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  • Paperino e le uova pasquali
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"È Primavera. Mancano pochi giorni alla Santa Pasqua... Ma a Paperino mancano MOLTI dollari per accontentare tutti i CARI parenti."
Incipit della storia

Paperino e le uova pasquali è una storia scritta da Guido Martina e disegnata da Giuseppe Perego, pubblicata per la prima volta sul numero 16 degli Albi d'Oro in coincidenza con le feste pasquali (18 aprile 1954).

Trama[]

Si avvicina la Pasqua e Paperino, non avendo nessuna intenzione di regalare uova di cioccolato a Qui, Quo, Qua, cerca di far dimenticare ai nipotini la festività liberandosi del calendario, inoltre staccando la radio e il telefono di casa. Purtroppo per lui, Paperino buttando il telefono fuori dalla finestra colpisce un poliziotto, che dopo aver riscosso un'adeguata multa si ritira augurando buona Pasqua a zio e nipoti.

Paperino, non sapendo più come rispondere a Qui, Quo e Qua che reclamano un uovo ciascuno, non trova di meglio da fare che uscire di casa, incontrando però Paperina, la quale a sua volta esige un uovo pasquale che il fidanzato le aveva promesso tempo prima. Paperino cerca allora di procurarsi in tutti i modi i soldi necessari almeno per accontentare Paperina, e prova prima a farsi investire da una macchina per chiedere un indennizzo (ma l’automobilista che incontra è Gastone, che naturalmente è troppo fortunato per essere coinvolto in un incidente), poi a recarsi dallo zio Paperone per farsi affidare un incarico retribuito, che Gastone stesso aveva declinato.

Paperone chiede a Paperino di recarsi in una fabbrica di uova pasquali per far inserire una particolare sorpresa in un uovo: in realtà l'uovo è destinato a un noto malavitoso cinese, tale Lao Ly-Lu-Lo, che da tempo ricatta il multimiliardario e nell’occasione ha chiesto centomila dollari come sorpresa pasquale.

Cinesi uovo

L'arrivo dell'uovo

Nella fabbrica, Paperino trova il direttore intento a confezionare personalmente l’uovo destinato al cinese, dato che quello già pronto era riuscito storto. Il papero aiuta il dolciario nel suo lavoro e come ricompensa si vede regalare l'uovo storto, che benché non perfetto potrebbe costituire una buon regalo per Paperina. Allontanatosi il direttore, Paperino infila la sorpresa nell'uovo destinato da Paperone al cinese, e si chiude nell'altro, a cui ha aggiunto l'indirizzo di Paperina: ma il vento fa cadere entrambi i cartellini con gli indirizzi e le due uova vengono consegnate ai destinatari sbagliati.

Lao Ly-Lu-Lo riceve quindi l’uovo con Paperino all'interno e ovviamente sfoga la sua ira sul papero, che rifiuta di spiegare che evidentemente i centomila dollari sono finiti a casa di Paperina per non esporre la fidanzata a possibili ritorsioni. Paperino rimane prigioniero in casa del cinese, che intende destinare lui e Paperone a un terribile supplizio; e quando i nipotini, preoccupati per l’assenza dello zio, si recano da Paperina a cercarlo, quest'ultima, furiosa, spiega di aver ricevuto l'uovo con i centomila dollari e una lettera insultante (lettera con cui in realtà Paperone augurava al cinese di spendere i soldi in olio di ricino). Qui, Quo e Qua cercano allora da Paperone, ma il maggiordomo spiega che il ricco papero è appena stato rapito da due malviventi cinesi. I nipotini decidono quindi di andare nel quartiere cinese: Gastone, incontratili per caso, si offre di aiutarli accompagnandoli con un aereo che ha appena vinto, con il quale potrebbero sorvolare il quartiere cinese per cercare tracce degli zii.

Volo campane

Le campane in volo

Nel frattempo Lao Ly-Lu-Lo ha fatto legare Paperino e Paperone al batacchio di un'enorme campana, per esporli all'assordante suono della stessa fino a portarli alla pazzia e alla morte. Proprio mentre Gastone e i nipotini volano sul quartiere cinese, le campane di tutto il mondo si librano in volo per raggiungere Roma, compresa quella a cui sono legati Paperone e Paperino. Qui, Quo e Qua riescono a liberare gli zii e a prenderli a bordo dell'aereo: poco dopo tutti sono costretti a lanciarsi col paracadute perché il velivolo ha finito il carburante, ma toccano il suolo sani e salvi.

