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  • Tre paperi in barca (per tacer del gatto)
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"Tre audaci, coraggiosi, animosi, impavidi, intrepidi navigatori solcheranno in barca le perigliose acque del GRANDE FIUME!"
Articolo scritto da Paperone sul Papersera per pubblicizzare l'impresa

Tre paperi in barca (per tacer del gatto) è una parodia del romanzo Tre uomini in barca (per tacer del cane) di Jerome K. Jerome, sceneggiata da Guido Martina e disegnata e inchiostrata da Giancarlo Gatti. La storia è apparsa per la prima volta sui numeri 1079 e 1080 di Topolino, pubblicati rispettivamente l'1 e l'8 agosto 1976.

Trama[]

Prima puntata[]

Nella redazione del Papersera, Paperon de' Paperoni annuncia a Paperino e Paperoga che il giornale conterrà un articolo dedicato a una straordinaria impresa: tre navigatori percorreranno tutto il corso del Mississippi in canotto con mezzi di fortuna, per puro spirito sportivo. In realtà Paperone ha escogitato questo piano per pubblicizzare con costi limitati un modello di canotto prodotto dalle fabbriche P.d.P., e costringe i due redattori a costituire, insieme a lui, l'improvvisato equipaggio. Benché i navigatori si dichiarino tre, Paperone decide di far intervenire anche Qui, Quo, Qua, convinto che si potranno rendere più utili degli inetti Paperino e Paperoga, e al gruppo si unisce perfino Malachia.

Nel frattempo, Rockerduck ha letto sul Papersera la notizia sull'impresa, si rende conto che Paperone mira a un profitto e decide di boicottare l'operazione. I sei paperi e il gatto iniziano il lungo viaggio con notevole difficoltà (alle sorgenti il Mississippi non è navigabile, quindi tocca a Paperino e a Paperoga trascinare il canotto e una zattera con le provviste via terra per molte miglia), e in più devono fronteggiare le insidie ordite da Rockerduck che incarica suoi emissari di far sparire tutte le loro provviste alimentari. Temporaneamente i viaggiatori riescono a sfamarsi con delle mele, ma Malachia protesta perché ha bisogno di cibo più adatto a un gatto. Paperino, cercando di catturare un pesce gatto visto nel fiume, sbilancia e rovescia il canotto, e i nostri eroi riescono solo con molta fatica a non perdere l'imbarcazione fra la corrente.

Seconda puntata[]

Fra contrasti interni, continui contrattempi e qualche raro colpo di fortuna (Paperoga riesce a catturare un pesce dandogli una botta in testa) l'improvvisata compagnia prosegue la traversata sul Mississippi, almeno fin quando una delle squadre di sabotaggio assoldate da Rockerduck riesce a far precipitare un carico di tronchi sul canotto: i passeggeri si salvano, ma l'imbarcazione è distrutta. Dopo una serie di traversie a riva, i paperi ritrovano inspiegabilmente il canotto sano e salvo, e perfino la zattera con le provviste perdute. I nipotini invitano gli adulti alla prudenza di fronte a un caso così assurdo, ma Paperone non si fa problemi e continua il viaggio, da lì in poi senza incidenti.

All'arrivo in prossimità della foce del Mississippi, i naviganti vengono accolti con tutti gli onori e Paperone si prepara al lancio pubblicitario in grande stile del suo canotto. Però ben presto si spiega l'arcano: Rockerduck, presentatosi sul posto, spiega che l'imbarcazione è prodotta da lui e infatti, sotto il marchio P.d.P. apposto solo superficialmente sulla chiglia, si scopre la scritta "barca Rockerduck". Il miliardario con la bombetta aveva ordito tutti i piani, compresa la presunta ricomparsa del natante, perché i naviganti arrivassero a destinazione facendo pubblicità a un suo prodotto.

Tempo dopo, a Paperopoli, Rockerduck si presenta al Deposito di Paperon de' Paperoni e riferisce al rivale di aver venduto rapidamente tutti i canotti di sua produzione a un misterioso mandarino cinese, per una cifra scontata di 500 dollari l'uno. Tuttavia, malgrado tutto, Paperone è riuscito ad avere la meglio sul rivale: sotto le vesti del dignitario orientale si celavano Qui, Quo e Qua, e il papero più ricco del mondo, dopo aver acquistato tutta la merce, si prepara a venderla a un prezzo doppio.

Analisi[]

Tre paperi in barca (per tacer del gatto) è un episodio tutto sommato minore nell'intensa produzione di parodie Disney dovute a Guido Martina. Ispirata a un'opera relativamente meno nota di altri grandi classici riproposti in chiave disneyana, sfrutta il modello della parodia totalmente ambientata nel presente dei personaggi ricorrenti, tanto che potrebbe essere letta come una storia a sé stante anche ignorando i riferimenti letterari.

Se il tema dominante è il viaggio avventuroso lungo uno dei fiumi più ricchi di storia degli Stati Uniti, non ci si devono però aspettare tensione drammatica o realismo descrittivo. L'ambientazione svolge un ruolo marginale, e le traversie vissute dai paperi sul fiume potrebbero tranquillamente avere luogo in contesti geografici differenti; inoltre, non si ha la sensazione di partecipare a un'avventura nello stile di alcune storie di Carl Barks o di Don Rosa, e lo stesso finale è piuttosto debole (Paperone e Rockerduck, malgrado l'inevitabile successo finale del primo, si lasciano imbrogliare l'uno dall'altro con eccessiva facilità).

In effetti, la vicenda vive soprattutto di motivi comici e ironici, ricalcando quasi lo stile di Jerome K. Jerome (tuttora considerato uno dei maggiori esempi, in letteratura, di espressione del tipico humour britannico). Lo spirito della sceneggiatura è a tratti demenziale (ad esempio Paperoga sembra ignorare l'esistenza del Mississippi, credendo che lo zio parli di una donna chiamata Miss Issippi), e un ulteriore motivo comico è dato dai ricorrenti e caustici commenti di Malachia (naturalmente espressi solo nel pensiero del gatto); il felino stesso, usato piuttosto raramente nelle storie italiane, deve probabilmente la sua presenza alla volontà di fare il verso al titolo dell'opera parodiata, dove i personaggi sono tre "per tacer del cane", sostituendo appunto al cane un altro animale domestico ben noto all'Universo dei paperi.

Curiosità[]

  • Nella storia non compare nessun personaggio femminile.

Pubblicazioni[]

Tre paperi in barca (per tacer del gatto) è stata pubblicata sette volte in Italia:

  • Topolino 1079-1080 (1976)
  • I Grandi classici Disney (cartonati) 1 (1982)
  • I Grandi Classici Disney 4 (1982)
  • Tutto Disney 5 - Io Paperino (1996)
  • Super Disney 50 - Paperi tra le onde (2011)
  • I Classici della Letteratura (2a edizione) 32 - Buck alias Pluto... e il Richiamo della foresta (2013)
  • Disney BIG 109 (2017)

La storia ha avuto invece un riscontro modestissimo sul mercato estero, contando solo su due pubblicazioni piuttosto datate in altri paesi (una in Spagna nel 1979 e una in Grecia nel 1987).

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