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"Mi viene in mente quando incontrai per la prima volta Giorgio Cavazzano e ricordavo tutto, tutto, tutto quello che aveva fatto perché l'avevo letto migliaia di volte. Conoscevo cose che neppure lui sapeva delle storie che lui stesso aveva disegnato!"
Paolo Mottura[1]

Paolo Mottura (Pinerolo, 26 giugno 1968) è un artista e fumettista italiano conosciuto principalmente per le sue storie a fumetti Disney[2].

Biografia[]

Infanzia e adolescenza[]

Paolo nasce sul finire degli anni Sessanta a Pinerolo in provincia di Torino. Fin dalla più tenera età si dimostra piuttosto introverso, ama starsene appartato a scarabocchiare su un foglio di carta, mentre i suoi coetanei giocano a pallone. Intanto lui disegna e dà vita ai suoi primi personaggi a fumetti[2]. In quegli anni partecipa anche al suo primo concorso artistico con il lavoro dal titolo "Uomo meditabondo con albero", classificandosi penultimo[2].

Durante gli anni del liceo e del successivo servizio militare la sua arte riceve sempre più apprezzamenti dai suoi coetanei e questo, unito al grande amore per il disegno, lo spingeranno a intraprendere la carriera di fumettista professionista.

Gli esordi[]

L'occasione per entrare alla Disney si presenta nel 1989 quando incontra Giovan Battista Carpi[1][3], allora responsabile della nascente Accademia Disney, che lo mette subito alla prova chiedendogli di disegnare la sua prima tavola, una strip con protagonista Paperino su Topolino 1755[4][5].

Paolo Mottura 1

Paolo Mottura al lavoro su una tavola

La sua prima storia, su sceneggiatura di Giorgio Pezzin, viene pubblicata su Topolino 1798, del maggio 1990, con titolo Zio Paperone e il mistero dell'Olimpo. Nell'arco dello stesso anno sono pubblicate altre cinque storie[6], da lì in poi la sua carriera è avviata e sino ad oggi ha collaborato ininterrottamente con la Walt Disney Italia e Panini Comics, gli editori di Topolino. In quegli anni lavora anche per altre testate disneyane come Minni & Company e L'enconomia di Zio Paperone realizzata in collaborazione con Il Sole 24 ore[7].

In coppia con Rodolfo Cimino realizza alcune storie come Zio Paperone e i dollari pesanti (1993) e Zio Paperone e l'occhio della montagna (1995). Tra le altre storie pubblicate nel corso degli anni novanta si ricordano anche Paperino e l'amaca della felicità (1992); Brigitta e la sfida amorosa (1994); Topolino e la tromba di Satchmouse (1998); Dalla parte sbagliata (1998) e L'ombra del drago (1999).

PK Team e PKNA[]

Paolo Mottura ha fatto parte di quella generazione di artisti che a metà degli anni novanta ha contribuito a rivoluzionare il fumetto Disney dando vita alla testata Paperinik New Adventures. Come rivela lui stesso, non è a conoscenza dell'esistenza di questo nuovo progetto editoriale finché non compra in edicola l'albo PKNA #0 Evroniani[1]. Affascinato dal nuovo formato e dalla colorazione della testata, Mottura contatta immediatamente Ezio Sisto, chiedendogli di far parte del PK Team. Gli viene assegnato l'albo PKNA #2 Due che per motivi di tempo realizza in coppia con il collega Corrado Mastantuono.

Negli anni successivi realizza altri quattro albi PKNA #7 Invasione, #17 Stella cadente, #32 Underground e #40 Un solo respiro oltre che le miniserie Il grande Burton La Valle e Io sono Xadhoom.

Gli anni Duemila vedono Mottura collaborare anche alla realizzazione di illustrazioni per la serie di libri di narrativa Disney Avventura.

Periodo francese[]

Careme vol 1

La copertina del primo volume di Carême.

Dal 2003 Mottura ha avuto la possibilità di confrontarsi la realtà del fumetto franco-belga, da sempre la sua grande passione[3]. Dopo aver conosciuto l'editore degli Umanoidi a una fiera, Mottura viene ricontattato e gli viene proposto di collaborare alla realizzazione di una nuova serie assieme allo sceneggiatore Christophe Bec. Quest'ultimo ha scritto tutte e tre le opere disegnate da Mottura. Carême, la prima, racconta di una forte amicizia fra due uomini un po' ai margini della società. Nel loro viaggio verso Lanmermour (ovvero il luogo dove si va a morire) si rafforza il loro legame, ma, inesorabilmente affiorano i fantasmi del loro inconscio. DEUS, la seconda, è una storia ambientata in una Venezia fantastica e surreale. Angelo, il protagonista dovrà cercare di riportare in vita la sua amata grazie all'aiuto di un alchimista in possesso della pozione della vita eterna. Ma il Doge e soprattutto il Papa tramano contro di loro. Infine Redemption è una storia on the road in cui il protagonista precipita da una disgrazia all'altra[3]. Proprio grazie a Carême l'artista si è aggiudicato il premio Albert Uderzo nel 2005.

