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  • Paperino e le spie atomiche
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"Zio Paperino, come fanno le spie a scambiarsi messaggi segreti? E come fanno ad accorgersi se c'è qualcuno che li spia?"
Qui, Quo, Qua a Paperino

Paperino e le spie atomiche (Dangerous disguise, in originale) è una storia scritta e disegnata da Carl Barks, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel giugno 1950 e in Italia nel luglio 1951.


Trama[]

Paperino è in vacanza sulla Costa Azzurra con i tre nipotini, e questi ultimi, suggestionati da un'osservazione dello zio, si convincono di essere in un luogo brulicante di spie internazionali.

In realtà le spie sono effettivamente molto attive nella lussuosa località balneare. Paperino continua a essere scettico anche quando sulla spiaggia uno strano individuo gli chiede di consegnare un rossetto a una bella signora, incarico che il papero esegue senza troppi sospetti, anche perché abbagliato dalla bellezza della sconosciuta. Qui, Quo e Qua, però, che hanno assistito alla scena, vedono la donna leggere un messaggio contenuto nel rossetto e poi seppellire il piccolo oggetto nella sabbia. I paperotti non resistono alla curiosità di leggere il messaggio: da questo risulta che Madame Triplo X, questo il nome in codice della bella sconosciuta, deve consegnare i piani segreti di una bomba di fabbricazione statunitense a un agente segreto del paese di Filiburlandia, chiamato Papero de' Paperos.

I nipotini convincono lo zio di essere a conoscenza in un pericolosissimo intrigo internazionale, in grado di mettere nei guai il loro paese, e troppo delicato per avvertire la polizia. I quattro decidono di partire per la Filiburlandia, e dopo un rocambolesco viaggio in treno - in cui incontrano Madame Triplo X, e tentano invano di rubarle la borsa in cui suppongono che si trovino i piani segreti - raggiungono la capitale del paese, che risulta in tutto simile alla Spagna.

Papero de' Paperos è un giovane torero molto somigliante a Paperino, ma con capelli nerissimi. I nostri eroi decidono di imprigionare la spia, in modo che Paperino, travestito e con una buona dose di tintura sulle piume della testa, possa fingersi Papero de' Paperos e farsi consegnare i piani da Madame Triplo X. Questa, sospettosa, chiede al presunto torero di combattere nell'arena prima di svolgere il compito.

Paperino, terrorizzato dall'idea di affrontare un toro ferocissimo, riesce in qualche modo a neutralizzare l'animale, che va a scontrarsi con le condutture dell'acqua. Questo accidente, se salva la vita al nostro papero, permette a Papero de' Paperos - fin allora tenuto prigioniero dai nipotini nelle docce degli spogliatoi dell'arena e immobilizzato con getti d'acqua gelata - di liberarsi e di presentarsi a Madame Triplo X. Questa, dopo avergli scattato una fotografia, gli fornisce una formula che però non ha niente a che fare con la bomba segreta.

In realtà Madame non è una spia di un altro paese, ma un'agente segreta degli stessi Stati Uniti (il suo vero nome è Georgia de Atlantis), incaricata di far uscire allo scoperto il temibile Papero de' Paperos. Costui, definitivamente incastrato dalla fotografia e temendo terribili ritorsioni da parte del dittatore di Filiburlandia, sceglie il suicidio gettandosi dalla finestra. I paperi, che senza saperlo avevano ostacolato in tutti i modi la missione di Madame Triplo X, si sentono in colpa e si ritirano mestamente.

Analisi[]

La storia risente molto del periodo in cui fu creata, l'inizio degli anni '50, nella piena fase storica della guerra fredda e, per quanto riguarda gli Stati Uniti, del maccartismo. I timori dei capi di stato e della gente comune a proposito di una terza guerra mondiale, e le minacce più o meno realistiche rappresentate da potenze straniere dotate di armi spaventose, si riflettono in una storia barksiana dal tono particolarmente avventuroso, ricca di tensione e dotata di un notevole colpo di scena finale, anche se non mancano le note comiche e divertenti.

La generica paura delle spie e dello "straniero" si riflette ironicamente in personaggi vagamente inquietanti come Madame Triplo X, Papero de' Paperos e un buon numero di spie di importanza secondaria nella vicenda. Paperino e Qui, Quo, Qua appaiono fortemente motivati da sentimento patriottico (nei confronti degli Stati Uniti, il che risulta in contrasto con il dato secondo cui Paperopoli sarebbe uno stato indipendente dotato di un'ambasciata), il che dà alla storia un carattere etnocentrico abbastanza insolito nella produzione di Barks. Gli "stranieri", o presunti tali, sono puntualmente caratterizzati da tic linguistici, che in alcuni casi sono stati riprodotti nelle traduzioni italiane.

