- "E così tu saresti Pikappa! Abbiamo sentito parlare molto di te... ma ti immaginavamo diverso!"
- ―Moldrock al primo incontro con Pikappa in PKNE #3
- "Noi siamo Moldrock, noi siamo la guerra!"
- ―Moldrock in PKNE #3
- "Guardateci, terrestri! Alzate la testa per l'ultima volta e tremate di fronte al potere di Moldrock! Le nostre richieste pretendono delle risposte ed è qui che le attenderemo... e se non arriveranno presto, questa sarà la prima città a pagare il prezzo della nostra rabbia!"
- ―Moldrock quando inizia ad attaccare Paperopoli, assieme ai suoi guerrieri in PKNE #5
- "L'epoca del Raggio Nero!"
- ―Moldrock in PKNE #6
Moldrock è un personaggio della Saga di Pikappa, uno dei principali antagonisti della quarta serie.
È un potente criminale coroniano, che ha tentato di conquistare con la forza il suo pianeta natale. Per i suoi crimini è stato rinchiuso nell'universo pentadimensionale costruito dal suo acerrimo nemico Everett Ducklair.
È in grado di dominare e controllare il potere del Raggio Nero, con cui riesce a plasmare a piacimento la materia e ad assorbirne l'energia.
Il personaggio, creato da Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio, appare per la prima volta nella storia Il Raggio Nero per poi ricomparire nella storia Il marchio di Moldrock. In questa seconda comparsa della storia lo spietato criminale deciderà di scatenare la sua ira su Paperopoli, dove porterà la sua guerra, assieme ai suoi potenti guerrieri dell'Orda: Egor, Goraz, Ragnar e Sharkan (qui alla loro prima apparizione). Nella terza e ultima comparsa ritorna nel suo pianeta natale per riconquistarlo una volta per tutte.
Aspetto, poteri e carattere[]
Moldrock viene raffigurato come un rapace antropomorfo dall'aspetto imponente con addosso una grossa armatura di color verde con sfumature di rosso. Indossa anche dei parastinchi, delle spalline e dei copri pettorali oltre che un elmetto protettivo. Le sue braccia, muscolosissime, sono fatte di magma incandescente.
I suoi poteri si basano sul controllo pressoché totale di materia ed energia, superiore persino a quello di Xadhoom, che gli consente di generare o manipolare oggetti, suolo o materiali inanimati, dotandoli di una condizione di pseudo-esistenza, plasmando la materia visibile e invisibile per creare o distruggere: riesce anche ad alterare o potenziare altri esseri viventi. Detiene inoltre il potere del raggio nero, alimentato dalla materia oscura cosmica, capace di scatenare distruzione e devastazione e, potenzialmente, di squarciare il velo del multiverso, la barriera che separa le dimensioni parallele. Possiede una forza fisica straordinaria: per dare un'idea, superiore a quella di Trauma, che è capace di stendere con soli due colpi (malgrado probabilmente l'evroniano avesse una forza ridotta dopo la sua storica sconfitta per mano di Paperinik, che lo portò temporaneamente a regredire). È capace di alterare il proprio aspetto (tramutandosi in uno dei gargoyle della DT, ad esempio) manipolando la materia attorno a sé. I poteri elementali e di proiezione energetica, oltre fargli generare scariche distruttive, gli consentono anche di volare, generare barriere di energia (è riuscito anche a creare un'impenetrabile cupola energetica attorno all'intera Paperopoli), apparentemente anche di teletrasportarsi. Chi viene colpito dal suo raggio nero viene segnato col suo tipico marchio a spirale ed è costretto a giurargli fedeltà, pena la trasformazione in materia oscura e l'assorbimento dentro Moldrock stesso: mente, pensieri, ricordi e sentimenti del soggetto assorbito continuano a vivere all'interno della testa del mutante coroniano, finché egli non deciderà di liberarlo restituendogli un corpo e la fisicità.
Un personaggio astuto, spietato, arrogante, paziente, sarcastico, temuto, crudele, infido, determinato, minaccioso, terribilmente vendicativo e assetato di potere, Moldrock si serve dei suoi potenti servitori per scatenare la sua furia distruttiva.
Un esempio del sadismo di Moldrock è dimostrato dalla "sala del rimorso" allestita per lui da Everett Ducklair, piena di cimeli, armi e oggetti dotati del potere di far sentire al deposto monarca coroniano urla e dolore delle sue vittime, facendogli rivivere le atrocità commesse. Everett pensava così di torturarlo e indurlo al pentimento, ma l'ex dittatore alieno si è mostrato al contrario fiero e compiaciuto di che considera i suoi leggendari "trionfi": per lui, quelle grida sono musica.
