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La storia si solleva dal livello medio della terza serie, grazie alla sua morale complessa e non manichea. Negli albi precedenti (''[[L'eracolatore|L’eracolatore]]'', ''[[Protospecie]]'') noi avevamo visto  come neanche gli evroniani fossero integralmente malvagi. Qui vediamo come i guardiani della galassia non siano integralmente buoni: usano mezzi non troppo diversi da quelli dei loro nemici e, per eliminare i super-soldati che loro stessi hanno creato, non esitano a mentire a PK e anche a Uno. D’altra parte, se anche i super-soldati si guadagnano la simpatia del protagonista e del lettore, non si può negare la loro pericolosità: lo stesso PK fatica a trattenerli quando vogliono giustiziare Zondag sul posto.
 
La storia si solleva dal livello medio della terza serie, grazie alla sua morale complessa e non manichea. Negli albi precedenti (''[[L'eracolatore|L’eracolatore]]'', ''[[Protospecie]]'') noi avevamo visto  come neanche gli evroniani fossero integralmente malvagi. Qui vediamo come i guardiani della galassia non siano integralmente buoni: usano mezzi non troppo diversi da quelli dei loro nemici e, per eliminare i super-soldati che loro stessi hanno creato, non esitano a mentire a PK e anche a Uno. D’altra parte, se anche i super-soldati si guadagnano la simpatia del protagonista e del lettore, non si può negare la loro pericolosità: lo stesso PK fatica a trattenerli quando vogliono giustiziare Zondag sul posto.
   
L’atmosfera drammatica è accentuata dalla durezza del confronto fra Uno e PK (a un certo punto, il papero arriva a far fuoco sul braccio meccanico manovrato dal computer) e dal finale non lieto.
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L’atmosfera drammatica è accentuata dalla durezza del confronto fra PK e Uno (a un certo punto, il papero arriva a far fuoco sul braccio meccanico manovrato dal computer) e dal finale non lieto.
   
 
Efficace la scelta di alternare continuamente la storia principale e i flash-back sul baseball: in entrambi casi, Paperino deve decidere se ubbidire, per il bene della squadra, a chi ha tradito la sua fiducia, e le sue scelte, per quanto opposte, saranno ugualmente dolorose.
 
Efficace la scelta di alternare continuamente la storia principale e i flash-back sul baseball: in entrambi casi, Paperino deve decidere se ubbidire, per il bene della squadra, a chi ha tradito la sua fiducia, e le sue scelte, per quanto opposte, saranno ugualmente dolorose.

Versione delle 23:41, 18 ago 2018

  • I senzanome
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Paperino originale Questo è un articolo dal contenuto originale
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"Graaar! La buona stella di Kraal ti ha salvato dalla trappola, Pikappa. Ma non mi sfuggirai! L'ho giurato al supremo Gorthan: presto tutti i Guardiani saranno... (eliminati!)"
Zondag
"La vita di un supereroe è come il baseball. Può giocare la partita migliore della tua vita e perdere lo stesso."
Didascalia finale

I senzanome  è un episodio della serie PK - Pikappa, scritto da Stefano Ambrosio, disegnato da Antonello Dalena  e apparso per la prima volta nel dicembre  2003, sul numero 17  della rivista omonima.  

I senzanome

A bordo della Pikar, PK sta combattendo nello spazio contro un robot evroniano, ignorando di stare per cadere in una trappola predisposta dallo spietato e minaccioso generale Zondag. Improvvisamente, riceve da Uno l’ordine di abbandonare la battaglia per recuperare ed eventualmente distruggere una nave prigione in avaria, su cui si trovano quattro pericolosi criminali ibernati.

Di fronte all’insistenza di Uno perché obbedisca agli ordini, Paperino ricorda un’analoga esperienza giovanile. Quand'era una promessa del baseball, nella partita decisiva, l’allenatore Paul Betsky gli ordinò di farsi sostituire per il bene della squadra; Paperino ubbidì, ma poi scoprì che l’uomo, in cui aveva una fiducia cieca, era stato in passato condannato per illecito sportivo.

PK sale a bordo della nave prigione, dove, però i presunti criminali non si mostrano ostili nei suoi confronti, ed anzi combattono al suo fianco contro la sopraggiunta nave di Zondag. La battaglia termina su un asteroide, dove il generale evroniano è sconfitto e fatto prigioniero. Zondag allora rivela a PK chi siano in realtà i suoi alleati: super-soldati, che i Guardiani della Galassia hanno creato, tramite esperimenti genetici, per combattere gli evroniani, e che poi hanno deciso di distruggere, perché troppo violenti e incontrollabili.

Uno, dopo aver confermato le parole di Zondag, insiste perché PK elimini i super-soldati facendo esplodere l’asteroide, ma l’eroe rifiuta recisamente. Neanche un nuovo attacco degli evroniani, venuti a liberare Zondag, pone termine al contrasto fra PK e il computer. Saranno i super-soldati stessi a decidere di sacrificarsi, venendo distrutti assieme all’asteroide e a Zondag, per consentire all'unico guardiano che li abbia trattati da amici di mettersi in salvo.

Analisi

La storia si solleva dal livello medio della terza serie, grazie alla sua morale complessa e non manichea. Negli albi precedenti (L’eracolatore, Protospecie) noi avevamo visto  come neanche gli evroniani fossero integralmente malvagi. Qui vediamo come i guardiani della galassia non siano integralmente buoni: usano mezzi non troppo diversi da quelli dei loro nemici e, per eliminare i super-soldati che loro stessi hanno creato, non esitano a mentire a PK e anche a Uno. D’altra parte, se anche i super-soldati si guadagnano la simpatia del protagonista e del lettore, non si può negare la loro pericolosità: lo stesso PK fatica a trattenerli quando vogliono giustiziare Zondag sul posto.

L’atmosfera drammatica è accentuata dalla durezza del confronto fra PK e Uno (a un certo punto, il papero arriva a far fuoco sul braccio meccanico manovrato dal computer) e dal finale non lieto.

Efficace la scelta di alternare continuamente la storia principale e i flash-back sul baseball: in entrambi casi, Paperino deve decidere se ubbidire, per il bene della squadra, a chi ha tradito la sua fiducia, e le sue scelte, per quanto opposte, saranno ugualmente dolorose.

Storia breve – Fuori orario

(Scritto da Gianfranco Cordara, disegnato da Lorenzo Pastrovicchio)

Storia completamente muta. Finito il lavoro, Birgit Q sveste i panni della donna in carriera per vestire quelli della donna d’azione, e sconfigge una squadra di robot penetrata nella sede della Robolab.

Curiosità

In coerenza con il titolo, i quattro super-soldati non hanno un nome personale e neppure una qualche sigla identificativa.