Paperone, finalmente informato che i centomila dollari sono stati consegnati a Paperina, si precipita da quest'ultima, che reagisce furiosamente per l’offesa che crede di aver ricevuto e afferma di aver rispedito tutto a casa di Paperino: in realtà per vendicarsi la papera ha speso tutti i dollari in olio di ricino, che ha fatto recapitare dal suo fidanzato.

Paperino, per rifondere lo zio, è costretto a cercare di rivendere il purgante sulla pubblica piazza. E un incontro con Gastone contribuisce ad accrescere la sua rabbia: il cugino infatti è stato risarcito dall’assicurazione per la distruzione dell'aereo, e con il ricavato ha potuto comprare un velivolo ancora più potente; inoltre ha incassato un milione di dollari di taglia per aver contribuito a far arrestare Lao Ly-Lu-Lo, il cui covo è stato distrutto dall'aereo precipitato. Paperino, furente per la fortuna di Gastone non meno che per la sua sfortuna, conclude la sua Pasqua bevendo lui stesso parte dell'olio di ricino.

Analisi[]

Paperino e le uova pasquali, risalente a un'epoca in cui la produzione Disney italiana era ancora in parte artigianale e non era troppo condizionata da scrupoli di coerenza con l'universo Disney elaborato oltreoceano, non è effettivamente esente da vari limiti: su tutti la scarsa credibilità della trama, con l'espediente fiabesco delle campane volanti, derivato da una leggenda francese[1] e in netto contrasto con la crudezza del contesto, che vede tra l'altro Paperone colluso con la mafia cinese.

Lo scontro ricorrente fra i personaggi principali (fra Paperino e i nipotini, fra Paperino e Paperone, fra Paperino e Paperina, fra Paperino e Gastone, ma anche fra Paperone e Paperina) è il motivo scatenante della vicenda e di tutti i suoi sviluppi: si tratta di un tema tipico delle sceneggiature di Martina, ma che giungerà a risultati più convincenti e coerenti nei decenni successivi; inoltre, molto notevoli le caratterizzazioni francamente sgradevoli tanto di Paperino, singolarmente egoista e cinico, quanto di Paperone e anche di un'acida Paperina, mentre paradossalmente Gastone appare come il personaggio meno negativo. Infine, i disegni di Perego - che per motivi poco chiari ritrae Paperone con le iridi molto più piccole rispetto agli altri paperi - appaiono spesso piuttosto grossolani e approssimativi.

Vignettauovapasquali

Una vignetta fra le meno riuscite graficamente, in cui il disegnatore mostra un evidente disagio nella raffigurazione plastica dei movimenti.

Curiosità[]

  • Il riferimento iniziale alla "Santa Pasqua", che poteva essere accettato negli anni '50, di norma non sarebbe ammissibile nella produzione più recente (in cui in generale non sono consentiti accenni diretti alla religione e anche le feste cristiane, laddove presenti, devono apparire solo nel loro aspetto più laico).
  • Il fatto che tutti i cinesi presenti nella vicenda appaiano nel loro complesso come antagonisti e fuorilegge, non censurabile all'epoca della realizzazione della storia, sarebbe apparso incompatibile con i principi di "politicamente corretto" poi invalsi nel mondo Disney, secondo i quali si ammette implicitamente che i gruppi razziali o etnici non occidentali debbano necessariamente essere caratterizzati in maniera positiva (si vedano le ben diverse caratterizzazioni di Matumbo che danno Carl Barks prima e Don Rosa poi).
  • Nell'indirizzo di Paperina allegato all'uovo pasquale il personaggio è designato come Paperetta Paperina, soluzione onomastica insolita e poi del tutto abbandonata.

Pubblicazioni[]

Paperino e le uova pasquali è stata pubblicata cinque volte in Italia:

Note[]

  1. [[1]]

Fuori dall'Italia, la storia è stata pubblicata solo in Germania e in Norvegia, e ben sessant'anni dopo la sua realizzazione (nel 2014 in entrambi i paesi).

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