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'''Paperin di Tarascona''' è una [[parodia Disney]] scritta da [[Guido Martina]] e disegnata da [[Luciano Bottaro]], ispirata da ''Tartarino di Tarascona''. La storia è stata pubblicata per la prima volta su Topolino n. 156 e 157 del 10 e 25 febbraio 1957.
   
'''Paperin di Tarascona''' è una [[parodia Disney]] scritta da [[Guido Martina]] e disegnata da [[Luciano Bottaro]], ispirata da ''Tartarino di Tarascona''. La storia è stata pubblicata per la prima volta su Topolino n.156 e 157 del 10 e 25 febbraio 1957.
 
 
==Trama==
 
==Trama==
<span style="font-size:16px;">1 Episodio</span>
 
   
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[[Zio Paperone]] è disperato perché non sa più come trovare altri metodi per guadagnare sempre più soldi. Pensando che produrre farmaci potrebbe essere un'idea interessante, va da [[Archimede]] chiedendogli di inventare un prodotto chimico del quale l'umanità non potrebbe fare più a meno; l'inventore lo accontenta proponendogli delle pillole contro la paura: l'invenzione sarebbe geniale, ma le pillole non sono ancora state sperimentate e potrebbero presentare effetti collaterali anche gravi.
[[Zio Paperone]] è disperato perché pensa che nella sua vita manchi qualcosa, come se ci fosse nella sua esistenza una grave lacuna, però non riesce a capire fino in fondo di che cosa si tratta. In effetti gli manca "quel qualcosa" che gli faccia guadagnare più soldi. Infatti tra le sue numerose fabbriche, intuisce che i prodotti chimici si vendono a peso di oro ed allora va da [[Archimede]] che lo trova ad inventare un sistema per cuocere le uova senza bruciarle. Dopo che Zio Paperone gli spiega il problema di come guadagnare più soldi, Archimede prova a convincerlo ad inventare una macchina che produrrebbe acqua potabile al posto del carburante per auto ma Paperone si arrabbia dicendo che sarebbe assurda un'invenzione del genere in quanto non potrebbe più vendere il suo petrolio. Paperone gli spiega che Archimede dovrebbe inventare un prodotto chimico del quale gli uomini non potrebbero fare più a meno. Paperone riflette che nel mondo ci sono 4 miliardi di uomini e pensa se tutti comprassero il suo prodotto avrebbe 4 miliardi di dollari. Intanto [[Qui, Quo, Qua]] si lamentano: [[Paperino]] non li lascia andare al circo perché i biglietti costano 50 centesimi. Paperone li sente e vuole fargli andare al circo: invece gli dà il fazzoletto per as
 
   
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Paperone accetta, e decide di usare [[Paperino]] come cavia per le pillole. L'esperimento funziona: Paperino diventa improvvisamente coraggiosissimo, prende le difese di [[Qui, Quo, Qua]] - che si erano intrufolati sotto il tendone del circo senza pagare, perché sprovvisti dei soldi del biglietto - e malmena il personale del circo; inoltre, entrato a sua volta sotto il tendone, si infila nella gabbia dei leoni e doma un esemplare ferocissimo.
==Personaggi==
 
   
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Paperino è ammirato da tutti per il suo coraggio e viene scortato fino a casa dai paperopolesi entusiasti; Paperone è altrettanto entusiasta perché le pillole appaiono efficaci e in grado di garantirgli cospicui guadagni. Se non che, appena arriva la notte Paperino si spaventa vedendo un semplice gatto; il ricco zio chiede spiegazioni ad Archimede, il quale conclude che le pillole hanno effetto solo con la luce del giorno, il che le rende di fatto inutili, dato che la gente tende ad avere più paura di notte. Lo scienziato avrebbe bisogno di esaminare il farmaco per modificarne la composizione, ma Paperino, scappato di casa e resosi irreperibile, ha portato tutte le pillole con sé.
*Paperino (Tartarino)
 
   
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Durante la sua fuga, il papero finisce al porto e si nasconde in una cassa, che poco dopo viene caricata su una nave diretta in Algeria. Dopo aver viaggiato al buio nella stiva, Paperino riprende coraggio non appena esce all'aria aperta e riesce ad avere la meglio sui marinai che, scopertolo, intendono denunciarlo come clandestino. Messo piede in Africa, ancora armato del fucile che aveva con sé da Paperopoli e sempre sotto l'effetto del ritrovato di Archimede, il nostro eroe sogna di coprirsi di gloria andando a caccia di animali ferocissimi. Tuttavia, il primo leone a cui spara è un esemplare cieco e inoffensivo, e sacro per il sentimento religioso dei locali: resosi colpevole di sacrilegio, il papero deve fuggire fuori città per sfuggire al linciaggio della folla. Una volta in campagna, la sua successiva vittima è un semplice asinello: il padrone dell'animale, furioso per averlo perso, prende Paperino prigioniero e lo costringe a girare la pompa del pozzo come prima faceva l'asino.
*Zio Paperone.
 
