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  • Zio Paperone e il pianeta proibito
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Zio Paperone e il pianeta proibito è una storia in due parti di Fabio Michelini e Marçal Abella Bresco, pubblicata per la prima volta sul numero 1786 di Topolino.

La storia è una parodia del film "Il pianeta proibito", un classico della fantascienza del 1956 diretto da Fred M. Wilcox.

Trama[]

Prima parte[]

Zio Paperone mostra a Qui, Quo e Qua un macchinario con cui può cercare segnali intergalattici dallo spazio quando capta un messaggio dal pianeta Altair IV che però invita bruscamente a stare alla larga. Paperone, sentendosi offeso dal tono e sospettando che gli abitanti abbiano qualcosa da nascondere come un tesoro, decide di partire subito per Altair IV. Reclutati i tre nipotini e un meno contento Paperino, il gruppo parte a bordo di un razzo della P.d.P..

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I paperi arrivano al palazzo di Altair.

Dopo molte ore nell'iperspazio, raggiungono così il pianeta la cui atmosfera è simile a quella terrestre. Tuttavia vengono accolti letteralmente a cannonate costringendo Paperone ad un brusco atterraggio sul terreno. Poco arriva un mezzo guidato da un robot che si presenta come Robby e che li invita a seguirlo dal suo padrone. Il gruppo lascia così l'astronave fuoriuso e raggiunge una grande abitazione dove li aspetta un anziano papero. Questi si chiama Morbius e ricorda a Paperone che li aveva avvertiti di non venire, ma, essendo riusciti a passare le sue difese, ora è costretto ad invitarli a cena. Morbius presenta loro la sua unica figlia Altaira la cui bellezza affascina subito Paperino.

Durante la cena, mentre Qui, Quo e Qua notano l'attrazione dello zio verso Altaira, Paperone e Morbius cominciano a litigare quando il secondo sostiene di essere il più ricco dell'universo. Per dimostrarlo gli mostra le sue ricchezze in ettari di oro e gemme, ma Paperone gli rinfaccia di averne di più facendo arrabbiare Morbius che ordina a Bobby di riportarli all'astronave, ma non partiranno finché non avrà dimostrato che lui è il più ricco. Qui, Quo e Qua vanno così ad avvertire zio Paperino che nel frattempo si è appartato in giardino con Altaira la quale sembra ricambiare i suoi sentimenti.

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Morbius mostra ai paperi la sua ricchezza.

Ritornati all'astronave Paperone ordina che tutti si mettano a scavare per capire da dove provengano i tesori di Morbius, ma trovano solo un po' di rame e vanno a dormire. Il loro sonno viene però disturbato da una forza misteriosa e invisibile che scuote l'astronave. Usciti allo scoperto, Paperone nota inoltre che il rame è sparito e sospetta di Morbius. Per tornare da lui riadattano un trattore che però si guasta poco dopo, ma a quel punto arriva Bobby che ripara il mezzo permettendo loro di tornare da Morbius. Questi sostiene di non sapere cosa sia successo alla loro astronave. Il padrone di casa è più ansioso di mostrare di nuovo a Paperone le sue ricchezze che ora sono inspiegabilmente quasi raddoppiate lasciando di sasso il rivale. Tuttavia, durante la cena, Paperone sembra aver accettato stranamente la sconfitta e dice ai nipoti che ora di tornare a casa con buona pace di Paperino che deve separarsi di nuovo da Altaira. Ma in realtà Paperone finge solo di allontanarsi con la famiglia e ritorna di soppiatto da Morbius per scoprire cosa nasconde. Lo vede così entrare in un passaggio segreto e poco dopo si sente il rumore di un respiro e delle orme compaiono sul terreno.

Seconda parte[]

I paperi si chiedono quale sia la natura dell'essere invisibile il quale comincia ad afferrarli uno ad uno. I 5 si ritrovano sospesi in aria spaventati quando la misteriosa forza svanisce e precipitano nella casa di Morbius che viene richiamato dal rumore. Morbius a questo punto deve confessare il suo segreto e li porta in una sala sotterranea raccontando come sul pianeta 2000 secoli vivevano i Krell, un popolo molto avanzato dal punto di vista tecnoclogico ma che fu costretto a scappare per motivi a lui ignoti.

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Morbius mostra ai paperi la fonte della sua ricchezza.

Morbius quindi mostra ai suoi ospiti gli enormi macchinari che regolavano la loro vita dei Krell e li fa entrare una sala segreta dove è custodito una macchina con la quale essi realizzavano i loro desideri. Morbius ne mostra il funzionamento collegandosi ad essa tramite uno speciale casco; con uno sforzo di concentrazione comincia a uscire un fumo rosa che si materializza in oro. Sia Paperone che Paperino provano a loro volta la macchina col primo deve sforzarsi per creare un grosso diamante mentre il secondo crea una statua di Altaira perchè la macchina realizza solo oggetti materiali. Morbius aggiunge che la macchina può essere usata solo poche volte al giorno per non sovraccaricarsi.

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La lotta tra i due mostri.

Tornati all'astronave a dormire, Paperone non riesce a togliersi l'idea della testa di possedere una simile macchina. Improvvisamente ricompare l'essere invisibile, ma stavolta sembrano essercene due ed in lotta tra loro. Paperone vuole vederci chiaro e con una cannone carico a farina rende visibili i due mostri i quali si stanno contendendo il diamante di Paperone. Arriva anche Morbius, insieme a sua figlia e Robby, che rimane sorpreso di vedere finalmente il mostro. Ma un problema più grave incombe; la macchina dei desideri per qualche motivo è ancora in funzione e se dovesse liberare tutta lasua energia distruggerebbe il pianeta.

Qui, Quo e Qua comprendono finalmente che i due mostri sono la materializzazione dei desideri di Morbius e Paperone (di cui hanno l'aspetto), ognuno invidioso delle ricchezze dell'altro. L'unica soluzione è che partano subito coi loro zii sebbene Paperone e Morbius ormai abbiano un rapporto di amichevole rivalità e Paperino non voglia lasciare Altaira. Paperone e Morbius cercano di materializzare dei motori nuovi per l'astronave e fanno così sparire i mostri, ma non riescono a pensare a qualcosa che non sia oro o gioielli. Qui, Quo e Qua devono così tentare dopo aver convinto lo zio Paperino ed Altaira ed i 5 materializzano i motori già montati. Salutati Morbius, Altaira e Robby i paperi lasciano così Altair IV con una certa tristezza ed i tre paperotti ipotizzano che forse anche i Krell sono dovuti partire perché i desideri esagerati delle cose provocavano divisioni.

Confronto con l'originale[]

Pur partendo da premesse differenti ed eliminando le morti presenti nel film per restare nei Canoni Disney, la storia mantiene gli elementi principali del film quali il mostro invisibile partorito dal subcosciente, l'antico macchinario alieno, il robot di compagnia ed una sottotrama amorosa. Viene cambiata la natura della macchina che in originale mira solo ad aumentare l'intelligenza e dato un finale meno tragico come da tradizione disneyana, ma anche così la storia rimane uno degli episodi più dark e maturi apparsi sul giornale a causa del finale triste e dei temi trattati su l'eccessiva cupidigia possa portare alla distruzione di intere civiltà e a dividere le persone.

Curiosità[]

  • L'attribuzione al disegnatore Marçal Abella Bresco viene dal numero 44 de Le grandi parodie (Disney). Su Topolino i disegni sono attribuiti al Comicup Studio.

Pubblicazioni italiane[]

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