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"Un po' mi dispiace andare via!Questo è un posto di una certa classe!"
Macchia Nera al momento della scarcerazione

Macchia Nera e la vacanza a scacchi è una storia scritta da Teresa Radice e disegnata da Stefano Turconi. È stata pubblicata per la prima volta il 2 agosto 2011 su Topolino 2905.

Il titolo allude alla scacchiera di Lewis, che ha un ruolo centrale nella storia, ma anche al “sole a scacchi” della prigione, e alla figurata partita a scacchi che giocano Topolino e Macchia Nera, opponendo le loro intelligenze.

Trama:[]

Dopo aver scontato la pena per aver tentato di rubar il tesoroi della Regina a Londra, Macchia Nera torna in libertà e prende una vacanza una Houseboat sul Tamigi. Anche Minni e Topolino hanno avuto la stessa idea e quindi si ritrovano a essere vicini d'imbarcazione. Macchia Nera li invita a prendere il tè nella sua barca e Topolino nota che Macchia è interessato ai famosi Scacchi di Lewis[1] e all'archeologo John Belzon [2]

Una sera Topolino pedina il suo avversario sin dentro al British Museum. Lì il diabolico criminale, dopo aver aperto la teca con gli scacchi, ma senza rubarli, fa scattare l'allarme e il detective in erba viene arrestato dai poliziotti di Sua Maestà. Il Commissario Basettoni, attraverso una telefonata intercontinentale intercede per il suo protetto, Minni è offesa dal comportamento del suo fidanzato, perché crede che Macchia Nera sia ormai diventato una persona raffinata ed onesta.

In realtà Macchia Nera non è interessato agli scacchi ma alla mappa che Belzon aveva tracciato sulla loro base, e che porta al rifugio dove l'archeologo aveva nascosto i tesori accumulati nel corso delle sue ricerche.

Per ricambiare l'ospitalità il giorno dopo Minni invita Macchia nella sua barca e, mentre la ragazza gli offre il tè, Topolino, fingendo di andare al bagno, entra nella barca del suo più grande nemico e gli ruba una pagina del diario privato di John Belzon.

Qualche sera più tardi, Topolino pedina di nuovo il suo avversario, prima sul Tamigi poi nelle gallerie della metropolitana, finchè i due non si trovano nei sotterranei del Palazzo di Westmister. Qui l'astuto criminale si fa aiutare da Topolino a trovare un'apertura segreta minacciandolo con la pistola. Trovata l'apertura entrano nella stanza del tesoro egiziano che John Belzon anni prima aveva nascosto. Dopo essere entrati, la porta blindata d'acciaio si chiude dietro di loro e rimangono intrappolati dentro. Minni però ha scoperto la verità su Macchia nera, e ha avvertito Scotland Yard; così, quando i due riescono a sfondare il tetto della loro prigione e a uscire, ad attenderli c'è la polizia.

Tempo dopo al British Museum, in onore di Macchia Nera, Topolino e Minni viene scoperta una targa per aver permesso il ritrovamento del tesoro di John Belzon. Terminata la cerimonia, Macchia Nera è riportato nella prigione dove si trovava all'inizio della storia.

Pubblicazioni italiane[]

Note[]

  1. [1] Scacchi di Lewis
  2. John Belzon è ispirato non solo per il  nome ma anche per  l’aspetto fisico e la personalità di avventuriero dai metodi poco ortodossi, al realmente esistito Giovanni Battista Belzoni (1778-1823).
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