   
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Nel frattempo Paperone ha avuto notizie della presenza del nipote in Africa e si reca a sua volta là per farsi restituire le pillole e consegnarle ad Archimede: Paperino, nel frattempo fuggito nel deserto, non è più sotto l'effetto - limitato nel tempo - dell'invenzione e per di più ha perso le pillole (che sono state ingerite casualmente da alcune pecore diventate immediatamente ferocissime). Dopo un lungo inseguimento, Paperone raggiunge il nipote che ha trovato scampo arrampicandosi in cima a una palma, e decide rifarsi dello sfumato affare delle pillole per il coraggio mostrando a pagamento Paperino stesso ai visitatori, presentandolo come un eremita che da tempo vive sulla cima di un albero senza cibo.
*Archimede Pitagorico.
 
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[[Categoria:Storie italiane]]
 
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==Commento==
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'''Paperin di Tarascona''' è un esempio di parodia Disney ambientata nel presente e con solo vaghe somiglianze con l'opera a cui si ispira, sottogenere piuttosto comune negli anni '50 e '60: in pratica, chi conosce il romanzo ''Tartarin di Tarascona'' di Alphonse Daudet può scorgere nella storia a fumetti dei precisi riferimenti, ma per qualunque altro lettore la storia può apparire come una normale vicenda ambientata nel consueto universo dei paperi. L'espediente delle pillole per il coraggio è il motore di tutta l'azione, mancando qualunque riferimento alla caratterizzazione di Tartarino di Daudet, personaggio mediocre insofferente della vita in una monotona cittadina di provincia francese e desideroso, benché solo a parole, di avventure in paesi esotici.
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La storia, penalizzata anche da un atteggiamento verso gli animali che sarebbe apparso totalmente censurabile alcuni decenni dopo - Paperino non esita a sparare per puro passatempo e al di là di una possibile autodifesa - non appare in generale fra le più memorabili del filone parodia, e non gode di un particolare apprezzamento da parte dei lettori (si trova oltre la 2000esima posizione della graduatoria INDUCKS nell'ottobre 2016).
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==Curiosità==
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* Il titolo della storia è un semplice richiamo ai lettori all'opera parodiata: infatti, nella vicenda la cittadina francese di ''Tarascona'' non trova nessuno spazio.
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==Pubblicazioni==
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'''Paperin di Tarascona''' è stata pubblicata undici volte in Italia:
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*[[Topolino (libretto)|Topolino]] 156-157 (1957)
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*[[I Classici di Walt Disney]] (prima serie) 1 - [[I classici di Walt Disney (albo)|I Classici di Walt Disney]] (1957)
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*Cartonati Disney 5 - Paperin di Tarascona (1972)
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*I Classici di Walt Disney (seconda serie) 3 - I classici di Walt Disney (1977)
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*[[Le grandi parodie (Disney)]] 7 - Paperin di Tarascona (1993)
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*Le grandi parodie (rilegate) 4 - Paperino e il Conte di Montecristo - Paperino barbiere di Siviglia - Paperin di Tarascona (1993)
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*I Classici della Letteratura 19 - Il mistero dei candelabri (2006)
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*I Maestri Disney 37 - Luciano Bottaro (2009)
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*I Classici della Letteratura (2a edizione) 9 - Il mistero dei candelabri (2013)
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*[[I Grandi Classici Disney]] 346 (2015)
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Inoltre è stata tradotta e pubblicata in numerosi altri paesi (Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Olanda, Spagna, Svezia e Turchia).
 
[[Categoria:Parodie]]
 
[[Categoria:Parodie]]
[[Categoria:Storie da inserire]]
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[[Categoria:Storie italiane]]
 
[[Categoria:Storie di Guido Martina]]
 
[[Categoria:Storie di Guido Martina]]
 
[[Categoria:Storie di Luciano Bottaro]]
 
[[Categoria:Storie di Luciano Bottaro]]
 
[[Categoria:Storie ambientate in Africa]]

Versione delle 10:28, 6 mag 2020

  • Paperin di Tarascona
  • Commenti




Paperin di Tarascona è una parodia Disney scritta da Guido Martina e disegnata da Luciano Bottaro, ispirata da Tartarino di Tarascona. La storia è stata pubblicata per la prima volta su Topolino n. 156 e 157 del 10 e 25 febbraio 1957.

Trama

Zio Paperone è disperato perché non sa più come trovare altri metodi per guadagnare sempre più soldi. Pensando che produrre farmaci potrebbe essere un'idea interessante, va da Archimede chiedendogli di inventare un prodotto chimico del quale l'umanità non potrebbe fare più a meno; l'inventore lo accontenta proponendogli delle pillole contro la paura: l'invenzione sarebbe geniale, ma le pillole non sono ancora state sperimentate e potrebbero presentare effetti collaterali anche gravi.

Paperone accetta, e decide di usare Paperino come cavia per le pillole. L'esperimento funziona: Paperino diventa improvvisamente coraggiosissimo, prende le difese di Qui, Quo, Qua - che si erano intrufolati sotto il tendone del circo senza pagare, perché sprovvisti dei soldi del biglietto - e malmena il personale del circo; inoltre, entrato a sua volta sotto il tendone, si infila nella gabbia dei leoni e doma un esemplare ferocissimo.

