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  • Indiana Pipps e la rischiosa avventura
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Indiana Pipps e la rischiosa avventura è una storia di Bruno Concina e Giampaolo Soldati, pubblicata per la prima volta sul numero 2649 di Topolino del settembre 2006.

Trama[]

Un caldo giorno d'estate a Topolinia. Topolino sta ancora riflettendo dove trascorrere le vacanze quando il suo dubbio viene risolto dall'arrivo di Indiana Pipps che ha appena scoperto il tempio segreto dei Guanaco, situato nelle profondità della giungla, e ha proprio intenzione di ritornare in quel luogo in compagnia dell'amico. Il viaggio inizia subito in maniera molto adrenalica poiché, dopo un breve tratto in aereo, per raggiungere le parti più interne della giungla Topolino e Indiana sono costretti a lanciarsi in paracadute dall'aereo. Anche il resto del tragitto si rivela tutt'altro che semplice e soprattutto pieno di pericoli facendo iniziare a pensare a Topolino che forse era meglio concedersi una vacanza tranquilla. Mentre costeggiano il fiume Indiana racconta all'amico della leggenda dei Guanaco, indigeni locali misteriosi e che pare siano ferocissimi. Due strane figure osservano Indiana e Topolino aiutandoli, a loro insaputa, ad arrivare fino al tempio incolumi.

Giunti finalmente al tempio, Topolino scopre che il vero obiettivo della missione era recuperare il sacchettino di Negritas che Indiana aveva perso durante la sua prima visita sul luogo. Topolino si chiede il motivo per cui l'amico non abbia comprato altre Negritas a Topolinia, ma l'amico sostiene che l'unico modo per non restare a corto delle sue amate Negritas era fare questo viaggio visto che sia i negozi che le fabbriche erano chiuse per ferie estive. Recuperate le Negritas, Indiana e Topolino possono fare ritorno a casa anche se alcune di esse sembrano essere state mangiate da qualche animale del posto. Poco lontano dal tempio si scopre che i due ragazzi che hanno aiutato Indiana e Topolino non sono altri che indigeni della tribù Guacano e che non sono affatto cattivi come si pensa. I due indigeni hanno aiutato Indiana a riprendersi le Negritas poiché dopo averle assaggiate e ritenute dal gusto orribile pensavo che servissero per lanciare oscure malefici e cosi facendo hanno allontanato la cattiva sorte, e il mago che le ha portate, dal loro popolo.

Pubblicazioni[]

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