Moldrock è comunque costantemente tormentato e ossessionato dalle voci nella sua testa, che gli fanno provare gli stati d'animo di tutti coloro che ha assorbito, dalla rabbia alla paura: ha bisogno di tutta la sua concentrazione per non farsi sopraffare dalle emozioni dei suoi ospiti. Il despota si rivolge spesso al plurale quando parla di se stesso, poiché ritiene tutti coloro che ha assorbito parte di sé, come un'entità collettiva o una gestalt. La sua più grande paura è quella di rivivere le sensazioni provate durante la sua giovinezza, quando si sentiva debole, solo, inadatto, impaurito, abbandonato e indifeso. È tuttavia dotato di una forza di volontà indomita che gli permette di superare le sue paure. Il suo coraggio è riuscito infatti a contrastare i poteri di Trauma, impresa in cui finora era riuscito solo lo stesso Paperinik: neanche i suoi alleati e sottoposti dell'Orda erano riusciti a resistere alle ondate di paura dell'ex generale evroniano mutante.
Malgrado la sua malvagità e ferocia, Moldrock sa anche essere paziente, ragionevole e riconoscente, inoltre prova profondo rispetto per chi mostra il proprio valore in battaglia, anche se contro di lui. Adora le sfide e i degni avversari. Soprattutto, è dotato di un senso dell'onore tutto suo: tiene in gran considerazione la parola data, mantiene sempre le promesse e non sopporta menzogne, tradimenti, inganni e imbrogli. Anche per questo, nonostante la sua astuzia a livello pratico, si è rivelato spesso un ingenuo. Questa sua natura da "puro" non deve però trarre in inganno. Infatti, come ha scoperto suo malgrado Everett Ducklair, bisogna sempre stare attenti quando si fanno patti con Moldrock: il flagello di Corona è sì incapace di mentire, ma tra detti e non-detti può comunque dare alle sue stesse parole un'interpretazione tutt'altro che vantaggiosa per chi stringe accordi con lui...
Storia[]
Passato[]
Quando il pianeta Corona aveva ancora solo cinque lune e Moldrock era giovane, fu considerato troppo debole e gracile per il lavoro e abbandonato nel deserto: la sua unica speranza era sopravvivere a una camminata di sette giorni per raggiungere un villaggio fondato da simili reietti. Nel pieno della traversata entrò in contatto con il misterioso marchio del Raggio Nero e acquisì grandi poteri. Ritenendosi un predestinato, il futuro Moldrock trasformò l'arida zona in una terra florida e rigogliosa, costruendo un'immensa città e trasformando un gruppo di sconfitti e sbandati in un esercito invincibile. Diventato grande, Moldrock formò l'Orda, un potente esercito di sette guerrieri coroniani con cui riuscì a sottomettere il pianeta e diventarne il tiranno malvagio e potentissimo. Da lì iniziò una conquista interplanetaria.
A loro insaputa, una squadra di scienziati guidata da Everett Ducklair, stava cospirando per esiliare tutta l'Orda: Everett ibernò il tiranno e i soldati per qualche tempo perché potesse creare l'Universo Pentadimensionale. Quando l'Orda vi entrò Moldrock assorbì i suoi guerrieri nel tentativo aprire un portale per tornare su Corona, ma il Negatachione (il seme dell'antitempo, una particella che fa passare il tempo irregolarmente) aveva ristretto il potere del Raggio Nero. Per loro non c'era scampo, così si rifugiarono in una fortezza.
Lo scontro con Pikappa[]
Quando la Ducklair Tower è stata teletrasportata nell'Universo Pentadimensione, Moldrock ha visto una possibilità di fuga servendosi dei suoi Super Evroniani (come ad esempio Sekthron), ex membri dell'esercito di Grrodon che il dittatore coroniano era riuscito ad assoggettare al suo volere marchiandoli col sigillo del raggio nero. Dopo tre secoli passati a combattere il Custode della Camera Omega e i due Gargoyles-droidi, Raksaka e Thala, Moldrock incontra Pikappa - anch'egli giunto nella Pentadimensione - e decide di raccontargli il suo passato, sperando di trattenerlo e di riuscire a raggiungere la Terra: nei resti della redazione di 00-News aveva infatti trovato dei manifesti raffiguranti aeroplani, scambiandoli per vascelli interstellari e convincendosi che i terrestri avessero i mezzi per riportarlo su Corona. Il papero mascherato e il Custode riescono infine a tornare a Paperopoli con la torre senza sapere che Moldrock aveva assunto le sembianze di Raksaka per uscire dalla sua prigione e cercare Everett per sbarazzarsene[2].
