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Versione delle 15:59, 8 dic 2018

  • Paperinik e la crisi eroico finanziaria
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Paperinik e la crisi eroico finanziaria è una storia di Giorgio Pezzin e Massimo De Vita. E' stata pubblicata sul numero 1985 di Topolino.

Trama

Paperinik sta inseguendo un ladro in automobile e lo arpiona con un gadget della 313-X facendolo schiantare contro un lampione. Il ladro, di nome Slim, commenta che è difficile scappare all'eroe con tutte queste armi e Paperinik comincia a raccontare che in passato era diverso.

Tempo prima Paperinik si trova ad avere dei problemi quando le sue armi vanno in avaria ed Archimede non può aggiustarle dato che i componenti costano e ha già fatto molto credito all'eroe. Capendo la situazione, Paperinik ha l'idea di chiedere un contributo comunale per la lotta al crimine e si reca dal sindaco di Paperopoli che rifiuta data la scarsità di mezzi e la reazione dei cittadini se mettessero una nuova tassa. Per arrivare ad un compromesso, il sindaco gli propone di istituire un "contributo integrativo sui salvataggi" ovvero Paperinik dovrà far firmare dei moduli al cittadino da salvare e riscuotere direttamente. Con uno zainetto con tutto il necessario, Paperinik comincia così la ronda notturna. Ma, di fronte ai cittadini che si rifiutano di pagare una volta salvati, decide di cambiare strategia e costringerli a firmare prima. Ma, in questo modo, anche i suoi interventi ne risentono e, sopratutto, la sua popolarità scende drasticamente. In più, detratte le tasse, alla fine si ritrova ad aver guadagnato solo pochi dollari.

Paperinik viene così approcciato da Zio Paperone che si propone di occuparsi delle sue spesi se in cambio l'eroe accetta di pubblicizzare i suoi prodotti indossando una tutta piena di adesivi pubblicitari. Paperinik si trova costretto ad accettare, ma finisce per sembrare solo ridicolo facendo ridere tutti mentre Paperone approfitta di un servizio televisivo sull'eroe per far ancora più pubblicità. Qui, Quo, Qua hanno però un idea per aiutare il loro eroe. Quando Paperino torna così a casa sconsolato per il suo alter-ego, i nipotini gli proprongono la loro idea di far raccontare le avventure di Paperinik su un giornale a fumetti che pagherebbe per averne l'esclusiva...ed questo giornale è proprio Topolino. Felice, Paperino rigrazia così i suoi nipotini.

Tornando al presente, Paperinik finisce di raccontare la storia e Slim ne approfitta per scappare. L'eroe scopre che il ladro gli ha sgonfiato le gomme mentre stava raccontando e commenta che forse questa storia è meglio non finisca su Topolino.

Curiosità

Una versione alternativa della storia è stata pubblicata sul numero 166 di Paperino Mese, rimaneggiata da Massimo Marconi per rimediare a un disguido di assegnazione ai disegnatori.[1]

Pubblicazioni italiane

Note