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"Ho vissuto male per troppo tempo, Paperinik... Ma se devo... Cough... se devo uscire di scena, voglio farlo decentemente. Un'ultima cosa... ho un figlio nel ventitreesimo secolo chiedigli scusa da parte mia."
Il Razziatore a Paperinik, riferendosi a suo figlio Trip, prima di morire

Il giorno che verrà è un episodio della serie PKNA, scritto da Francesco Artibani, disegnato da Stefano Turconi e pubblicato per la prima volta nel settembre 1999 sul numero 33 della rivista omonima.

Trama[]

PK viene arrestato dalla tempopolizia e portato a Time 0, ufficialmente per i numerosi reati contro il continuum spazio-temporale[1], in realtà perché sa troppe cose. Il cronocomandante pone PK di fronte a un’alternativa: farsi parzialmente cancellare la memoria o restare prigioniero a tempo indeterminato. Neanche l’intervento dell’avvocato Photomas sembra poter aiutare l’eroe.

Poco dopo, su Time 0 si presenta il Razziatore, dicendo di avere piazzato una bomba al plasma all'esterno della base e di essere pronto a farla esplodere, se non saranno liberati i sei agenti dell’organizzazione prigionieri della tempopolizia. Il cronocomandante, con riluttanza, cede al ricatto. Riguadagnano così la libertà, fra gli altri, Nash, il brillante ingegnere che, prima di darsi al crimine, progettò Time 0, e Kronin, un cronopirata spietato e pericoloso ancor di più del suo acerrimo rivale.[2]

Kronin spara un colpo paralizzante al Razziatore, stordendolo per un momento; questo è sufficiente perché la bomba, collegata alle funzioni vitali del pirata, esploda, facendo andare la base alla deriva nel nulla. Poi, Kronin, assunto il comando degli evasi, e virtualmente padrone di Time 00, fa aprire tutte le celle, liberando così anche PK; infine, propone ai tempopoliziotti, asserragliati nella sala comando, una temporanea alleanza per fermare la deriva di Time 0, secondo un il piano escogitato da Nash: creare, attraverso una detonazione, un buco nero artificiale che, attirando la base, la riporti al punto d’ancoraggio. Il cronocomandante rifiuta decisamente la proposta, ma il suo secondo, Fulton, si ammutina e lo depone dal comando.

Per utilizzarlo come timer dell’esplosione, Kronin strappa al Razziatore il deceleratore tachionico che mantiene in funzione la sua armatura, così condannando a morte il suo rivale. PK, il razziatore e il cronocomandante, divenuti alleati per la forza delle circostanze, cercano inutilmente di impedire il lancio della sonda esplosiva col prezioso strumento.

Una volta che il buco nero artificiale ha cominciato ad attirare Time O, Kronin abbandona la base su una scialuppa di salvataggio, contando di farsi recuperare dall'Organizzazione grazie al segnalatore rubato al Razziatore; finisce, però, per perdersi nel nulla. Il cronocomandante riprende il controllo della base, che sembra però destinata a essere inghiottita dal buco nero. È proprio il Razziatore, morente, a salvare i nemici della tempopolizia ed il loro quartier generale: con le sue ultime energie, si avventura nel vuoto per ancorare Time 0 al nucleo di polarità.

Due settimane dopo, Time 0 è tornata a una certa normalità e il cronocomandante, in procinto di dare le dimissioni, lascia PK libero di tornare nel ventesimo secolo.

Storia Breve: Abisso[]

Sul pianeta Udron, interamente ricoperto dal mare, Xadhoom salva un’astronave evroniana da una gigantesca piovra, ma solo per avere il piacere di distruggerla personalmente.

Analisi[]

Il giorno che verrà è la storia più minimalista della serie, ambientata in uno spazio chiuso (una base circondata dal nulla assoluto) e tutta giocata sulle interazioni i fra un numero ristretto di personaggi. Parte da una scena grottesca (il confronto all'americana di PK) e arriva a un finale tragico e toccante.

Il personaggio del Razziatore qui compie l’ultimo passo della sua evoluzione: dapprima criminale senza scrupoli, poi bandito gentiluomo, qui lascia (momentaneamente) la scena con un eroico ed altruistico sacrificio. Lo stesso PK prova, per il suo vecchio nemico, non più semplice rispetto, ma una sincera amicizia, e non può trattenere le lacrime alla sua morte. Anche l’antipatico  cronocomandante, nel corso della storia, rivela una insospettata umanità e la capacità di riconoscere i propri errori; è lui, nell'ultima tavola, a riconoscere l’eroismo di Pk e del Razziatore.

Curiosità[]

  • In appendice, sono pubblicate le schede di Kronin, delle cronocapsule dove sono rinchiusi i detenuti di Time 0 e della tuta cronodinamica del razziatore.
  • Seconda morte di un personaggio importante della serie, dopo quella di Geena; nell’episodio successivo, comunque, gli eventi di questo albo saranno cancellati. Nella nuova versione della storia, il Razziatore rinuncia alla missione su Time 0,e quindi non muore, mentre PK riesce ugualmente a risolvere i suoi problemi con la tempopolizia, grazie all'avvocato Photomas.

Pubblicazioni italiane[]

Storia principale[]

Storia secondaria[]


Note[]

  1. In particolare, per aver dato l’assalto a una stazione della tempopolizia e tentato di liberare il Razziatore nell’episodio Carpe diem.
  2. I motivi dell'odio feroce tra i due non sono spiegati nel dettaglio. Si sa comunque che Kronin era l'agente numero uno dell'Organizzazione e il primo a farsi chiamare Razziatore, finché l'attuale Razziatore non gli rubò a tradimento il nome e la posizione, probabilmente facendolo catturare dalla tempopolizia


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