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|titolo = Paperin de la Scalogna e il re dell'arena
 
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Versione delle 19:36, 15 dic 2013

  • Paperin de la Scalogna e il re dell'arena
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Paperino originale Questo è un articolo dal contenuto originale
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Paperin de la Scalogna e il re dell'arena è una storia scritta da Guido Martina e disegnata da Giovan Battista Carpi, quinto capitolo della saga Storia e gloria della dinastia dei paperi. La storia si svolge a Siviglia nel 1492 e narra le avventure di don Paperin de la Scalogna.

Trama

Don Paperin de la Scalogna da più di un mese va a fare serenate alla bella e sconosciuta Paperincita, ma una sera viene anche il suo cugino e rivale Fortunio Gastonete. Entrambi desiderano corteggiare la bella papera e scoppia una violenta rissa.

Paperincita non sa quale dei due corteggiatori incoraggiare e per decidersi lancia una moneta, che però cade fuori dalla finestra. Fortunio, credendo che si tratti di un'elemosina, si allontana offendendo la papera, che ricambia scaraventandogli una brocca d'acqua in testa. Paperin de la Scalogna invece accetta la moneta (anche perché, come pensa fra sé, "una peseta d'oro può far sempre comodo") e sale fino alla finestra di Paperincita, che riesce finalmente a vedere: i due si conoscono e si innamorano.

Nel frattempo, il ricco zio di Paperin, Paperon y Paperonios, è disperato perché non riesce più ad andare avanti nella sua attività di organizzatore di corride: infatti i toreri esigono di essere pagati di più e sono entrati in sciopero. Al ritorno del nipote, Paperon lo convince a presentarsi lui come torero nella successiva corrida. Dato che Paperin de la Scalogna è totalmente incapace di affrontare un toro, i due trovano uno stratagemma: ufficialmente il papero affronterà il ferocissimo El Diablo, ma in realtà i cartelli nelle stalle dei tori saranno scambiati e nell'arena scenderà un bovino molto più mite.

Il giorno dopo Paperin de la Scalogna entra nell'arena, convinto che avrà un compito di tutto riposo, e vantandosi in anticipo della sua impresa saluta la regina Minnie Bella di Castiglia nonché Paperincita, sua dama di corte, seduta a fianco della sovrana. Tuttavia l'invidioso Fortunio Gastonete, accortosi dello scambio dei cartelli, interviene in modo che Paperin affronti effettivamente El Diablo.

Il malcapitato papero riesce fortunosamente a salvarsi spiccando dei grandi salti e finendo nel palco reale occupato dalla regina e da Paperincita. Quest'ultima si vergogna di lui, ma la sovrana non è d'accordo: anzi, Minnie Bella trova le corride troppo sanguinarie, e decide di abolirle sostituendole con le corse a ostacoli, di cui proclama campione Paperin de la Scalogna.

In seguito i paperi vengono ricevuti a palazzo reale, e nella circostanza Minnie Bella di Castiglia li nomina grandi di Spagna. Paperon y Paperonios viene a sapere che la regina sta finanziando una spedizione di caravelle affidata a Cristoforo Colombo: i tre pronipotini leggono sul loro infallibile manuale dei giovani Hidalgos che Colombo scoprirà un nuovo continente ricco di miniere d'oro.

L'informazione è sufficiente perché Paperon y Paperonios decida di imbarcarsi nella spedizione, trascinando con sé don Paperin de la Scalogna e i nipotini. Da allora i paperi vivranno nel Nuovo Mondo e daranno origine alla stirpe dei personaggi moderni.