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  • Messer Papero e la grotta di Eolo
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Messer Papero e la grotta di Eolo è il quinto capitolo della Saga di Messer Papero e di Ser Paperone, pubblicato per la prima volta su Topolino del 17 aprile 1983. Il disegnatore Giovan Battista Carpi, su testi di Guido Martina, illustra quest'ultima storia di Messer Papero, ambientata a Lucca, e introduce il discendente Ser Paperone.

Trama[]

Dopo l'ennesima fuga dall'Isola di Montecristo infestata dai pirati, il prode Messer Papero e il nipote Paperino Lanaiolo trasportano il loro prezioso carico di fiorini d'oro fino a Lucca. Qui chiedono informazioni ad un mercante, che subito li invita gentilmente nella propria casa. Lì i paperi scoprono che il potente Uguccione della Faggiola, che era stato poco tempo prima cacciato da Pisa, è ritornato ed ora ne è signore, e sta preparando una masnada di ghibellini per attaccare Lucca. Appresa questa terribile notizia, Messer Papero chiede subito se l'uomo conosce un luogo sicuro dove poter nascondersi, e dove portare il prezioso barile. Gli viene fatto il nome della Grotta di Eolo, una enorme caverna nei dintorni della città in cui, si dice, si trovino gli otri contenenti i venti del dio greco. I due paperi vi si accampano per la notte e conciano ad esplorarne i cunicoli. Subito trovano una strana botola di pietra e, pensando sia il luogo ideale per nascondere i fiorini d'oro, Messer Papero ordina al nipote di aprirlo. Subito escono fuori tutti i vento di Eolo che trasportano via i paperi non si sa dove.

Qui la narrazione di Paperon de' Paperoni si ferma, e egli spiega a Paperino che i due paperi sono volati nel tempo per centocinquant'anni. A questo punto entrano in scena i loro discendenti, Ser Paperone e il nipote Paperino, che in quel momento si trovano davanti a Porta Camollia, a Siena in compagnia di un importante personaggio dell'epoca, il poeta Angiolo Ambrogini, detto "Poliziano", che è in compagnia della nipote Gemma, di cui Paperino si innamora perdutamente. Intanto Poliziano invita i suoi nuovi amici al Palio di Siena, la manifestazione più importante della città, che ricorda la battaglia di Montaperti, combattuta dall'esercito senese, aiutato dagli esuli ghibellini di Firenze, capitanati da Farinata degli Uberti, contro i guelfi fiorentini. La battaglia continuò per un giorno intero con alterne vicende. Ad un certo punto, un repentino cambiamento sconvolge la battaglia; Il fiorentino Bocca degli Abati, Traditore della sua città, aggredisce Jacopo de' Pazzi, che regge il vessillo gigliato, strappandoglielo improvvisamente di mano. Caduta la bandiera, i Guelfi Fiorentini rompono in una fuga disordinata, incalzati da ogni parte dall'esercito senese.

Alla fine del racconto, i paperi salutano Poliziano e la nipote Gemma, assicurandogli che la vittoria di Paperino al palio sarà sicura.

Curiosità[]

  • Il palio di Siena, che si celebra tuttora, è la più importante festa della città ed è annoverata tra le più note ed antiche tradizioni della Toscana. Si celebra il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno, per celebrare la vittoria di Montaperti del 4 settembre 1260.


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