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"Lyla... io non volevo farti del male... vorrei solo... tornare a casa."
Tyrrel Duckard (penultima battuta dell'albo)
"Io voglio solo tornare a casa..."
Juniper Ducklair (ultima battuta dell'albo)

La fine della storia è un episodio della serie PK2,scritto da Gianfranco Cordara, disegnato da Stefano Turconi e apparso per la prima volta nel maggio 2001 sul numero 5 della rivista omonima.

Trama[]

Un prigioniero, Tyrrel Duckard, evade dal carcere di Saksson e sfugge alla trappola tesagli dalla PBI in aeroporto. Si tratta, in realtà, di un droide della tempolizia che, infiltratosi nel carcere per un’indagine è rimasto bloccato nel ventesimo secolo dalla microcontrazione.

Intanto, Lyla ha ha lasciato Channel 00 per diventare capo ufficio stampa della Ducklair Entreprise. Tyrrell si rivolge per aiuto alla sua collega (nonché vecchia fiamma), perché lo aiuti a procurarsi, nella ditta dove ora lavora, il materiale con cui costruire una macchina che riporterà entrambi a Time 0. Lyla acconsente, pur con qualche rimpianto all’idea di lasciare l’epoca in cui ormai si è adattata a vivere.

PK, conducendo una sua indagine personale, ha capito che Tyrrell è un droide ed ha inoltre notato lo strano comportamento di Lyla. Penetrato nell’appartamento dell’amica, vi trova un suo biglietto con un appuntamento alla fabbrica abbandonata scelta da loro due come nuova base segreta. Recatosi sul posto, vi trova i due droidi.

Lyla capisce che la macchina di Tyrrel in realtà è un annichilatore temporale, che li riporterà nella loro epoca, ma distruggendo la linea temporale su cui si trova Paperopoli. Lyla e Pk fermano Tyrrell, e la droide distrugge l’annichilatore. A Tyrrel non rimane altro che allontanarsi solo sotto la pioggia.

Parallelamente, proseguono le altre trame della serie: vediamo Everett cercare di riguadagnare la confidenza di Juniper risvegliatasi dal sonno nella cella criogenica [1] e Rupert Potomac, al suo primo appuntamento con Stella, tempestare l’amico Paperino di telefonate per chiedergli consigli di comportamento.

Analisi[]

La fine della storia, primo episodio della serie PK2 non incentrato su Everett Ducklair, si distingue anche per le sue atmosfere malinconiche e introspettive, che lo apparentano ai migliori episodi di PKNA. Anche il criminale Tyrrel Duckard, prigioniero in un mondo estraneo, condannato alla solitudine e che, nel finale, perde l’ultima cosa che gli era rimasta, l’affetto di Lyla, ispira soprattutto compassione. Numerosi i riferimenti a un classico del film di fantascienza come Blade Runner: dalla pioggia che cade dalla prima all’ultima vignetta, fino al nome Tyrrel Duckard, assonante con Rick Deckart, il tormentato protagonista del film.

Anche dal punto di vista tecnico, la storia ha uno stile molto più raffinato (vignette di forma irregolare, montaggio cinematografico, lunghe sequenze senza dialogo) rispetto alla routine della serie.

Curiosità[]

  • Per due volte, appare in primo piano il volto di Lyonard D’Aq, senza che sia ancora rivelato il nome del personaggio.
  • Apprendiamo che Mary Ann Flagstarr ha lasciato Paperopoli per una missione “che la terrà occupata per quindici anni”, per cui i rapporti fra PK e la PBI diventano molto più incerti.
  • Nella rubrica Digital PK2, è pubblicato un estratto del diario di Odin Eidolon, con le sue riflessioni riguardo alle cause della microcontrazione

Note[]

  1. La vignetta finale, in cui Juniper dice “Io voglio solo tornare a casa...”, è la prima allusione all’origine extraterrestre della famiglia Ducklair.



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