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Nella storia di esordio di Amelia, ''[[Zio Paperone e la fattucchiera]]'' di [[Carl Barks]] ([[1961]]), non ci si sofferma troppo sulle origini in senso lato napoletane della strega; anche l'ambientazione coinvolge [[Roma]] e il [[Vesuvio]], ma non Napoli.
 
Nella storia di esordio di Amelia, ''[[Zio Paperone e la fattucchiera]]'' di [[Carl Barks]] ([[1961]]), non ci si sofferma troppo sulle origini in senso lato napoletane della strega; anche l'ambientazione coinvolge [[Roma]] e il [[Vesuvio]], ma non Napoli.
 
[[File:Paperinonapoli.png|thumb|left|Paperino disegnato da [[Marco Gervasio]] nelle insolite vesti di tifoso del Napoli calcio ([[Topolino (libretto)|Topolino]] 2824).]]
 
[[File:Paperinonapoli.png|thumb|left|Paperino disegnato da [[Marco Gervasio]] nelle insolite vesti di tifoso del Napoli calcio ([[Topolino (libretto)|Topolino]] 2824).]]
In effetti, la metropoli campana non sembra essere stata raffigurata prima della fugace apparizione in ''[[Mago Merlino presenta: Paperino e la "850"]]'', di [[Rodolfo Cimino]] e [[Giovan Battista Carpi]] (1964). Nell'anno successivo, più sostanziale è l'ambientazione napoletana in ''[[Zio Paperone e il diritto di successione]]'', di Rodolfo Cimino e [[Romano Scarpa]]): in questa storia, in cui Amelia non compare affatto, [[Paperino]] e [[Qui, Quo, Qua]] sfruttano un'insolita vincita alla lotteria per una lunga vacanza oltreoceano, scegliendo proprio Napoli come destinazione.
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In effetti, la metropoli campana non sembra essere stata raffigurata prima delle fugaci apparizioni in ''[[Paperino e la scoperta dell'Italia]]'' di [[Guido Martina]] e [[Luciano Bottaro]] (1956) dove Paperone e i nipoti, addormentati e chiusi in una cassa, la attraversano senza neppure rendersene conto, e in ''[[Mago Merlino presenta: Paperino e la "850"]]'', di [[Rodolfo Cimino]] e [[Giovan Battista Carpi]] (1964). Nell'anno successivo, più sostanziale è l'ambientazione napoletana in ''[[Zio Paperone e il diritto di successione]]'', di Rodolfo Cimino e [[Romano Scarpa]]: in questa storia, in cui Amelia non compare affatto, [[Paperino]] e [[Qui, Quo, Qua]] sfruttano un'insolita vincita alla lotteria per una lunga vacanza oltreoceano, scegliendo proprio Napoli come destinazione.
   
 
Anche in seguito le storie in cui si parla esplicitamente di Napoli sono in misura forse inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare, considerando l'importanza del personaggio di Amelia. La città di fine Ottocento è minuziosamente raffigurata in ''[[Miseria e nobiltà]]'' (1993) ; si tratta però di una ricostruzione scenica effettuata nel ''Teatro Alambrah'' di [[Topolinia]]. L'antica ''Neapolis'' è rappresentata in ''[[Petronius Paperonius e la calata dei barbari]]'' (2005); poi la città ottocentesca è una tappa del viaggio di ''[[Lord Paperon e il giro del mondo in 5 ricette]]'', di [[Giorgio Salati]] (2006).
 
Anche in seguito le storie in cui si parla esplicitamente di Napoli sono in misura forse inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare, considerando l'importanza del personaggio di Amelia. La città di fine Ottocento è minuziosamente raffigurata in ''[[Miseria e nobiltà]]'' (1993) ; si tratta però di una ricostruzione scenica effettuata nel ''Teatro Alambrah'' di [[Topolinia]]. L'antica ''Neapolis'' è rappresentata in ''[[Petronius Paperonius e la calata dei barbari]]'' (2005); poi la città ottocentesca è una tappa del viaggio di ''[[Lord Paperon e il giro del mondo in 5 ricette]]'', di [[Giorgio Salati]] (2006).
   