Tempo dopo Pikappa scopre nel modo peggiore che Moldrock e i suoi guerrieri erano a piede libero: il despota libera dalla prigionia nella sua testa alcuni membri dell'Orda, restituendo loro un corpo, e li scaglia contro i Monaci di Dhasam-Bul alla ricerca di Everett Ducklair. Moldrock decide quindi di attaccare Paperopoli, distruggendo la statua di Cornelius Coot (che verrà in seguito ricostruita) e minacciando il Deposito di Paperon De' Paperoni, ricattando i potenti della Terra nel tentativo di costringerli a costruirgli un'astronave per raggiungere il suo pianeta. Per tentare di fermarli, Paperinik si reca al Pozzo per liberare il generale Trauma, sperando di usare i suoi poteri contro la mente collettiva di Moldrock, ma invano. A liberare l'evroniano mutante sono Uno ed Everett, partiti per la Terra appena il messaggio lanciato dal Protocollo Omega ha raggiunto Corona. Trauma e il Priore riescono a sconfiggere i guerrieri dell'Orda, ma Moldrock riesce a resistere alle ondate di paura sconfiggendo Trauma con soli due pugni. Dopo l'ultimo scontro Moldrock scopre la verità: Everett Ducklair gli ha salvato la vita, opponendosi alla regina di Corona che intendeva condannare a morte l'ex dittatore e tutta la sua Orda e autoesiliandosi volontariamente, fuggendo con loro sulla Terra (non è chiaro se anch'essi ibernati come Korinna e Juniper o se all'interno di un tesseratto pentadimensionale il cui portale era all'interno di un macchinario trasportato da Everett sulla Terra a bordo della sua astronave: probabilmente la seconda opzione). Si tratta in realtà di una mezza verità: il motivo principale per cui Everett è fuggito da Corona era in realtà salvare le figlie dal freddo destino di comando a cui la madre voleva indirizzarle, ma è comunque sufficiente per convincere Moldrock, che sentendosi in debito con Everett rinuncia alla sua vendetta e apparentemente si pente dalle sue malefatte, chiedendo allo scienziato coroniano di riportarlo nell'Universo Pentadimensionale con i suoi guerrieri[3].
Il ritorno del re[]
Nella Pentadimensione, Moldrock restituisce la libertà ad altri suoi "ospiti" (verosimilmente i rimanenti membri dell'Orda), relegando le altre voci in un angolo lontano e buio della sua mente, che torna salda. L'effetto congiunto del liberare l'Orda e del Negatachione nella dimensione pentadimensionale evidentemente indebolisce Moldrock, che viene catturato da un Custode/Hicks sotto il controllo di Korinna e portato su Corona. La figlia di Everett, accecata da vendetta e ambizione, intende collegare Moldrock a Ultima, una stazione spaziale terraformante, per sfruttare i poteri del suo raggio nero e rendendolo un generatore perpetuo di materia oscura, per aprire un varco per accedere a innumerevoli dimensioni alternative e mondi paralleli da conquistare. Everett salva Moldrock liberandolo: il mutante, libero dalla pentadimensione e dalle voci nella sua testa e di nuovo su Corona, torna finalmente ai suoi pieni poteri. Autodefinendosi un guerriero leale, Moldrock rivela però di non aver mai promesso che avrebbe rinunciato a riconquistare Corona, ma solo alla vendetta contro Everett: la famiglia Ducklair, se non lo ostacolerà, potrà sopravvivere e avere un posto di riguardo al suo fianco. Moldrock scatena il massimo potenziale del suo raggio nero, conquista e devasta Corona e distrugge una delle sue due lune artificiali (JK-1 o JK-2), in quanto "falsa luna". Proclamando il ritorno dell'epoca del raggio nero, un meraviglioso tempo di splendore, Moldrock si dichiara nuovo re di Corona, deponendo la regina Juniper e rapendo lei e Korinna. Moldrock in quell'occasione definisce se stesso, in rapporto ai sudditi di Corona, come un padre che torna dai suoi figli che lo hanno dimenticato, e intende usare Ultima per consegnare al suo popolo un impero multiversale senza confini. Everett, Uno, Pikappa e il Razziatore giungono infine sulla stazione spaziale coroniana: lì, il Custode viene liberato dal controllo di Korinna e torna un alleato dei nostri eroi. Caricando al massimo la sua tuta a fibre nanoelettriche con la potenza di due generatori della base (100 gigawatt), Paperinik è costretto a prendere una decisione: distruggere Ultima colpendo il suo punto debole (le celle di contenimento