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  • Paperino e il genio del compleanno
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Paperino e il genio del compleanno (The Duck who never was) è una storia di Don Rosa del 1994 pubblicata in occasione del sessantesimo anniversario della creazione del personaggio di Paperino[1]. La storia è stata inserita nella top 100 storie del sito INDUCKS, raggiungendo il 36° posto nell'agosto 2015. Ora è al numero 44.

Trama[]

È il nove giugno e Paperino è triste perchè Qui, Quo, Qua sembrerebbero essersi dimenticati del suo compleanno. Esce di casa, depresso, per cercare un lavoro al museo, ma il direttore gli concede sessanta minuti prima di mandarlo in pensione, dato che il papero dovrebbe avere ormai 60 anni, età oltre la quale, come sottolinea ironicamente l'autore, nella società contemporanea le porte del mondo del lavoro rimangono definitivamente chiuse. Paperino, ulteriormente depresso, arriva al punto di desiderare di non essere mai esistito.

Nell'atto di lasciare il museo, Paperino sbatte contro un vaso antico dal quale esce un genio chiamato il "genio del compleanno", che mostra al papero come sarebbe Paperopoli senza di lui. Il quadro che si prospetta al nostro eroe è il seguente: Archimede ha perso il suo genio creativo ed è diventato un modesto fattore, dopo aver acquistato la fattoria di Nonna Papera; quest'ultima è ora segretaria di Paperina, che a sua volta ha fatto fortuna come scrittrice tanto da poter rilevare il Deposito di Paperon de' Paperoni, ma, senza Paperino, vive in solitudine, involgarita e inacidita.
Paperone, non potendo contare sui servizi resi da Paperino, aveva assunto Ciccio, che però era stato talmente incapace da cedere immediatamente la famosa Numero Uno ad Amelia in cambio di un hot dog, causando il tracollo psicologico e la rovina economica del multimiliardario, ridottosi a vivere come un vagabondo insieme allo stesso Ciccio; Qui, Quo, Qua, essendo stati a suo tempo affidati dalla madre a Gastone anziché a Paperino, vivono nell'agiatezza e nel lusso, viziati dall'incredibile fortuna del cugino, e crescono obesi, pigri e privi di stimoli. Infine, Paperopoli, privata degli investimenti di Paperone, versa nella povertà e nel degrado, tanto più che le funzioni di polizia sono svolte dai Bassotti.

Grazie alla visione del genio, Paperino capisce l'importanza della sua esistenza e torna a casa felice: inoltre scopre che i suoi parenti avevano organizzato una festa a sorpresa e proprio per questo i nipotini, al mattino, avevano finto di non ricordarsi del compleanno dello zio. Dopo aver sfruttato comicamente l'argomento dell'età del papero, sessantenne ma eternamente giovane, la storia termina con una splendida vignetta a mezza pagina.

Analisi[]

Paperino D

la vignetta finale..

Così come farà Romano Scarpa quattro anni più tardi nella storia Topolino e le dolcezze del Natale, Don Rosa trae spunto dalla pellicola La vita è meravigliosa di Frank Capra (1946) per immaginare un futuro inquietante in cui Paperino non è mai esistito. Il Topolino di Scarpa è forse psicologicamente più vicino del Paperino di Rosa al protagonista del film che è l'archetipo dell'eroe americano idealista, che però sprofonda nella disperazione a seguito della crisi[1]. Don Rosa infatti non arricchisce la trama, mostrando le avversità che si accaniscono sul suo protagonista, ma si serve solo dell'espediente letterario del sogno per mostrare una realtà alternativa in cui Paperino non è mai esistito.

Pubblicazioni in Italia[]

Contando finora cinque pubblicazioni, Paperino e il genio del compleanno è fra le storie di Don Rosa più edite in Italia:

  • Paperino Mese 168 (1994)
  • Tutto Disney 3 - Io Paperino! (1996)
  • Speciale Disney 24 - I magnifici 10 (2001)
  • Zio Paperone 177 (2004)
  • Raccolta Paperino Mese / Paperino 17

Note[]

  1. 1,0 1,1 [1] Topolino e le dolcezze del Natale - INDUCKS.org
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