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Versione delle 19:42, 15 mag 2017

  • Fuoco incrociato
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Paperino originale Questo è un articolo dal contenuto originale
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"Come tutti gli evroniani, l’ammiraglio non ha tenuto conto dei sentimenti."
PK

Fuoco incrociato è un episodio della serie PKNA, scritto da Tito Faraci, disegnato da Lorenzo Pastrovicchio e apparso per la prima volta nel gennaio 1999 sul numero 25 della rivista omonima.

Trama

Quattro prigionieri degli evroniani, ognuno appartenente a una razza diversa, riescono a impadronirsi del vascello che li trasportava al Pozzo. I quattro sono l’erculeo gigante Kurg e l’astuto nano Yak, che hanno sviluppato una stretta simbiosi, mettendo in comune le loro diverse abilità; il robot ingegnere T99, nato sul pianeta Soma-syntex, e il pilota Tarkoz appartenente alla razza ergoniana (simile agli evroniani, ma molto più pacifica). In seguito a un guasto, l’astronave approda sulla terra, nel principato di Stahlburg, uno stato piccolo ma tecnologicamente avanzato  e con un forte esercito, grazie alle sue risorse minerarie (fra cui il tetranium, di cui i quattro fuggiaschi hanno bisogno per riparare il loro mezzo). [1]

L’esercito di Stahlburg attacca quelli che considera degli invasori, ma è respinto; allora, il capo del servizio segreto dello staterello, Vincent Darko, invia un gigantesco robot nella baia di Paperopoli, per richiamare l’attenzione di PK e chiedere il suo aiuto. L’eroe, recatosi sul terreno di guerra, tenta di avere un colloquio pacifico con gli alieni, ma è respinto e una nuova battaglia sembra inevitabile.

A complicare la situazione, arriva, all'inseguimento dei fuggitivi, il Centurian, un incrociatore evroniano, guidato dall'ammiraglio Argon. In realtà, il vero obiettivo di Argon è di arrivare a uno scontro coi terrestri e a una nuova guerra d’invasione; per il suo piano, si serve di uno dei quattro fuggiaschi, che è sotto il suo controllo mentale.

PK e Uno riescono però, intercettando un messaggio inviato all'ammiraglio, a scoprire l'intrigo. PK si reca disarmato sull'astronave dei quattro e rivela l'identità del traditore: Kurg. Il gigante però, quando deve affrontare il proprio amico Yak, subisce uno shock che lo libera dal condizionamento.  I quattro, ritrovata la loro armonia, riescono, con uno stratagemma, a danneggiare gravemente il Centurian; poi, riparata la loro astronave con il tetranium offerto dagli abitanti di Stahlburg, lasciano la terra per unirsi ad un esercito di ribelli, e continuare la loro lotta all'impero evroniano.

Analisi

La storia ha una chiara morale pacifista e antirazzista. La paura del diverso, (da parte di Darko e dell’esercito di Stahlburg, ma anche da parte dei quattro alieni, che sono divisi fra loro da sospetti e pregiudizi) causa un’inutile battaglia e rischia di favorire l’invasione della terra. Viceversa, è proprio il legame fra due esseri di razza diversa a far fallire il machiavellico piano di Argon; e, nel finale, è la collaborazione fra coloro che fino a poche pagine prima si erano duramente combattuti a sconfiggere i veri invasori, gli evroniani.

Cominciano inoltre ad apparire le debolezze dell'apparentemente invincibile ’impero evroniano : le rivalità fra i capi, le ribellioni causate dalla loro tirannia e, soprattutto, l'assoluta’incapacità di capire la forza di sentimenti come l’amicizia.

Note

  1. Non viene data un’ubicazione precisa del principato, ma si dice che è stato fondato dai vichinghi e si trova nell'Europa del Nord; non lontano, presumibilmente, da Belgravia, a cui assomiglia in parte, per la cultura militarista.I suoi giganteschi robot combattenti ricordano quelli delle leggendarie serie animate giapponesi negli anni Settanta.