Da notare che, se all'inizio si lascia capire che l'azione si svolge in un paese realmente esistente, cioè in Francia (precisamente in Costa Azzurra), la minacciosa potenza straniera in cui i paperi si recano per sventare i piani delle spie è l'immaginaria Filiburlandia, che però ricorda fin troppo da vicino la Spagna. Quest'ultima, negli anni '50 sottoposta alla dittatura franchista, poteva apparire nell'ottica del lettore statunitense come un paese ostile e quasi barbaro. Tuttavia è da credere che l'espediente della creazione di un paese immaginario dal nome grottesco (in originale Chiliburgeria) sia apparso obbligato per evitare incidenti diplomatici.

Violazioni dei canoni Disney[]

Paperino e le spie atomiche è una storia notevole anche perché in essa Barks violò inconsapevolmente alcuni tabù considerati fondamentali per la produzione Disney di allora (anche se vennero pubblicati in forma semiufficiale nel 1955, ossia alcuni anni dopo la pubblicazione della storia, in una forma che in parte è ancora alla base dei canoni Disney tuttora considerati validi). Fra i tabù violati si noti in particolare:

  • divieto di rappresentare conflitti internazionali (ovviamente disatteso dall'intera vicenda);
  • divieto di rappresentare persone reali (molti personaggi, e la stessa Madame Triplo X, hanno fattezze umane; fra l'altro non mancano donne di aspetto francamente sensuale, come la stessa coprotagonista);
  • divieto di rappresentare femmine malvagie (in ottica etnocentrica, Madame Triplo X appare, alla fine, come un personaggio "buono" in quanto dedita alla causa degli USA; ma rimane una donna cinica e spietata quando deve ottenere i suoi scopi: si potrebbe facilmente credere pronta a uccidere, e comunque quando ritiene di dover difendere la sua borsetta da Paperino, sferra una coltellata che solo per pochi centimetri non mozza un dito al papero);
Omicidio

L' "omicidio" commesso da Qui, Quo, Qua.

  • divieto di rappresentare la morte (molte spie, fra cui quella che chiede a Paperino di consegnare il rossetto a Madame, si sparano fra loro, verosimilmente fino a uccidersi a vicenda; un'altra spia che minaccia i paperi durante il viaggio in treno viene fatta saltare giù da Qui, Quo, Qua e precipita in uno strapiombo, anche in questo caso con esiti presumibilmente mortali, tanto che i paperini si potrebbero addirittura considerare responsabili di omicidio, sia pure preterintenzionale e per legittima difesa);
  • divieto di rappresentare il suicidio (alla fine Papero de' Paperos si getta volontariamente da una finestra per non essere condannato ai lavori forzati dal suo feroce dittatore, dato il fallimento della sua missione; è da credere che il suicidio riesca, anche se non ce ne sono prove e, come altrove nella storia, non si vedono cadaveri; tuttavia l'argomento, assolutamente insolito per il mondo Disney, è rappresentato con una certa evidenza e crudezza).

Curiosità[]

  • Paperon de' Paperoni non compare mai nella storia, ma viene brevemente citato all'inizio: un suo inconsueto atto di generosità (si noti comunque che il ricco zio era stato creato solo pochi anni prima, e il suo carattere non era ancora stato approfondito), anche se motivato dal desiderio di sbarazzarsi temporaneamente dei nipoti, avrebbe permesso a Paperino, Qui, Quo e Qua una vacanza in una lussuosa località balneare europea.
  • Nella storia sono visibili dei cartelli stradali che indicano la direzione per città realmente esistenti come le francesi Parigi e Tolone, e le italiane Roma e Genova. Probabilmente si tratta della prima volta in cui una storia barksiana contiene un riferimento all'Italia.
  • Nel 2019 Paperino e le spie atomiche è classificata alla 11° posizione su 27.509 nel gradimento dei lettori stando alla graduatoria I.N.D.U.C.K.S. (voto medio 8,44/10).

Pubblicazioni[]

In Italia la storia è stata edita 14 volte:

  • Topolino (libretto) 29 (1951)
  • Albi della rosa / Albi di Topolino 65 (1956)
  • Io, Paperino (1971)
  • Io, Paperino (1979)
  • Complete Carl Barks 10 (1980)
  • Paperino di Barks collezione ANAF 12-D (1983)
  • Club Giovani 12 - Io Paperino - Volume 2 (1984)
  • Zio Paperone 29 (1992)
  • Topolino (ristampa Nerbini) 2 29 (1994)
  • Tesori 2 (1999)
  • Carl Barks Comic Art 13 (2002)
  • La grande dinastia dei paperi (Corriere della Sera) 2 (2008)
  • Topolino (ristampa Corriere della Sera) 29 (2010)
  • Raccolta Zio Paperone 11

Inoltre si contano numerose pubblicazioni anche in Australia, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Messico, Norvegia, Olanda e Svezia.

Da notare che la storia è stata edita anche in Spagna, perfino prima della fine della dittatura franchista (le prime due edizioni spagnole sono datate 1959 e 1974), malgrado il modo poco lusinghiero in cui è descritta la Filiburlandia, chiaramente ispirata al paese iberico.

Fonti[]

Storia precedente Paperino e le spie atomiche Storia successiva
Paperino re del circo

Paperino re del circo

gennaio 1951 Paperino esattore

Paperino esattore

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