Contemporaneamente in Italia prosegue la sua attività con Disney realizzando diverse storie per il settimanale Topolino e realizza un ultimo albo per la Saga di Pikappa PIKAPPA # Ropophobia su sceneggiatura di Bruno Enna. Nei primi anni duemila è conosciuto soprattutto per la lunga saga La storia vista da Topolino realizzata assieme ai colleghi Giorgio Pezzin e Marco Palazzi[8].

Anni dieci[]

Nel 2010 insieme a Fabio Celoni, collabora all'adattamento a fumetti del videogioco Epic Mickey sceneggiato dallo statunitense Peter David e disegna Paperinik e l'amore nell'oblio su sceneggiatura di Giorgio Salati.
Nel 2011 in occasione del 150 anniversario dell'Unità d'Italia ha disegnato sui testi di Marco Bosco la storia Topolino e l'Italia ri-unita. Nel 2012 contribuisce anche alla Saga di DoubleDuck disegnando la storia intitolata DoubleDuck - Codice Olimpo e cura i disegni di Topolino e il ritorno alla Dolce Vita omaggio a Federico Fellini.

Nel giugno 2013 disegna sui testi di Francesco Artibani, Moby Dick, parodia del celebre ed omonimo romanzo pubblicato nel 1851 dallo scrittore statunitense Herman Melville. Nel 2014 viene pubblicata su Topolino 3044 la storia Topolino e la fabbrica delle meraviglie una delle poche da autore completo visto che ne cura sia i disegni che la sceneggiatura.
Il 2015 lo vede protagonista con la storia Dylan Top - L'alba dei topi invadenti celebre parodia di uno dei più importanti eroi del fumetto e di Topolino e Pippo - On the Road altra celebre parodia stavolta del romanzo Sulla Strada di Jack Kerouac.

Stile[]

Stella Cadente

Vignetta in negativo tratta dall'albo PKNA #17 Stella Cadente

Mottura ha uno stile grafico molto personale, con disegni fluidi, quasi liquidi, ricchi di numerosi particolari e dinamicità. Il tratto di Mottura ricorda molto quello dell'amico e collega Fabio Celoni, che lo stesso Mottura annovera tra le sue fonti d'ispirazione. Altri artisti che hanno ispirato il disegnatore piemontese sono stati Giorgio Cavazzano per il fumetto Disney e Albert Uderzo e Alberto Breccia rispettivamente per il fumetto franco-belga e quello sudamericano, di cui Mottura è stato sempre un grande appassionato[3].
Il lavoro di Mottura si segna per l'uso vigoroso del bianco e nero, anche in fumetti a colori, e specialmente per alcune vignette colorate in negativo, nelle quali si sente molto l'influenza di Breccia[1]. È proprio negli albi di Pikappa e nelle parodie realizzate negli dieci che Mottura ha spinto agli estremi il suo stile, mentre le storie più classiche pubblicate su Topolino sono sempre rimaste inquadrate all'interno dei classici canoni stilistici del settimanale.

Mottura considera fondamentale la colorazione delle tavole. I colori riescono a trasmettere al lettore in maniera molto più intensa rispetto al disegno, per questo motivo l'artista ha col tempo ridotto la complessità delle sue tavole in favore di una colorazione migliore e più incisiva[1].
Da giovane si è avvicinato soprattutto all'Universo dei paperi per poi riscoprire quello dei topi. I suoi personaggi preferiti sono Macchia Nera e Topolino, più adulti e sfaccettati, rispetto ai colleghi di Paperopoli[3].

Premi e riconoscimenti[]

  • Nel 1998 ha ricevuto il premio Topolino d'oro per la migliore storia Disney del 1997[9][10]
  • Nel 2005 si è aggiudicato il premio francese Albert Uderzo come miglior talento[11].
  • Nel 2009, 2013, 2016 e 2017 vince il TopoOscar per la Miglior Copertina[12].
  • Nel 2010 vince il TopoOscar per la Miglior Storia ambientata nel mondo dei Paperi con l'avventura Paperinik e l'amore nell'oblio[13]


Curiosità[]

Paolo Mottura

Paolo Mottura davanti al suo tram-studio

  • Paolo Mottura ha allestito il suo studio di disegno in un vecchio tram d'epoca acquistato da uno sfasciacarrozze. Mottura ha personalmente sistemato il veicolo adattandolo alle sue esigenze e posizionandolo nel giardino di casa[14].

Note[]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 [1] PK - Il mito #16 pagg 231-239 - Intervista a Paolo Mottura
  2. 2,0 2,1 2,2 [2] Paolo Mottura - Topolino.it
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 [3] Intervista a Paolo Mottura - Pianeta fumetto.it
  4. [4] Paolo Mottura - Wikipedia.it
  5. [5] Il troppo scioglie - INDUCKS.org
  6. [6] Indice di Paolo Mottura - INDUCKS.org
  7. [7] L'economia di Zio Paperone - INDUCKS.org
  8. [8] La storia vista da Topolino
  9. [9] Intervista a Paolo Mottura - Vitadiocesanapinerolese.it
  10. [10] Premio Topolino d'Oro - Papersera.net
  11. [11] Intervista a Paolo Mottura - La Stampa.it
  12. [12] TopoOscar 2009 - Papersera.net
  13. [13] TopoOscar 2010 - Papersera.net
  14. [14] Intervista a Paolo Mottura - Youtube.com
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