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  • Topolino e le borbottiglie di Avaloa
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Topolino e le borbottiglie di Avaloa è una storia scritta e disegnata da Casty, pubblicata per la prima volta il 14 luglio 2009 su Topolino 2798.

La storia è un omaggio all'opera dello sceneggiatore Rodolfo Cimino[1][2]

Trama[]

Topolino e Pippo si concedono una gita fuori porta e raggiungono una piccola baia poco lontano da Topolinia, dove Romino Cidolfo, uno dei tanti zii di Pippo si era ritirato, dopo aver navigato per tutti i mari.
Zio Romino solcava le acque in solitario a bordo di un originale vascello che lui stesso aveva costruito, vivendo avventure incredibili. Durante uno dei suoi viaggi approdò su una bellissima isola di nome Avaloa, dove regnava la regina Milasol. Gli isolani avevano un sistema particolare per tramandarsi la conoscenza: non possedendo una scrittura avevano ideato le borbottiglie, speciali contenitori in grado di immagazzinare qualsiasi tipo di suono. Inoltre gli abitanti di Avaloa sfruttavano i suoni a scopo terapeutico e lavorativo.

Topolino è scettico sulla veridicità della storia, ma si deve ricredere quando i due amici trovano un antico baule contenente borbottiglie. Esplorando la spiaggia intorno alla casa dello zio trovano un'altra bottiglia trasportata dalla corrente. Si tratta di un messaggio di Milasol che chiede l'aiuto di Romino. Senza pensarci due volte Pippo rimette in funzione il vecchio battello dello zio e, assieme a Topolino, salpa in direzione di Avaloa.
Dopo una lunga navigazione Pippo e Topolino raggiungono l'isola, ma i suoi abitanti sono tutti spaventati, ingrigiti e hanno perso la giovialità con cui avevano colpito Romino.

Gli abitanti raccontano ai due forestieri la sfortuna che si è abbattuta sulla loro isola. La regina Milasol ha perso la voce e il Principe Ugolo ne fa le veci, tuttavia è del tutto stonato e il suo canto ha cancellato ogni traccia di vitalità da Avaloa. Gli isolani sono anche preoccupati perché solo la melodia molcente intonata dal sovrano riesce a tenere a bada un terribile varano gigante che ogni anno cerca di attaccare l'isola, ma il Principe Ugolo non ne ha la capacità.

Preoccupati per la salvezza dell'isola Pippo e Topolino raggiungono gli appartamenti di Domì, la giovane allieva della regina. Ella spiega che il Principe Ugolo ha tolto la voce alla sovrana per impossessarsi del trono. I tre devono trovare una borbottiglia che contenga la melodia curativa per la regina e iniziano a perlustrare il castello.
Topolino viene a conoscenza che il Principe Ugolo ha intenzione di abbandonare Avaloa alla furia del varano, portando con sé tutte le melodie migliori della sua cultura per arricchirsi nel mondo esterno.

Curiosità[]

  • il nome del bis bis di Pippo, Romino Cidolfo, è un anagramma di Rodolfo Cimino, autore a cui la storia rende numerosi omaggi.

Riconoscimenti[]

  • La storia ha vinto un TopoOscar come Migliore storia del 2009.[3]
  • Ad Aprile 2016 occupa la posizione 145 nella Classifica Inducks[4]

Ristampe[]

Note[]

  1. [1] Topolino 2798 - La tana del Sollazzo.com
  2. [2] Topolino Special Edition - Lo spazio bianco.it
  3. [3] TopoOscar 2009
  4. [4] Classifica Inducks - INDUCKS.com
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