di un passante che si presenta come il professor Agricolis, esperto di mais. Paperino gli racconta le sue sventure ed il professore, leggende le analisi sull'acqua, commenta che è perfetta per il suo mais "numero 52 bis". Ne lascia così un sacchetto con precise istruzioni sulla coltivazione per poi andarsene.

Paperino ed i nipotini cominciano la coltivazione. Le piante crescono e, tempo dopo, arrivano alla maturazione. Paperino e Qui, Quo e Qua sono sorpresi di vedere che il mais venuto fuori è dorato. Mentre lo raccolgono, arriva Agricolis che constata il successo spiegando il procedimento che ha dato vita al mais, ma aggiungendo anche che l'oro presente è in piccole quantità e toccherà a loro trovare il modo di sfruttarlo. Sotto consiglio dei nipotini, Paperino pubblicizza così il suo speciale mais che attira turisti desiderosi di assaggiare il mais dorato. L'incasso è buono ed arriva anche Gastone che lo avverte che lo zio ha inserito una clausola nel contratto per cui dovrà pagare un dollaro. Infatti arriva Paperone a risquotere, ma Paperino lo avverte che sul mais non può avere pretese essendo frutto di attività agricola e non di miniera. Paperone però, dopo aver assaggiato il mais dorato, non può farne a meno e Paperino ne approfitta per vendergli tutta la produzione. Così, alla faccia del cugino, ora lui ed i nipotini possono tornare a Paperopoli e godersi un pranzo nei ristoranti come ora lo zio si gode il mais.

Pubblicazioni italiane[]

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