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  • Paperinik, Umperio e il caso del vaso a caso
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Paperinik, Umperio e il caso del vaso a caso è una storia di Bruno Sarda e Marco Meloni, pubblicata sul numero 38 di Paperinik Cult.

Trama[]

Al convegno degli investigatori paperopolesi, Paperinik è chiamato a consegnare il premio per il miglior investigatore dell'anno a tale De Segugis. Tra gli investigatori presenti c'è anche Umperio Bogarto al quale però il presidente del club rimprovera di essere un disastro e gli intima di risolvere un caso entro 48 ore se non vuole essere buttato fuori.

Paperinik tenta senza successo di tirargli sù il morale e si propone di dargli di nascosto una mano a risolvere un caso. Si apposta così sotto l'ufficio dell'investigatore, ma non arriva nessun cliente. Paperinik decide allora di creare lui stesso un caso per Umperio. Mentre in tv si parla di una banda che rapina i musei, Paperinik si presenta a Umperio mascherato da un antiquario di passaggio al quale è stato rubato un prezioso vaso ming mentre era su una panchina al parco.

I due vanno sul luogo del furto dove Paperinik ha lasciato come indizio un cappello appartenente al "ladro" che dovrebbe portare Umperio ad una palestra. Secondo i piani dell'eroe, Umperio dovrebbe seguire gli indizi ed arrivare ad una villa abbandonata dove Paperinik ha nascosto il vaso (in realtà comprato ad un supermercato). Umperio però fa dei ragionamenti tutti suoi e, invece della palestra, si reca ad un mercatino delle pulci. Paperinik deve quindi anticiparlo e travestirsi da venditore dicendo ad Umperto che ha venduto il cappello ad un tale che parlava della discoteca "Le quattro stagioni". Ma Umperio, pensando ad un tentativo di sviarlo, decide di andare ad una pizzeria costringendo Paperinik a dover variare di nuovo il piano. Travestito da cameriere, fa trovare ad Umperio un foglio perso dal ladro con l'indirizzo della villa del Barone di Rivarosa. Paperinik si prepara per la parte finale e, travestito dall'autore del furto, aspetta l'arrivo di Umperio alla villa.

Ma, all'una di notte, Umperio non si presenta e Paperinik cerca di capire a quale conclusione stramnpalata sia arrivato stavolta. L'investigatore infatti, convinto ancora di un tentativo di sviarlo, è andato al Bar One del paesino di Rivarosa. Comincia a chiedere del vaso e dei brutti ceffi lo catturano e gli chiedono come sia arrivato a loro. Paperinik, riuscito a rintracciarlo, interviene a liberare Umperio ma un membro della banda lo colpisce alle spalle con una bottiglia. Mentre è impegnato a liberare i compgani, Umperio approfitta dei cocci di vetri per liberarsi dalle corde e mettere a sua volta fuori gioco il ladro. Paperinik e Umperio scoprono così che si tratta della banda che rapina i musei e trovano la refurtiva in una stanza segreta. Paperinik commenta che ora l'investigatore può fare bella figura al club e ne approfitta per mettere il finto vaso ming tra la refurtiva. Guardandolo, Umperio si chiede come mai c'è una scritta in inglese su un antico vaso cinese.

Pubblicazioni italiane[]

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