Belle vedute della Napoli contemporanea (ma in cui la città resta generalmente in secondo piano rispetto al golfo) sono presenti in storie che vedono Amelia fra i personaggi principali, come ''[[Il bell'addormentato nel deposito]]'' (2011) o ''[[Zio Paperone, Amelia e il patto della luna]]'' (2014).
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Belle vedute della Napoli contemporanea (ma in cui la città resta generalmente in secondo piano rispetto al golfo) sono presenti in storie che vedono Amelia fra i personaggi principali, come ''[[Il bell'addormentato nel deposito]]'' (2011) o ''[[Zio Paperone, Amelia e il patto della luna]]'' (2014). Si può ricordare inoltre che è la città natale di [[Victor Von Duckenstein]].
   
 
==Tratti linguistici==
 
==Tratti linguistici==
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Il napoletano è uno dei più importanti dialetti italiani per frequenza d'uso e tradizione letteraria, teatrale e musicale. Tuttavia, come avviene per gli altri dialetti, nei fumetti Disney generalmente viene utilizzato molto poco, per non ostacolare la comprensione a lettori italiani di altre regioni. La stessa Amelia, salvo rare eccezioni, usa un italiano privo di caratteri regionali; la sceneggiatura di ''[[Miseria e nobiltà]]'', benché dichiaratamente ispirato alla omonima commedia in napoletano di Eduardo Scarpetta, è quasi completamente italianizzata.
 
Il napoletano è uno dei più importanti dialetti italiani per frequenza d'uso e tradizione letteraria, teatrale e musicale. Tuttavia, come avviene per gli altri dialetti, nei fumetti Disney generalmente viene utilizzato molto poco, per non ostacolare la comprensione a lettori italiani di altre regioni. La stessa Amelia, salvo rare eccezioni, usa un italiano privo di caratteri regionali; la sceneggiatura di ''[[Miseria e nobiltà]]'', benché dichiaratamente ispirato alla omonima commedia in napoletano di Eduardo Scarpetta, è quasi completamente italianizzata.
   
Singoli napoletanismi compaiono occasionalmente in bocca a personaggi partenopei: il vetturino di ''[[Zio Paperone e il diritto di successione]]'' chiama Paperino ''signurì'' anziché ''signore''; in ''[[Paperino Oscar del centenario]]'' compare Sofia Loren in persona, pronunciando la frase "simpatico 'sto guaglione!"<br/>
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Singoli napoletanismi compaiono occasionalmente in bocca a personaggi partenopei: il vetturino di ''[[Zio Paperone e il diritto di successione]]'' chiama Paperino ''signurì'' anziché ''signore''; in ''[[Paperino Oscar del centenario]]'' compare Sofia Loren in persona, pronunciando la frase "simpatico 'sto guaglione!"
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Inoltre, in ''[[Zio Paperone, Amelia e il patto della luna]]'' le formule magiche pronunciate dalla strega - ''vah-vah-ttìne'' e ''yàm-moon-cen'' - sono due parole napoletane, ''vavattinne'' e ''jammuncenne'', che stanno rispettivamente per ''vattene'' e ''andiamocene''.
 
Inoltre, in ''[[Zio Paperone, Amelia e il patto della luna]]'' le formule magiche pronunciate dalla strega - ''vah-vah-ttìne'' e ''yàm-moon-cen'' - sono due parole napoletane, ''vavattinne'' e ''jammuncenne'', che stanno rispettivamente per ''vattene'' e ''andiamocene''.
   
