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"Sì, Zio Paperone!...Sicuro, Zio Paperone!...Certo, Zio Paperone!...Naturalmente, Zio Paperone!...Va bene, Zio Paperone!...D'accordo, Zio Paperone!...Sì, subito, Zio Paperone!"
Paperino mentre parla al telefono con suo zio

Paperino e il sentiero dell'unicorno (Trail of the Unicorn in originale) è una storia a fumetti scritta e disegnata da Carl Barks pubblicata per la prima volta nel febbraio 1950 sulla rivista One Shots n. 263.

Si tratta di una delle prime storie in cui appaiono Paperon de' Paperoni e Gastone, ci vengono infatti introdotti con i loro nomi completi e le loro caratteristiche principali, uno ricco e l'altro fortunato.

In Italia la storia viene pubblicata per la prima volta nel maggio del 1950 su Albi d'Oro numero 208 edito da Arnoldo Mondadori Editore.

Sinossi[]

Zio Paperone manda Paperino e Qui, Quo, Qua in Himalaya alla ricerca del leggendario unicorno per il suo zoo personale. I quattro però vengono seguiti da Gastone, intenzionato ad approfittarsi di Paperino per riscuotere il premio di diecimila dollari per la cattura dell'animale.

Trama[]

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Paperone nel suo zoo.

Paperone invia Paperino sull'Himalaya dov'è stato avvistato e fotografato un esemplare di unicorno. Il magnate desidera la bestia mitologica per arricchire il suo personalissimo zoo privato. Gastone però ascolta la conversazione tra Paperino e Paperone e, saputo che lo zione pagherà a peso d'oro l'animale, decide di pedinare suo cugino per provare a ricavare qualcosa, sfruttando le sua fatiche e la sua ingenuità.
Arrivati nel paese montano di Shangri-Lala, un fachiro indiano di nome Mustafà Carità (Mustapha Handout), che altri non è che Gastone travestito, tenta di ingannare Paperino spacciandogli un vecchio ronzino per un unicorno, ma Qui, Quo, Qua, che avevano subodorato una truffa, smascherano il ciarlatano.

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Gastone mascherato da mendicante.

I paperi, dopo aver liquidato Gastone, riprendono la ricerca del mitico animale e si attrezzano per intraprendere una spedizione alpina. I quattro vagano a lungo senza meta attraverso i ghiacciai perenni delle altissime vette asiatiche e solo per pura casualità giungono in una vallata dove la temperatura è molto più mite. In questo umido altopiano cresce uno strano muschio, che ricopre tutte le rocce e questo è l'habitat dell'unicorno. I quattro paperi riescono, non senza difficoltà, a catturare la leggendaria bestia.
Tuttavia quando scendono a valle l'animale, s'imbizzarrisce e sfugge alla presa di Paperino venendo trovato, senza alcuna fatica, da Gastone che lo porta a Paperopoli assicurandosi così la ricca ricompensa promessa da Zio Paperone.

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I quattro paperi alla ricerca dell'unicorno

Dopo molti giorni di viaggio Paperino e nipoti ritornano finalmente a casa e leggono sul giornale che l'unicorno è gravemente denutrito perché non mangia nulla di ciò che gli viene proposto. Il ricco Paperone promette una favolosa ricompensa a chiunque riuscirà a far sopravvivere il suo prezioso animale. I quattro vanno dal loro parente e fanno assaggiare all'unicorno il muschio di una roccia dell'altopiano che si erano portati con sé come ricordo dell'avventura. Immediatamente l'animale ritrova tutte le sue forze e Paperone, come promesso, elargisce una ricchissima ricompensa a Paperino.

Analisi[]

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L'unicorno che carica i quattro paperi.

Quando Paperino e il sentiero dell'unicorno fu pubblicata per la prima volta, Zio Paperone e Gastone erano dei personaggi relativamente nuovi, visto che furono inventati da Barks sono qualche anno prima. Per questo motivo l'autore sentì il bisogno di rintrodurli esplicitamente definendo Paperone l'uomo più ricco del mondo e Gastone come il più fortunato. Barks sta ancora sviluppando l'aspetto dei due personaggi e le dinamiche del loro rapporto con Paperino e i nipotini, il che rende questa storia particolarmente interessante.

