- Paperhone
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- "Dieci anni or sono, ai tempi della corsa all'oro in California, tutto era LECITO, LEGITTIMO e LEGALE!"
- ―Paperhone a un pronipotino
Paperhone è un personaggio del mondo dei paperi che appare per la prima volta nella storia Zio Paperone e i cannoni del Mississippi, settimo episodio della saga Storia e gloria della dinastia dei paperi. Secondo Martina, Paperhone sarebbe il nonno paterno di Paperon de' Paperoni, in quanto padre di Paperon-Papà.
Storia[]
Di Paperhone non si conosce l'esatta data di nascita, ma si può dedurre che sia nato nei primi anni dell'Ottocento, o alla fine del Settecento, dato che nel 1861, anno in cui è ambientata la storia, era già in età avanzata. Lui stesso racconta di come, nella corsa all'oro in California, nel 1849, abbia rubato una tonnellata d'oro ad un certo Pokerdyck, nonno del futuro Rockerduck, e come sia dovuto fuggire per quaranta giorni e quaranta notti, senza mai fermarsi per mangiare, per sfuggire alla sua ira.
I due rivali si ritrovano nel Mississippi nel 1861, durante la Guerra di Secessione Americana: e casualmente Paperhone trova in un'isola apparentemente abbandonata una miniera di platino in realtà proprietà di Pokerdyck. Dopo essere finito prigioniero di un generale sudista, forse antenato di Topolino, Paperhone e nipoti riescono a rubare un'altra volta l'oro di Pokerdyck.
Nella storia Paperone va alla guerra (Inducks I TL 685-B), si dice che Paperhone (che però è qui chiamato Geremia) aveva disertato l'esercito americano nel 1976.
Nel 1897 Paperhone non era più in vita, in quanto in quella data Paperon-Papà afferma "Paperhone era mio padre"[1].
Aspetto fisico[]
Paperhone, come in genere i protagonisti della Storia e gloria della dinastia dei paperi, è in tutto simile al personaggio moderno di riferimento, nella fattispecie Paperon de' Paperoni, tranne che per l'abbigliamento. Indossa una camicia con cravattino e sopra di essa una giacca blu; in testa ha un cilindro blu con una fascia nera. Del tutto simili a quelli del suo discendente sono gli occhiali a stringinaso, il bastone di legno con manico ricurvo e le ghette indossate senza scarpe.
Carattere[]
Anche dal punto di vista caratteriale Paperhone è del tutto affine a Paperon de' Paperoni (o meglio, alla caratterizzazione che dà di quest'ultimo Guido Martina). Appare avaro e attaccatissimo al denaro, e non esita ad arricchirsi con mezzi illeciti: il suo motto, che ripete tre volte nella storia, sembra essere "tutto è lecito, legittimo e legale" (sottinteso, quando si tratta di arricchirsi). Anche quando non viola la legge, è incline alla doppiezza e all'imbroglio, tant'è vero che navigando sul Mississippi tenta di sfuggire al fuoco dei due eserciti in guerra fingendosi nordista con i nordisti e sudista con i sudisti. Come il Paperone delle storie di Martina, inoltre, si trova regolarmente in contrasto con il nipote e i pronipotini, che sfrutta senza troppi scrupoli.
Curiosità[]
- Il personaggio di Paperhone, come tutti quelli presenti in Storia e gloria della dinastia dei paperi, non è presente né nell'albero genealogico di Don Rosa e nemmeno nella Saga di Paperon de' Paperoni, in quanto il maestro del Kentucky creò Dingo de' Paperoni, come nonno paterno del suo protagonista.
- Paperhone risulta praticamente identico (anche per quanto riguarda l'abbigliamento) al Paperone disegnato due anni prima dallo stesso Romano Scarpa per la storia Paperino eroe di Duckburg, per quanto i due personaggi siano ben distinti e a quanto pare neppure parenti.
- Il cognome di Paperhone non viene mai nominato, ma siccome suo figlio si chiama Paperon Papà, si può pensare che anche il padre di lui, si chiamasse Paperhone Papà, ma non è chiaro se l'appellativo "Papà", sia il cognome o un soprannome. Tralaltro il fatto che Paperhone sia il nonno di Paperon de' Paperoni, lascia pensare che sia un soprannome e che in realtà si chiamino: Paperhone de' Paperoni e Paperon "Papà" de' Paperoni (che avrebbe poi passato il nome a suo figlio, usanza molto diffusa nei paesi anglofoni).
- Paperhone, nella storia, appare già in età piuttosto avanzata, e quindi è quasi certo che avesse già dato alla luce Paperon Papà, tuttavia il carattere cinico, arraffone e, soprattutto, la sua tendenza a sfruttare il parentame per i propri scopi, rende piuttosto improbabile che Paperhone abbia voluto un figlio, se si considera, inoltre, che nella storia non viene mai fatto il minimo accenno a una moglie di Paperhone.
Note[]