 
Una canzone napoletana viene addirittura citata in una storia di [[Carl Barks]] (''[[Zio Paperone e la palude del non ritorno]]''), al di fuori di qualunque contesto italiano: uno scienziato paperopolese, volendo testare la sua geniale macchina in grado di far acquisire abilità e conoscenze di ogni tipo a persone e animali, trasforma un pappagallo in un esperto cantante e quest'ultimo - sia nella versione originale inglese, sia in varie traduzioni non italiane - intona la celeberrima '' 'O sole mio''.
 
Una canzone napoletana viene addirittura citata in una storia di [[Carl Barks]] (''[[Zio Paperone e la palude del non ritorno]]''), al di fuori di qualunque contesto italiano: uno scienziato paperopolese, volendo testare la sua geniale macchina in grado di far acquisire abilità e conoscenze di ogni tipo a persone e animali, trasforma un pappagallo in un esperto cantante e quest'ultimo - sia nella versione originale inglese, sia in varie traduzioni non italiane - intona la celeberrima '' 'O sole mio''.
   
Da notare, infine, che nella versione italiana della serie [[DuckTales]] Amelia si esprime in un italiano con cadenza partenopea, mentre inspiegabilmente il doppiaggio francese le dà un accento tedesco!
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Da notare, infine, che nella versione italiana della serie ''Duck Tales'' Amelia si esprime in un italiano con cadenza partenopea, mentre inspiegabilmente il doppiaggio francese le dà un accento tedesco!
   
 
== Pompei ==
 
== Pompei ==
 
Pompei è un comune della provincia napoletana. La corrispondente città dell'antichità è famosa perché fu distrutta dall'eruzione del [[Vesuvio]] nel 79 d.C.
 
Pompei è un comune della provincia napoletana. La corrispondente città dell'antichità è famosa perché fu distrutta dall'eruzione del [[Vesuvio]] nel 79 d.C.
   
In [[Zio Paperone e il diritto di successione]], come in [[Topolin Murat e i misteri di Pompei]], si trovano molti riferimenti alla città romana in questione.
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In ''[[Zio Paperone e il diritto di successione]]'', come in ''[[Topolin Murat e i misteri di Pompei]]'', si trovano molti riferimenti alla città romana in questione.
 
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Versione attuale delle 17:26, 19 giu 2023

  • Napoli
  • Galleria di immagini



Napoli è una grande città d'Italia, in età contemporanea la più importante del Meridione e la terza del Paese per numero di abitanti. Nell'universo Disney è nota soprattutto in quanto è in senso lato la città di Amelia (peraltro la fattucchiera non abita proprio a Napoli, bensì sulle pendici del Vesuvio).

Cenni geografici e storici

Napoli sorge in bellissima posizione sulla costa del golfo omonimo, non lontana dal Vesuvio, che è ben visibile dalla città. Fu fondata dai greci con il nome di Neapolis e fu una delle principali città dell'Impero Romano; nel mondo Disney non si sa molto della sua storia nei secoli successivi, anche se è sempre stata fra le città italiane più popolose e importanti dal punto di vista culturale (un autore teatrale napoletano di fine Ottocento, Eduardo Scarpetta, è noto è rappresentato anche a Topolinia).

In età contemporanea i Paperi si sono recati varie volte a Napoli, sia per piacere (Zio Paperone e il diritto di successione), sia per affrontare le minacce della fattucchiera vesuviana Amelia.

Apparizioni

Nella storia di esordio di Amelia, Zio Paperone e la fattucchiera di Carl Barks (1961), non ci si sofferma troppo sulle origini in senso lato napoletane della strega; anche l'ambientazione coinvolge Roma e il Vesuvio, ma non Napoli.

Paperinonapoli

Paperino disegnato da Marco Gervasio nelle insolite vesti di tifoso del Napoli calcio (Topolino 2824).