Paperone è, paradossalmente, più vecchio sia fisicamente che nello spirito di quanto non lo sarà poi nelle storie successive. Infatti manda Paperino e i nipoti nella spedizione asiatica da soli, mentre lui rimane un personaggio marginale della storia. Gastone è già definito come disgustosamente fortunato, ma è anche più disonesto e antagonistico, a differenza delle prossime apparizioni (Paperino e il tesoro dei vichinghi è un altro esempio di storia in cui il cugino compare come antagonista).

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Paperino e i nipotini su una limousine che hanno comprato con i soldi di Zio Paperone. Gastone sulla sua auto è incredulo.

Alla fine Paperino verrà aiutato dall'intelligenza dei suoi nipotini e, come Barks farà in altre storie, sarà premiato a dispetto di Gastone. In realtà le sfide con il cugino fortunato non finiranno sempre con esito positivo per Paperino. L'indicizzatore di fumetti Paolo Castagno ha accuratamente classificato le storie in cui compare un duello tra i due cugini. Ha selezionato 12 storie in cui Gastone prevale su Paperino, ma 14 sono quelle in cui è Paperino a vincere. Paperino e Gastone sono due personaggi opposti, ma comunque profondamente collegati. Barks infatti dona a tutti e due personalità complesse.

L'unicorno fu una mitica bestia dai feroci temperamenti e un simbolo di purezza incontaminata. La ricerca di un'impossibile creatura o di un tesoro è un tema classico molto frequente nelle storie di Barks, come lo è il suo amore per i miti e le leggende, dallo Yeti al Vello d'Oro. In Paperino e il sentiero dell'unicorno (e in altre storie precedenti) sono Paperino e Qui, Quo, Qua che si avventurano in cerca di tesori, mentre nelle successive storie sarà Paperone che guiderà queste intrepide avventure[1].

Ispirazione e fonti[]

Orizzonte perduto

Poster del film Orizzonte Perduto di Frank Capra.

L'idea della storia viene fornita a Barks da Dana Coty, sceneggiatore presso lo Studio di Animazione Disney. La ricerca dell'animale fantastico ha inizio nella città di Shangri-Lala, il cui nome è ispirato alla leggendaria città di Shangri-La, creata dalla mente dello scrittore inglese James Hilton per il romanzo Lost Horizon (Orizzonte Perduto, 1933), poi trasportato su video dal regista Frank Capra che realizza l'omonimo film nel 1937[2].

Influenze su Don Rosa[]

L'autore americano Don Rosa, grandissimo fan di Barks, inserirà inserirà il mitico unicorno in due sue storie: Paperino e il serraglio mitologico (edita su Zio Paperone n. 96) e Paperino cacciatore di coccodrilli (edita su Zio Paperone n. 110).

Inoltre realizzerà Zio Paperone – Fuga dalla valle proibita (Escape from Forbidden Valley), una sorta di sequel della storia.

Curiosità[]

  • Il travestimento di Gastone come mendicante verrà ripreso da Romano Scarpa per la storia Paperino e l'ora dell'oro, dove il papero avrà un nome altrettanto particolare e un look ispirato a quello di questa storia.
  • Il finto nome che Gastone si dà nella storia originale è Mustapha Handout, tradotto in italiano con Mustafà Carità, in quanto "handout" significa appunto elemosina.
  • Qui, Quo, Qua quando sono sulle montagne indossano una variante invernale dei loro classici cappellini.

Galleria[]

Note[]

  1. Carl Barks Library vol. 8 - Analisi a cura di Francesco Stajano e Leonardo Gori
  2. La grande dinastia dei paperi vol. 1 - Analisi della storia


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Paperino nel paese dei totem

Land-of-the-totem-poles

Febbraio 1950 Paperino portiere di teatro

Paperino portiere teatro

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