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'''Napoli''' è una grande città d'[[Italia]], in età contemporanea la più importante del Meridione e la terza del Paese per numero di abitanti. Nell'universo Disney è nota soprattutto in quanto è in senso lato la città di [[Amelia]] (peraltro la fattucchiera non abita proprio a Napoli, bensì sulle pendici del [[Vesuvio]]). |
'''Napoli''' è una grande città d'[[Italia]], in età contemporanea la più importante del Meridione e la terza del Paese per numero di abitanti. Nell'universo Disney è nota soprattutto in quanto è in senso lato la città di [[Amelia]] (peraltro la fattucchiera non abita proprio a Napoli, bensì sulle pendici del [[Vesuvio]]). |
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Nella storia di esordio di Amelia, ''[[Zio Paperone e la fattucchiera]]'' di [[Carl Barks]] ([[1961]]), non ci si sofferma troppo sulle origini in senso lato napoletane della strega; anche l'ambientazione coinvolge [[Roma]] e il [[Vesuvio]], ma non Napoli. |
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Anche in seguito le storie in cui si parla esplicitamente di Napoli sono in misura forse inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare, considerando l'importanza del personaggio di Amelia. La città di fine Ottocento è minuziosamente raffigurata in ''[[Miseria e nobiltà]]'' (1993) ; si tratta però di una ricostruzione scenica effettuata nel ''Teatro Alhambra'' di [[Topolinia]]. L'antica ''Neapolis'' è rappresentata in ''[[Petronius Paperonius e la calata dei barbari]]'' (2005); belle vedute della Napoli contemporanea (ma in cui la città resta generalmente in secondo piano rispetto al golfo) sono presenti in storie che vedono Amelia fra i personaggi principali, come ''[[Il bell'addormentato nel deposito]]'' (2011) o ''[[Zio Paperone, Amelia e il patto della luna]]'' (2014). |
Anche in seguito le storie in cui si parla esplicitamente di Napoli sono in misura forse inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare, considerando l'importanza del personaggio di Amelia. La città di fine Ottocento è minuziosamente raffigurata in ''[[Miseria e nobiltà]]'' (1993) ; si tratta però di una ricostruzione scenica effettuata nel ''Teatro Alhambra'' di [[Topolinia]]. L'antica ''Neapolis'' è rappresentata in ''[[Petronius Paperonius e la calata dei barbari]]'' (2005); belle vedute della Napoli contemporanea (ma in cui la città resta generalmente in secondo piano rispetto al golfo) sono presenti in storie che vedono Amelia fra i personaggi principali, come ''[[Il bell'addormentato nel deposito]]'' (2011) o ''[[Zio Paperone, Amelia e il patto della luna]]'' (2014). |
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Versione delle 22:00, 12 lug 2015
- Napoli
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Napoli è una grande città d'Italia, in età contemporanea la più importante del Meridione e la terza del Paese per numero di abitanti. Nell'universo Disney è nota soprattutto in quanto è in senso lato la città di Amelia (peraltro la fattucchiera non abita proprio a Napoli, bensì sulle pendici del Vesuvio).
Cenni geografici e storici
Napoli sorge in bellissima posizione sulla costa del golfo omonimo, non lontana dal Vesuvio, che è ben visibile dalla città. Fu fondata dai greci con il nome di Neapolis e fu una delle principali città dell'Impero Romano; nel mondo Disney non si sa molto della sua storia nei secoli successivi, anche se è sempre stata fra le città italiane più popolose e importanti dal punto di vista culturale (un autore teatrale napoletano di fine Ottocento, Eduardo Scarpetta, è noto è rappresentato anche a Topolinia).
In età contemporanea i Paperi si sono recati varie volte a Napoli, sia per piacere (Zio Paperone e il diritto di successione), sia per affrontare le minacce della fattucchiera vesuviana Amelia.
Apparizioni
Nella storia di esordio di Amelia, Zio Paperone e la fattucchiera di Carl Barks (1961), non ci si sofferma troppo sulle origini in senso lato napoletane della strega; anche l'ambientazione coinvolge Roma e il Vesuvio, ma non Napoli.
In effetti, la metropoli campana non sembra essere stata raffigurata prima della fugace apparizione in Mago Merlino presenta: Paperino e la 850, di Rodolfo Cimino e Giovan Battista Carpi (1964). Nell'anno successivo, più sostanziale è l'ambientazione napoletana in Zio Paperone e il diritto di successione, di Rodolfo Cimino e Romano Scarpa): in questa storia, in cui Amelia non compare affatto, Paperino e Qui, Quo, Qua sfruttano un'insolita vincita alla lotteria per una lunga vacanza oltreoceano, scegliendo proprio Napoli come destinazione.
Anche in seguito le storie in cui si parla esplicitamente di Napoli sono in misura forse inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare, considerando l'importanza del personaggio di Amelia. La città di fine Ottocento è minuziosamente raffigurata in Miseria e nobiltà (1993) ; si tratta però di una ricostruzione scenica effettuata nel Teatro Alhambra di Topolinia. L'antica Neapolis è rappresentata in Petronius Paperonius e la calata dei barbari (2005); belle vedute della Napoli contemporanea (ma in cui la città resta generalmente in secondo piano rispetto al golfo) sono presenti in storie che vedono Amelia fra i personaggi principali, come Il bell'addormentato nel deposito (2011) o Zio Paperone, Amelia e il patto della luna (2014).
Tratti linguistici
Il napoletano è uno dei più importanti dialetti italiani per frequenza d'uso e tradizione letteraria, teatrale e musicale. Tuttavia, come avviene per gli altri dialetti, nei fumetti Disney generalmente viene utilizzato molto poco, per non ostacolare la comprensione a lettori italiani di altre regioni. La stessa Amelia, salvo rare eccezioni, usa un italiano privo di caratteri regionali; la sceneggiatura di Miseria e nobiltà, benché dichiaratamente ispirato alla omonima commedia in napoletano di Eduardo Scarpetta, è quasi completamente italianizzata.
Singoli napoletanismi compaiono occasionalmente in bocca a personaggi partenopei: il vetturino di Zio Paperone e il diritto di successione chiama Paperino signurì anziché signore; in Paperino Oscar del centenario compare Sofia Loren in persona, pronunciando la frase "simpatico 'sto guaglione!"
Inoltre, in Zio Paperone, Amelia e il patto della luna le formule magiche pronunciate dalla strega - vah-vah-ttìne e yàm-moon-cen - sono due parole napoletane, vavattinne e jammuncenne, che stanno rispettivamente per vattene e andiamocene.
Da notare, infine, che nella versione italiana della serie DuckTales Amelia si esprime in un italiano con cadenza partenopea, mentre inspiegabilmente il doppiaggio francese le dà un accento tedesco!