In effetti, la metropoli campana non sembra essere stata raffigurata prima delle fugaci apparizioni in Paperino e la scoperta dell'Italia di Guido Martina e Luciano Bottaro (1956) dove Paperone e i nipoti, addormentati e chiusi in una cassa, la attraversano senza neppure rendersene conto, e in Mago Merlino presenta: Paperino e la "850", di Rodolfo Cimino e Giovan Battista Carpi (1964). Nell'anno successivo, più sostanziale è l'ambientazione napoletana in Zio Paperone e il diritto di successione, di Rodolfo Cimino e Romano Scarpa: in questa storia, in cui Amelia non compare affatto, Paperino e Qui, Quo, Qua sfruttano un'insolita vincita alla lotteria per una lunga vacanza oltreoceano, scegliendo proprio Napoli come destinazione.

Anche in seguito le storie in cui si parla esplicitamente di Napoli sono in misura forse inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare, considerando l'importanza del personaggio di Amelia. La città di fine Ottocento è minuziosamente raffigurata in Miseria e nobiltà (1993) ; si tratta però di una ricostruzione scenica effettuata nel Teatro Alambrah di Topolinia. L'antica Neapolis è rappresentata in Petronius Paperonius e la calata dei barbari (2005); poi la città ottocentesca è una tappa del viaggio di Lord Paperon e il giro del mondo in 5 ricette, di Giorgio Salati (2006).

Belle vedute della Napoli contemporanea (ma in cui la città resta generalmente in secondo piano rispetto al golfo) sono presenti in storie che vedono Amelia fra i personaggi principali, come Il bell'addormentato nel deposito (2011) o Zio Paperone, Amelia e il patto della luna (2014). Si può ricordare inoltre che è la città natale di Victor Von Duckenstein.

Tratti linguistici

Troppobbuono

Uno dei rari casi in cui Amelia usa tratti linguistici napoletani (il troncamento della sillaba finale nei nomi di persona e il raddoppiamento della B), da Zio Paperone e il mistero del Papero del Mistero.

Il napoletano è uno dei più importanti dialetti italiani per frequenza d'uso e tradizione letteraria, teatrale e musicale. Tuttavia, come avviene per gli altri dialetti, nei fumetti Disney generalmente viene utilizzato molto poco, per non ostacolare la comprensione a lettori italiani di altre regioni. La stessa Amelia, salvo rare eccezioni, usa un italiano privo di caratteri regionali; la sceneggiatura di Miseria e nobiltà, benché dichiaratamente ispirato alla omonima commedia in napoletano di Eduardo Scarpetta, è quasi completamente italianizzata.

Singoli napoletanismi compaiono occasionalmente in bocca a personaggi partenopei: il vetturino di Zio Paperone e il diritto di successione chiama Paperino signurì anziché signore; in Paperino Oscar del centenario compare Sofia Loren in persona, pronunciando la frase "simpatico 'sto guaglione!"

Inoltre, in Zio Paperone, Amelia e il patto della luna le formule magiche pronunciate dalla strega - vah-vah-ttìne e yàm-moon-cen - sono due parole napoletane, vavattinne e jammuncenne, che stanno rispettivamente per vattene e andiamocene.

Una canzone napoletana viene addirittura citata in una storia di Carl Barks (Zio Paperone e la palude del non ritorno), al di fuori di qualunque contesto italiano: uno scienziato paperopolese, volendo testare la sua geniale macchina in grado di far acquisire abilità e conoscenze di ogni tipo a persone e animali, trasforma un pappagallo in un esperto cantante e quest'ultimo - sia nella versione originale inglese, sia in varie traduzioni non italiane - intona la celeberrima 'O sole mio.

Da notare, infine, che nella versione italiana della serie Duck Tales Amelia si esprime in un italiano con cadenza partenopea, mentre inspiegabilmente il doppiaggio francese le dà un accento tedesco!

Pompei

Pompei è un comune della provincia napoletana. La corrispondente città dell'antichità è famosa perché fu distrutta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

In Zio Paperone e il diritto di successione, come in Topolin Murat e i misteri di Pompei, si trovano molti riferimenti alla città romana in questione.