della materia oscura), ma rischiando che Moldrock uccida Korinna e Juniper, o arrendersi al tiranno, consentendogli di conquistare innumerevoli galassie ma salvando le figlie di Everett? Il papero mascherato opta per una terza via e sacrifica la sua tuta per colpire a potenza massima Moldrock, abbattendolo una volta per tutte. Korinna prende quindi il sopravvento, sopraffacendo gli eroi e collegando Moldrock alla gabbia di contenimento di Ultima, rendendolo "la scintilla che incendierà il multiverso". All'attivazione di Ultima Moldrock, prigioniero e impotente, crepita di energia e genera dal suo corpo un raggio che apre un varco multidimensionale tra gli universi. Ciò nonostante Ultima, a causa in parte dell'assorbimento dell'energia di due generatori della base ad opera di Pikappa, in parte a causa dei calcoli sbagliati di Korinna, inizia a crollare e ad essere risucchiata dal varco, allorché il campo gravitazionale del multiverso attrae la stazione spaziale. Tutti abbandonano la base stellare condannata, a parte Korinna, il Custode e un ancora intrappolato Moldrock, che la dottoressa Ducklair intende sfruttare per un ultimo, disperato tentativo di riattivare i generatori assorbendo l'energia del suo raggio nero. Ciò nonostante, il piano sembra apparentemente fallire e il varco si chiude dopo che Ultima scompare in un'altra dimensione[4].
Non sappiamo quale sia il fato di Moldrock dopo questa storia: l'unica cosa certa è che Korinna è sopravvissuta e si trova in un'altra dimensione, dove sta per essere soccorsa (?) da una versione alternativa degli evroniani, non si sa se bellicosi o meno, capeggiati da un misterioso Imperatore "bianco". È ancora ignoto se anche il Custode e Moldrock siano riusciti a salvarsi.
Curiosità[]
- Moldrock è chiaramente ispirato ai personaggi di Darkseid e Thanos, antagonisti dei fumetti di supereroi americani DC e Marvel. La sua armatura ricorda, per aspetto e colori, quella di Thanos mentre le sue braccia magmatiche sono identiche a quelle di Darkseid nel videogioco Injustice: Gods Among Us. Da questo ultimo, ha ripreso anche il ruolo di tiranno intergalattico con ambizioni di dominare il multiverso e anche il suo potere, il Raggio Nero, ricorda l'Equazione dell'Anti-Vita dei fumetti DC Comics.
- Il nome "Moldrock" potrebbe trarre ispirazione da Moloch, un'antica divinità pagana poi re-immaginata come un demone in epoca cristiana, divenuto famoso per i sacrifici umani di bambini celebrati in suo onore.
- Si tratta per certi versi dell'antagonista principale di quella che potremmo definire come "prima stagione" del PKNE, il rilancio canonico di PK.
- In realtà la pentadimensione dove è racchiuso Moldrock è stata indirettamente citata addirittura in PKNA: nel numero 38 "Nella nebbia" si scopre per la prima volta che la Ducklair Tower è al centro di energie che rendono fragili le barriere fra i mondi e che i Gargoyles (che scopriremo poi essere Raksaka e Thala) vegliano sulla barriera dimensionale. C'è stato chi ha sospettato che addirittura gli occhi maligni e le mani che tentano di catturare Ahrimadz in quella storia appartenessero a Moldrock, anche se Francesco Artibani pare aver smentito la cosa.
- Non è ancora stato rivelato quale fosse la vera natura del "raggio nero", il misterioso sigillo di energia che diede i poteri al giovanissimo Moldrock moribondo nel deserto. Lo stesso tiranno ha solo teorie a riguardo: forse Moldrock aveva sempre posseduto quei poteri latenti e quell'esperienza li ha attivati, forse quell'energia proveniva dalle stelle. Everett sostiene che il potere del raggio nero sia stato originato da una singolarità cosmica, uno squarcio nella barriera di materia oscura che separa la nostra realtà da infinite altre, celando l'accesso al multiverso. C'è stato anche chi - azzardando - ha teorizzato che sia lo stesso Moldrock, dal futuro, a dare i suoi poteri al sé stesso nel passato (forse sacrificandosi nel processo), magari dalla dimensione alternativa in cui potrebbe essere finito alla fine di "L.O.D.E.": fosse vero, sarebbe letteralmente il tipo di persona che "si è fatta da sola".
Note[]
- ↑ [1] Topolino 3129 pagg 56-60
- ↑ PKNE #3 - Il raggio nero
- ↑ PKNE #5 - Il marchio di Moldrock
- ↑ PKNE #6 - L'orizzonte degli eventi