Paperino è ammirato da tutti per il suo coraggio e viene scortato fino a casa dai paperopolesi entusiasti; Paperone è altrettanto entusiasta perché le pillole appaiono efficaci e in grado di garantirgli cospicui guadagni. Se non che, appena arriva la notte Paperino si spaventa vedendo un semplice gatto; il ricco zio chiede spiegazioni ad Archimede, il quale conclude che le pillole hanno effetto solo con la luce del giorno, il che le rende di fatto inutili, dato che la gente tende ad avere più paura di notte. Lo scienziato avrebbe bisogno di esaminare il farmaco per modificarne la composizione, ma Paperino, scappato di casa e resosi irreperibile, ha portato tutte le pillole con sé.

Durante la sua fuga, il papero finisce al porto e si nasconde in una cassa, che poco dopo viene caricata su una nave diretta in Algeria. Dopo aver viaggiato al buio nella stiva, Paperino riprende coraggio non appena esce all'aria aperta e riesce ad avere la meglio sui marinai che, scopertolo, intendono denunciarlo come clandestino. Messo piede in Africa, ancora armato del fucile che aveva con sé da Paperopoli e sempre sotto l'effetto del ritrovato di Archimede, il nostro eroe sogna di coprirsi di gloria andando a caccia di animali ferocissimi. Tuttavia, il primo leone a cui spara è un esemplare cieco e inoffensivo, e sacro per il sentimento religioso dei locali: resosi colpevole di sacrilegio, il papero deve fuggire fuori città per sfuggire al linciaggio della folla. Una volta in campagna, la sua successiva vittima è un semplice asinello: il padrone dell'animale, furioso per averlo perso, prende Paperino prigioniero e lo costringe a girare la pompa del pozzo come prima faceva l'asino.

Nel frattempo Paperone ha avuto notizie della presenza del nipote in Africa e si reca a sua volta là per farsi restituire le pillole e consegnarle ad Archimede: Paperino, nel frattempo fuggito nel deserto, non è più sotto l'effetto - limitato nel tempo - dell'invenzione e per di più ha perso le pillole (che sono state ingerite casualmente da alcune pecore diventate immediatamente ferocissime). Dopo un lungo inseguimento, Paperone raggiunge il nipote che ha trovato scampo arrampicandosi in cima a una palma, e decide rifarsi dello sfumato affare delle pillole per il coraggio mostrando a pagamento Paperino stesso ai visitatori, presentandolo come un eremita che da tempo vive sulla cima di un albero senza cibo.

Commento

Paperin di Tarascona è un esempio di parodia Disney ambientata nel presente e con solo vaghe somiglianze con l'opera a cui si ispira, sottogenere piuttosto comune negli anni '50 e '60: in pratica, chi conosce il romanzo Tartarin di Tarascona di Alphonse Daudet può scorgere nella storia a fumetti dei precisi riferimenti, ma per qualunque altro lettore la storia può apparire come una normale vicenda ambientata nel consueto universo dei paperi. L'espediente delle pillole per il coraggio è il motore di tutta l'azione, mancando qualunque riferimento alla caratterizzazione di Tartarino di Daudet, personaggio mediocre insofferente della vita in una monotona cittadina di provincia francese e desideroso, benché solo a parole, di avventure in paesi esotici.

La storia, penalizzata anche da un atteggiamento verso gli animali che sarebbe apparso totalmente censurabile alcuni decenni dopo - Paperino non esita a sparare per puro passatempo e al di là di una possibile autodifesa - non appare in generale fra le più memorabili del filone parodia, e non gode di un particolare apprezzamento da parte dei lettori (si trova oltre la 2000esima posizione della graduatoria INDUCKS nell'ottobre 2016).

Curiosità

  • Il titolo della storia è un semplice richiamo ai lettori all'opera parodiata: infatti, nella vicenda la cittadina francese di Tarascona non trova nessuno spazio.

Pubblicazioni

Paperin di Tarascona è stata pubblicata undici volte in Italia:

  • Topolino 156-157 (1957)
  • I Classici di Walt Disney (prima serie) 1 - I Classici di Walt Disney (1957)
  • Cartonati Disney 5 - Paperin di Tarascona (1972)
  • I Classici di Walt Disney (seconda serie) 3 - I classici di Walt Disney (1977)
  • Le grandi parodie (Disney) 7 - Paperin di Tarascona (1993)
  • Le grandi parodie (rilegate) 4 - Paperino e il Conte di Montecristo - Paperino barbiere di Siviglia - Paperin di Tarascona (1993)
  • I Classici della Letteratura 19 - Il mistero dei candelabri (2006)
  • I Maestri Disney 37 - Luciano Bottaro (2009)
  • I Classici della Letteratura (2a edizione) 9 - Il mistero dei candelabri (2013)
  • I Grandi Classici Disney 346 (2015)

Inoltre è stata tradotta e pubblicata in numerosi altri paesi (Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Olanda, Spagna, Svezia e Turchia).